Ferrari non sfrutta l’occasione. Le due SF-24 restano bloccate dietro ad Alonso che partito davanti non aveva il passo delle rosse. Incipit dell’articolo che indirettamente fa capire quanto in F1 sia importante la qualifica in determinate situazioni, specie se la gara è corta e il tempo per recuperare posizioni non è molto. Senza dubbio un vero peccato perché la possibilità di stare davanti a una delle due Red Bull, quella di Checo Perez, senza dubbio faceva presenza. Altro tema interessante la lotta interna dei ferraristi. I due “Carlo” arrivano quasi al contatto in due occasioni, con Leclerc che alla fine ha la meglio e chiude la mini corsa davanti al compagno.
Riavvolgiamo in nastro. Per affrontare la prima delle sei Sprint Race stagionali previste c’erano pochi dubbi sul lato gomme: la Pirelli a banda media era la mescola ottimale per l’unico stint da affrontare. Pneumatico che possiede il corretto compromesso tra “vita utile e performance”. Questo tenendo presente i 19 passaggi per tagliare il traguardo. Si poteva anche rischiare utilizzando la Soft. L’unico pilota a farlo è stato Russell. Agli strateghi rimaneva una decisione: set nuovo o usato? Alcune squadre hanno sdoppiato la strategia, come per esempio la Ferrari.
Leclerc ha preferito mantenere due Medium nuove da usare oggi in qualifica e domani in gara. Al contrario Sainz, partendo dietro il tre volte campione del mondo Max Verstappen ha deciso di montare un set nuovo di trinca. Il target era quello di poter usufruire di un extra grip che durante le prime tornate della Sprint Race poteva portare benefici aiutando lo spagnolo a mettere dietro l’olandese. Il riassunto delle “calzature” del costruttore italiano di gomme Pirelli è fruibili tramite la grafica qui sopra. Senza ulteriori preamboli gettiamoci nell’analisi prestazionale di questa corsa sprint, prendendo in esame i fattori più importanti di questo primo assaggio di competizione a Shanghai.
Ferrari SF-24 spreca un’ottima occasione
Durante le prime tornate della Sprint Race, Lewis Hamilton e Fernando Alonso sono riusciti ad allungare sul gruppo formatosi subito dietro. Il sette volte campione del mondo di F1 con la gomma media nuova e Alonso, invece, con un treno usato. Sainz aveva molto passo nei primi giri della sprint, tanto da poter tentare l’attacco decisivo su Verstappen. L’olandese in quel momento stava scivolando un po’ troppo, in quanto per difendersi ha chiesto molto ai propri pneumatici anche nel suo caso usati. Con il passare delle tornate il degrado della gomma di Hamilton è aumentato in maniera esponenziale.
Per questa ragione, l’attuale leader del mondiale piloti si è potuto avvicinare senza troppi problemi, portando a termine il sorpasso decisivo dopo aver steso facilmente anche Alonso. Da quel momento in poi Lewis ha mantenuto una guida pulita il più possibile, questo considerando che la sua W15 non aveva molta trazione e nei settori più lenti della pista la monoposto tedesca sembrava mancare di grip, specie al posteriore. Aspetto cha ha aumentato l’usura del posteriore al retrotreno facendo tanta faticava a mantenere la finestra di temperatura delle gomme.
Tuttavia il britannico è riuscito ad ottimizzare il suo rendimento e, sfruttando il grande tappo di Alonso sul resto della combriccola, acciuffa i primo podio stagionale aggiudicandosi una meritatissima seconda posizione. Fernando come detto ha bloccato le Ferrari e l’altra Red Bull di Perez. Lo spagnolo ha creato un treno di piloti, soffrendo il degrado. In questo senso, in fatti, rispetto agli inseguitori non era affatto competitivo. Passando al Cavallino Rampante possiamo dire che Leclerc e Sainz sono riusciti a massimizzare il degrado sulla mescola media, mettendo in scena un ottimo tyre management dettato progressivamente dal muretto box italiano con perizia.
Resta il rammarico per il team di Maranello poiché, come sottolineato in apertura del pezzo, il passo gara per raggiungere il podio con ambedue le SF-24 era francamente alla portata. I ultima istanza due parole su Norris. La sua partenza non è stata certo delle migliori, con Hamilton che lo affianca in curva 1 godendo della traiettoria migliore. Il britannico della McLaren si vede costretto ad allargare finendo fuori pista perdendo tante posizioni. La MCL38 ha mostrato tanto degrado, definito massiccio in radio. Uno scivolamento al posteriore eccessivo. Un carico insufficiente, scelto per massimizzare le velocità di punta e limitare il drag che ha reso troppo leggero il retrotreno.
Autori e grafici: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv