giovedì, Novembre 21, 2024

F1, Briatore l’ultima spiaggia di Alpine e Renault

Il mondo della F1 potrebbe ritrovare presto Flavio Briatore come protagonista assoluto in un team. Stiamo parlando dell’Alpine, la quale deve necessariamente risollevarsi dopo i disastri degli ultimi anni, e per questo il presidente del gruppo Renault Luca De Meo sembra aver individuato nel manager piemontese l’occasione giusta per la rinascita della squadra francese.

Briatore, 74 anni, ha avuto una grandissima esperienza in F1, scoprendo diversi piloti e che tutti ricordiamo tra gli anni ’90 e i 2000, ma soprattutto lanciando nomi di altissimo livello come Michael Schumacher e Fernando Alonso: proprio il tedesco venne subito notato dal manager della provincia di Cuneo nei suoi primi chilometri con la Jordan, mentre lo spagnolo è stato il suo ultimo vero colpo. Con loro tanti successi, mondiali e anche qualche screzio, vedi Monaco 2006 e il famoso parcheggio del Kaiser alla Rascasse in qualifica.

Briatore Alpine
Michael Schumacher e Benetton campioni del mondo 1995

Il ruolo di Briatore nel team di Enstone, come scrive Giorgio Terruzzi su Il Corriere della Sera, sarebbe quello di supervisore, ma in particolare ha come compito quello di ricostruire delle basi solide in Alpine per farsi trovare pronta nel 2026, quando ci sarà il nuovo regolamento tecnico in ambito power unit, ma anche aerodinamica. Un primo passo, secondo i vertici Renault, per riportare un costruttore ai fasti di un tempo, proprio con il manager a capo prima della Benetton a metà anni ’90 e poi proprio col nome ufficiale della casa francese fino a metà degli anni 2000.

F1, Briatore riabbraccia un’Alpine in netta difficoltà

Il momento dell’Alpine non è affatto facile, e per Briatore si presenta quindi una sfida non indifferente. Negli ultimi giorni tra l’altro, la posizione di Esteban Ocon all’interno del team sembra essere tutt’altro che scontata: il pilota francese infatti, già in contatto con qualche altra squadra in vista del 2025, è finito nell’occhio del ciclone per il contatto al via del Gp di Monaco con il compagno di squadra, Pierre Gasly, non rispettando le indicazioni chiare e precise del briefing pre gara.

Per questo motivo infatti, il team principal Bruno Famin, il quale era già intenzionato a dare una nuova chance a Mick Schumacher a partire dalla prossima stagione, potrebbe licenziare Ocon prima del previsto e rimettere in macchina il figlio di Michael dopo un anno e mezzo di assenza dalla F1, tra l’altro proprio nel momento in cui Briatore tornerebbe nella squadra di Enstone. Corsi e ricorsi storici, direbbero quelli bravi.

Briatore Alpine
Esteban Ocon (Alpine) a bordo della sua A524 . Gp Giappone 2024

L’inizio di questa stagione ci ha detto come l’Alpine abbia totalmente sbagliato macchina: sono saltate delle teste, di nuove ne sono arrivate, come David Sanchez, il quale sembra aver trovato la sua dimensione dopo la delusione Ferrari e i soli tre mesi passati in McLaren prima dell’allontanamento. Un compito non facile quindi per chi sarà chiamato a rifondare da zero il team.

F1, Briatore: dai successi al crashgate di Singapore 2008

La storia di Briatore in F1 è nota a tutti: dapprima come capo del progetto Benetton negli anni ’90, nota Michael Schumacher e con lui diventa campione del mondo nel 1994 e nel 1995, dopodiché la leadership della squadra anglo/italiana decade, Flavio lascia e tornerà a Enstone soltanto nel momento in cui il marchio Renault rileverà tutta la squadra. Da lì un’altra storia con Fernando Alonso e i mondiali vinti nel 2005 e 2006.

Il crashgate di Singapore 2008 resterà una macchia nerissima nella cavalcata di Briatore in F1, ma non tanto per il coinvolgimento, perché il manager piemontese è stato assolto da ogni accusa, quanto per tutto quello che ne è conseguito, ovvero la radiazione prima, l’assoluzione poi, ma che comunque non gli ha fatto cambiare idea, ovvero quello di allontanarsi definitivamente dal Circus.

Briatore Alpine
Nelson Piquet jr, sbatte a muro di proposito per favorire l’ingresso in pista della Safety Car nel corso del Gran Premio di Singapore 2008

Un mondo che Briatore riabbraccia, dapprima come ambasciatore, e adesso con un ruolo nel team di Enstone, suo primo e unico “amore”, lo mettiamo tra virgolette perché Flavio ha sempre definito la F1 come un business, non come uno sport. Non dimentichiamo le sviolinate in diretta TV nei confronti della Formula E, parole al miele e qualche frecciatina alla Formula 1, ma va bene così, fa parte del gioco evidentemente.

Un personaggio da sempre particolare, irriverente e senza peli sulla lingua, può piacere o meno, ma è stato tra i protagonisti di quella F1 nostalgica e che oggi molti vorrebbero riavere, non così chiusa, piena di PR e dichiarazioni filtrate dai team. Il suo apporto al gruppo Renault sa un po’ di ultima spiaggia per la squadra francese, la quale sembra veramente sperduta e in acque più che tempestose da diversi anni a questa parte.


Autore: Andrea Bovone

Immagini: Federico BasileAlpine F1 Team – Benetton F1 – Flavio Briatore

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