Ferrari ha sofferto ancora in qualifica. Una SF-24 che immette poca energia e non riesce a centrare a corretta finestra di temperature per iniziare il giro al meglio. Al contrario Alonso eccelle in questa pratica al pari di Red Bull, e proprio per questo sfodera una grande prestazione che gli vale il terzo tempo nella sessione classificatoria per la gara domenicale. Le due McLaren a rimorchio precederono le vetture del Cavallino Rampante, potendo accedere al grip corretto e sfruttare molto meglio della rossa l’aderenza delle gomme Pirelli a banda rossa nella Q3.
McLaren massimizza la downforce, Ferrari buona nelle curve intermedie
Come si può notare dai vari titoli nel grafico sovrastante, ci sono diverse curve lente nel circuito di Shanghai. Possedere una monoposto che ben si comporta in queste sezioni di pista, può aiutare nel computo totale del giro. Sainz e Piastri sono i migliori grazie alle loro vetture, la SF-24 è la MCL38 molto pointing che favoriscono la rapidità nel lento a discapito di qualche punto di velocità perso alla fine dei rettilinei. Il riscontro più interessante nel al centro curve intermedie spetta invece a Verstappen e Sainz.
Quest’ultimi, in porzioni di pista percorse a velocità simile rispetto quelle appena analizzate, sfruttano al meglio il front-end delle loro vetture. Inoltre, il pilota della rossa ha potuto beneficiare delle temperature leggermente migliori nelle gomme rispetto Leclerc, esaltando il grip meccanico dalla SF-24 numero 55. Nella parte più bassa del grafico, possiamo invece visualizzare la monoposto più veloce in curva 8. Tra i top driver spiccano le prestazioni delle due McLaren, che confermano una monoposto capace di generare una buona downforce.
Aston Martin DRS più efficiente. Ferrari paga una trazione non ottimale
Per quanto riguarda le velocità alla fine dei rettilinei, Alonso si è dimostrato il migliore in curva 1. Lo spagnolo ha sfruttato la potenza del proprio DRS che gli ha consentito di ottenere il miglior delta di velocità con l’ala aperta. Più in difficoltà le Ferrari che mostrano una top speed inferiore agli avversari. Pare che le due SF-24 abbiano preferito una configurazione aerodinamica che favorisca la prestazione in curva, anche per lenire lo scivolamento con alto carico di benzina a bordo. Nel rettilineo che porta a curva 14 i valori restano abbastanza simili a quelli appena descritti.
Si può notare come Verstappen e Norris gestiscono in modo differente la parte ibrida, usufruendo meno della cavalleria suppletiva in trazione a favore della parte finale del rettilineo. Nel grafico più in basso possiamo visualizzare chi ottiene mediamente le velocità migliori nei rettilinei. Red Bull si dimostra la vettura più efficiente, capace di raggiungere una buona prestazione sia infondo ai dritti che in curva. Riscontro simile tra Alonso, Russell e le due Ferrari che pagano mediamente 1,5 km/h alle due Red Bull.
Aston Martin e Ferrari spostano il picco di potenza ibrida a fine rettilineo
Infine analizziamo quanto successo con l’utilizzo del DRS nel corso della gara sprint. Nello specifico, prendiamo in considerazione il tratto che porta alla staccata di curva 14, dopo il lungo rettilineo di oltre 1.2 km. Dai dati si osserva come Perez, sfruttando per 11 volte il DRS, abbia raggiunto la migliore top speed, beneficiando dell’enorme efficienza in dote alla sua monoposto. Russell è invece relegato a una gara nelle retrovie ma possiede uno die dispositivi mobili più efficace che gli fa raggiungere il delta velocistico maggiore.
I dati relativi a Piastri e Hamilton, entrambi senza sfruttare la scia e il DRS, illustrano un rapporto spinta power unit e drag molto simile tra Mercedes e McLaren. I due raggiungono la stessa velocità media a fine del rettilineo. L’australiano però gode di una macchina migliore in trazione, che gli consente una velocità all’inizio del tratto DRS più fattuale. In ultima istanza possiamo fare un discorso generale sull’utilizzo della parte ibrida. Sia Leclerc che Alonso hanno gestito molto intelligentemente l’apporto di potenza superiore garantito dalla parte elettrica.
Il monegasco, con una vettura egregia in uscita da curva 12, massimizza la scarica nella parte finale del dritto, raggiungendo una top speed simile a quella di Perez. Questione simile per Alonso; il team inglese ha notevolmente migliorato il modo in cui usare la parte ibrida rispetto alla gara del Giappone. Grazie a questo, lo spagnolo ha avuto la possibilità di difendersi dal connazionale che poteva utilizzare il DRS, spostando il picco di potenza elettrica vicino a curva 14.
Autori e grafici: Alessandro Arcari – @berrageiz – Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo