lunedì, Settembre 16, 2024

Ferrari, SF-24 ad alto rendimento a Miami

Abbiamo sottolineato più volte come il potenziale della Ferrari SF-24 è superiore a quello espresso. Ci riferiamo alla prima monoposto a effetto suolo del team di Maranello che, partendo da un foglio bianco, ha di fatto abbracciato concetti più efficienti legati al corpo normativo vigente. Una campagna, quella 2024, dove l’obiettivo primario resta sempre il medesimo: mettere più pressione possibile alla straordinaria Red Bull. Parliamo di una squadra capace di centrare appieno le dinamiche fondamentali del regolamento che regola gli equilibri delle wing car dal 2022.

Il Cavallino Rampante ha vinto in Australia. Lo ha fatto approfittando dell’unica défaillance di Max Verstappen, costretto ad alzare bandiera bianca nella terra dei canguri al giro 4, per via di un problema all’impianto frenante nella parte posteriore della sua vettura. Per il resto le due monoposto italiane hanno inseguito, a volte meglio, altre peggio. Prestazioni buone in linea generarle, ma comunque altalenanti per quanto concerne il tema gomme. Problematiche riscontrate nell’attivazione delle mescole in diversi scenari competitivi. Giro secco nell’outlap in qualifica, sul passo gara con alto quantitativo di carburante a bordo.

Ferrari SF-24
Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) si produce in una staccata al limite a bordo della sua SF-24 – Gp Cina 2024

Due dinamiche differenti che però derivano dalla stessa caratteristica endemica della rossa. L’auto italiana, di base, immette un quantitativo di energia sulle gomme non molto alto. Se da una parte questo tratto distintivo della SF-24 aiuta nell’amministrazione del degrado, dall’altra non permette di “accendere” le coperture nel modo corretto, mantenerle nella working range adeguata limitando il grip che risulta insufficiente. Tanto che le prestazioni ne risentono e i riscontri cronometrici sono inferiori a quelli raggiungibili, a livello teorico. Risultato? Non si può spingere a dovere.

Ferrari SF-24, Miami punto di svota prestazionale

Ferrari ci ha lavorato su, ancora, in vista di Miami, con particolare cura. Provvedimento per gestire la transizione tra Soft e Hard, problema principale riscontrato in questa prima fase del campionato. Uno studio tecnico a livello sospensivo per deliberare nuove messe a punto sospensive. Piccole correzioni dalle quali si possono trarre benefici sul tema gomme, senza però stravolgere gli equilibri legati alla piattaforma aerodinamica. Indagine correlata dal campo simulativo inerente al modello matematico dei compound, utile a presentarsi in pista, nelle prove libere 1, le uniche del fine settimana, con un paio di nuove warm-up-strategy per immettere il corretto quantitativo di energia nello pneumatico.

Come detto il format Sprint Race, per la seconda volta nel campionato, torna a fare presenza. Si tratta di un’ottima occasione per far vedere che la lezione appresa porta i propri frutti. Ci riferiamo al fatto che la FIA, “gentilissima” dopo anni di pressioni, ha deciso di concedere un doppio parco chiuso. Dinamica assai produttiva se usata a dovere. McLaren insegna, vedi Shanghai, dove i piccoli ritocchi alla MCL38 numero 4 di Lando Norris hanno permesso, al britannico, di cambiare le sorti competitive per la gara domenicale. Questo dopo una prima mini corsa di 100km dove le cose non sono andate nel verso giusto.

Ferrari SF-24
il ghigno sornione del transalpino Frederic Vasseur, team principal della storica Scuderia Ferrari

Frederic Vasseur menziona questo argomento nella sua “chiacchierata” preliminare con la stampa in avvicinamento a Miami. Il manager di Draveil ricorda i grattacapi sofferti sottolineando però, prendendo in esame il layout statunitense, la grande differenza rispetto a quello cinese. Un tracciato che fornisce feedback utili, al contrario della Cina dove le informazioni generali erano assenti, sotto questo aspetto. Il sempre ilare Fred porta con se una certezza: la capacità della Ferrari SF-24 di fare molto meglio di quanto visto in terra orientale. Questo considerando che oltre la favorita Red Bull, gli avversari, in primis McLaren e poi Mercedes, ambedue con diverse novità, sono pronti a dare battaglia. Senza dimenticare l’Aston Martin

L’importanza di sfruttare appieno l’unica ora disposizione impera. Sistemare al meglio il set-up delle vetture italiane verificando il lavoro suddetto sulle gomme. Ottimizzare le due sessioni classificatorie, per poter “vantare” posizioni in griglia che possano favorire strategia e rendimento nei 400 chilometri e fischia che verranno percorsi con tanta benzina a bordo. In ultima istanza il pensiero va alla storia e al presente. Da una parte il legame con l’America che Ferrari celebrerà in vari modi, tra cui la livrea speciale per la SF-24 con tinte d’azzurro. Dall’altra la nuova partnership con HP.


Autori e grafici: Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Scuderia FerrariFerrari SF-24

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