Prima giornata che possiamo definire senza dubbio solida quella della Ferrari in Giappone. La SF-24 si è ben comportata nel corso della sessione mattutina di prove libere. Carlos Sainz ha chiuso in terza posizione a soli due decimi da Max Verstappen, dando un primo assaggio di competitività della monoposto anche nel primo settore, laddove lo scorso anno tra la Red Bull RB19 e la SF-23 c’era un abisso.
Leclerc ha invece concluso un po’ più indietro, ossia al sesto posto a mezzo secondo dal tre volte campione del mondo olandese. Il monegasco avrebbe voluto perfezionare il giro da qualifica nella sessione pomeridiana, la quale però è stata totalmente condizionata dalla leggera pioggerella caduta a Suzuka, e per questo motivo solo qualche pilota avventuriero è sceso in pista con le intermedie, per poi montare le slick nel finale ma senza ricevere alcuna indicazione importante.
Un vero peccato, perché al termine della prima sessione è stato fatto un mini long run, nel quale la Ferrari SF-24 sembrava dominare gli avversari, Red Bull compresa. Calma con i facili entusiasmi, non possiamo dare alcun giudizio basandoci su una manciata di giri, e per questo motivo la sessione pomeridiana era molto attesa da appassionati e addetti ai lavori, così da avere un’indicazione più chiara su quello che potremmo vedere nella gara di domenica, ricordiamo con partenza alle 7 del mattino.
Ferrari SF-24: Sainz a due decimi da Verstappen
Con una Ferrari SF-24 così competitiva, Carlos Sainz ha provato a insinuare dei dubbi sulla Red Bull sin dalla prima sessione, piazzandosi soltanto a due decimi da Verstappen e a pochi millesimi da Perez. Christian Horner al termine delle FP1 ha ammesso come la Scuderia di Maranello sia più vicina, e se consideriamo quanto accaduto solo qualche mese fa a Suzuka, dove la SF-23 prese 45 secondi in gara, il passo in avanti fatto quest’anno sembra davvero enorme.
“Non un venerdì ideale avendo perso tutta la seconda sessione a causa della pioggia – ha affermato lo spagnolo a fine prove libere –. Nelle FP1 mi sono trovato piuttosto bene in macchina, e non vedevo l’ora di tornare in pista per continuare il lavoro di messa a punto. Purtroppo, però, nel pomeriggio l’asfalto era troppo bagnato per le gomme intermedie e negli ultimi minuti troppo umido per le slick, quindi siamo rimasti in garage eccetto qualche giro nel finale. Un peccato, ma siamo tutti nella stessa situazione e comunque avremo ancora tempo nelle libere di domani per completare la preparazione per le qualifiche”.
C’è il rammarico dunque per non aver avuto la controprova nelle FP2, e per questo motivo la sessione di domani mattina sarà molto, ma molto interessante. Il via sarà alle ore 4:30 in Italia, sperando che la FIA, come scrivevamo negli articoli precedenti, possa dare quantomeno mezz’ora in più ai team per dar loro la possibilità di recuperare il tempo perduto oggi, anche se l’orario nel quale verrà fatta l’eventuale prova di long run non sarà certamente quello della gara di domenica (ore 7 italiane).
Ferrari SF-24: il mini long run di Leclerc deve essere preso con le pinze
La Ferrari che ha dato più all’occhio nelle FP1 però è stata quella di Leclerc: il monegasco ha sì chiuso a mezzo secondo da Verstappen, ma nel mini long run effettuato a pochi minuti dalla bandiera a scacchi, ha fatto segnare dei tempi piuttosto importanti specialmente se messi a confronto con quelli di Verstappen, avendogli dato in media un secondo al giro a parità di gomma hard.
Ora, è chiaro come non si possa trarre alcuna conclusione da tre/quattro giri, ma il degrado, fattore importante a Suzuka, è sembrato pressoché nullo, alla pari con quello della RB20. Sui tempi, crediamo che Leclerc sia stato un po’ più su di motore del solito, anche perché bisogna giustificare il secondo al giro rispetto a Verstappen, divario che onestamente non crediamo ci sia.
Il monegasco infatti non intende sbilanciarsi al termine delle libere, anzi si concentra più su altri aspetti che non è riuscito a limare, come il giro secco: “È stata una giornata così così –ha detto Leclerc –. Dopo la prima sessione avevamo individuato alcuni aspetti sui quali lavorare per ottimizzare il set-up. Poi però nel pomeriggio non abbiamo praticamente girato e così non siamo riusciti a trovare le risposte che cercavamo, particolarmente sul giro secco”.
Le Fp3 di domani mattina saranno ultra interessanti, sperando che il tempo sia clemente, perché un conto è avere pioggia in qualifica e gara, quando comunque i piloti sono costretti per forza di cose a girare (monsoni o simili permettendo, ndr), mentre nelle libere tendono a rimanere ai box anche per una politica di risparmio gomme che, obiettivamente, come detto anche da Hamilton oggi, non ha alcun senso. Ferrari contro Red Bull, atto IV: speriamo di divertirci.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari