Charles Leclerc e la Ferrari, un matrimonio nato a metà degli anni 2010 con l’ingresso nell’Academy del Cavallino Rampante, sbocciato definitivamente nel 2019, quando il monegasco esordì su una vettura costruita in quel di Maranello, conquistando subito i cuori degli appassionati. In quella stagione non si tirò mai indietro, sfidando subito un quattro volte campione del mondo del calibro di Sebastian Vettel, dandogli del filo da torcere anche nel campionato successivo, quello partito a luglio e segnato dal Covid.
Parliamo del primo vero “prodotto” di casa Ferrari, cresciuto in casa e in grado di vincere al primo colpo le categorie propedeutiche. Insomma, per molti è un predestinato, ma ecco, nella sua carriera ha dovuto affrontare diverse problematiche non legate soltanto ed esclusivamente al suo talento, come delle vetture inguidabili e con le quali ha fatto diversi miracoli, oppure un team che incredibilmente non lo ha supportato a dovere quando la monoposto lo consentiva, vedi quella prima parte del 2022 nella quale Binotto e compagnia cantante agevolarono Sainz in diverse occasioni.
Charles sembra essere avvolto da un alone di sfiga clamorosa, e per questo qualche viaggio a Lourdes continuiamo a consigliarlo. Non dimentichiamo gli errori di questo ragazzo, alcuni gravi come Monaco 2021 dopo aver acquisito la pole position, un botto alle Piscine che non gli consentì di partire domenica in gara, oppure Francia 2022, quando in testa, per cercare di tenere il passo di Verstappen andò a sbattere contro le barriere buttando alle ortiche le sue speranze di vittoria.
Ferrari, Leclerc: date una macchina a questo ragazzo
Da quando è pilota Ferrari però, Leclerc ha anche fatto sognare i tifosi in più occasioni, specialmente quando le varie SF90, SF1000 (il carciofo, ndr), SF21 e SF-23 non gli davano la possibilità di rendere al massimo. Ci ricordiamo i bellissimi sorpassi in Austria nel 2022 ai danni di Verstappen, in quella gara, l’ultima vinta dal monegasco in F1, nella quale guidò con una monoposto che restava con l’acceleratore in funzione anche in fase di frenata, tallonato da un Sainz che certamente non gliel’avrebbe lasciata facile, ma poi lo spagnolo venne tradito dalla power unit della sua rossa. E come dimenticare la difesa al limite del consentito con Hamilton nel 2019 a Monza? L’ultima vittoria della Ferrari nel catino brianzolo.
Tanta delizia tra qualche croce, che nell’arco di una carriera possono starci. Una cosa è certa: 23 pole position e soltanto 5 vittorie, questo vuol dire davvero tanto innanzitutto sul talento del ragazzo, il quale è sempre andato ben oltre le possibilità della macchina, ma un conto è farlo su un solo giro secco, un altro è confermarsi anche nel passo gara, anche perché non ha mai avuto di fatto, se non per una manciata di mesi, un mezzo in grado di fargli vincere in scioltezza un Gran Premio (Melbourne 2022 a parte, ecco).
Molti contestano a Leclerc la sua indole mansueta 8che poi tanto mansueta non lo è, basterebbe ascoltarlo in radio come sa opporsi), sembra non arrabbiarsi mai, o quantomeno questo è quello che vediamo noi a telecamere accese, ma evidentemente non si è attenti ai vari team radio del monegasco nel corso dei weekend più bui, perché se ha qualcosa da dire, fidatevi, non si tira mica indietro. La faccia da “bravo ragazzo”, come qualcuno vuole fare intendere, è soltanto apparenza.
Ferrari, Hamilton è lo stimolo perfetto per Leclerc
Perché diciamo questo? La Ferrari ha puntato sì su Leclerc, ma anche su Lewis Hamilton per il prossimo futuro. Questa non è certamente una bocciatura per Charles, il quale ha firmato praticamente a vita, rinnovando per altri tre anni con opzione per i successivi due, e in sede di estensione del contratto era chiaramente a conoscenza del prossimo arrivo del sette volte campione del mondo britannico.
Ci fa ridere, e non poco, come un paio di scienziati e con qualche GP alle spalle nelle retrovie siano così sicuri di come Leclerc possa prenderle da Hamilton senza la minima via di scampo. Non contenti, la certezza nelle loro affermazioni in merito al fatto che Charles non diverrà mai campione del mondo, risulta essere stucchevole ed esilarante allo stesso tempo. Certo, se non hai la macchina disposizione, stai sereno che il mondiale non lo vinci, e questo è un dato incontrovertibile.
“Faccia da bravo ragazzo”, così viene additato il monegasco, come se fosse un difetto senza alcuna via d’uscita. Nico Rosberg, tanto per citarne uno “fresco”, non ci è mai sembrato uno stronzetto guardandolo in viso, eppure ha battuto tale Lewis Hamilton. Stessa cosa per quanto riguarda Jenson Button, campione del mondo nel 2009. Le vetture ormai sono imprescindibili, se prima il pilota poteva metterci qualcosa di suo, oggi risulta essere molto più difficile quando il divario con chi domina è così ampio.
Allo stesso tempo però, quando si ha la vettura in grado di vincere, allora sì che bisogna tirare fuori il talento per emergere. Beh, Leclerc ha sempre dimostrato di potercela fare. Certo, qualche errore è arrivato negli anni, così come accadde anche con Hamilton o Verstappen, ma al contrario loro, Charles non ha mai avuto a disposizione LA monoposto perfetta. Ecco, prima di azzardare e trarre conclusioni da sapientoni nonostante la carriera in F1 ci dica come meglio del dodicesimo posto non si è riusciti ad ottenere, bisognerebbe un attimo pensare, perché poi è un attimo fare cattive figure, anche sei completamente sconosciuto ai più.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari
