F1: con la vittoria di Max Verstappen a Suzuka, la Red Bull ha conquistato il terzo successo stagionale su quattro gare, confermando il dominio della RB20 anche con il secondo posto di Perez, il quale è sempre finito subito alle spalle del tre volte campione del mondo olandese nelle gare in cui è riuscito a vedere la bandiera a scacchi, quindi in tutte sostanzialmente, tranne a Melbourne.
Nonostante i tangibili miglioramenti della Ferrari, seconda forza del mondiale fino a questo momento, la Red Bull non fatica a piazzare entrambe le macchine davanti a tutti, con Checo ancora in una fase di up della stagione, ma stando agli ultimi anni, il momento di calo dovrebbe arrivare a breve, tra qualche appuntamento.
Gufate o simili a parte, la monoposto progettata da Adrian Newey e dal suo staff, pur essendo stata rivoluzionata rispetto alla fortissima RB19, continua ad essere la migliore del lotto, e anche per distacco. Questo però non scoraggia la concorrenza, specialmente quella diretta come la Ferrari, la quale farà di tutto per dare competizione e mettendo pressione ai bibitari ove possibile, un po’ come accaduto in Australia, quando i problemi affiorati sulle due vetture austriache hanno fatto sì che a Maranello potessero festeggiare una bellissima doppietta. Il prossimo pacchetto di up-date di Imola testimonia la voglia di emergere della rossa.
F1|Red Bull anticipa Ferrari nella prima fase di sviluppo
La Red Bull ha portato diverse novità a Suzuka, il primo vero aggiornamento importante della stagione, anticipando quello che farà la Ferrari soltanto a Imola. La Scuderia di Maranello ha infatti preferito aspettare ancora un po’ per capire ancora meglio la base, comunque ottima, della SF-24, e per questo motivo sta attendendo l’arrivo in Europa, tra l’altro nella sua pista di casa.
Il Cavallino Rampante vuole anche evitare di portare la prima fase dello sviluppo in due piste nelle quali ci sarà la Sprint Race: Cina e Miami infatti, i prossimi due appuntamenti del mondiale saranno con il format della mini gara del sabato, e quindi con una sola sessione di libere a disposizione. Capite bene che per poter fare la varie prove comparative e applicare per bene gli aggiornamenti sulle vetture, servono più ore in pista, anche per verificare la correlazione tra simulatore e asfalto, quello che conta davvero.
Per quanto concerne la Red Bull, la squadra tecnici capitanata da Adrian Newey ha cambiato alcuni particolari della RB20: in Giappone abbiamo visto una monoposto che presentava un aggiornamento per quanto concerne i condotti dei freni anteriori, delle modifiche al fondo della vettura e un nuovo design sulle fiancate per incanalare meglio i flussi d’aria.
Red Bull, Newey: la RB20 avrebbe vinto anche senza aggiornamenti
In termini prestazionali, la Red Bull RB20 ha sì fatto il vuoto, specialmente con Verstappen, ma molto probabilmente i distacchi sarebbero rimasti i medesimi anche senza queste migliorie, comunque necessarie nel processo di crescita di una monoposto con un concetto nuovo e totalmente diverso rispetto al passato. Ergo, aspettiamoci altri aggiornamenti simili nel corso della stagione anche per preparare la una base solida a quella che sarà la RB21 (?) del 2025, l’ultima vettura con questo regolamento tecnico.
Lo stesso Adrian Newey, intervistato dopo il Gran Premio del Giappone, ha voluto un po’ “minimizzare” l’effettivo miglioramento della monoposto dopo questa prima fase dello sviluppo: “Dando un’occhiata ai vari sensori presenti sulla monoposto, le nuove parti hanno confermato quanto visto in galleria del vento, quindi è stato un piccolo passo in avanti per noi”.
“Credo comunque che il weekend sarebbe andato bene lo stesso per noi, anche senza lo sviluppo. Sappiamo come la competizione diventerà sempre più serrata, quindi bisogna continuare a spingere. Abbiamo una squadra di ingegneri in grado di fare un ottimo lavoro, e questo modo di fare si trasmette poi in tutta l’organizzazione: il loro entusiasmo, dinamismo e creatività si tramuta in quello che vedete in pista, ossia la RB20“.
Di fatto, su pista, probabilmente questo miglioramento non si è visto in termini cronometrici, tra l’altro su un circuito molto favorevole alla monoposto austriaca, ma come scrivevamo prima risulta necessario essere sempre sul passo, e la RB20 non è mai mancata grazie a un team di ingegneri che negli ultimi anni, sotto la direzione del genio inglese, difficilmente sbaglia un colpo. Red Bull ha gettato le basi per il pacchetto di aggiornamenti corposo, probabilmente diviso in due tranche, che dovrebbe arrivare tra Maggio e Giugno. Target? migliorare il rendimento cronometrico delle vetture austriache.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Oracle Red Bull Racing – Red Bull Content Pool