Aston Martin aggiorna la AM24. Una vettura di F1 che non sta fornendo i risultati sperati, purtroppo. Il rendimento non è infatti all’altezza e proprio per questo i tecnici diretti da Dan Fallows hanno deciso di anticipare qualche novità, considerando che dopo 5 appuntamenti iridati la vettura sembra di poco più lenta dei top 4 e al contempo si trova con tranquillità davanti ai più vicini rivali, ossia la Racing Bulls. Solo in qualche occasione e in particolare grazie a Fernando Alonso, la squadra con sede a Silverstone è riuscita a lottare con Mercedes per le posizioni intorno alla quinta/sesta piazza.
La monoposto mostra un buon bilancio e un comportamento tutto sommato soddisfacente con bassi carichi di benzina. Fattore che abbiamo potuto vedere nell’ultimo appuntamento in Cina. Al contrario sulla lunga distanza le verdone fatica decisamente di più a reggere il ritmo degli altri competitor. Ecco, quindi, che le nuove parti che hanno debuttato a Miami sono mirate proprio a questo: curare al meglio gli pneumatici e garantire una vettura più prevedibile e facile da guidare. Iniziamo allora a descrivere le novità sulla AMR24 grazie alle immagini dell’amici e collega Albert Fabrega.
F1, Aston Martin aggiorna la AMR24 per ottimizzare il rendimento
Il muso è stato rivisto nella sua interezza. Il nosecone si ancora sul secondo elemento, mentre prima si allungava sino a poggiarsi sul main plane. Anche i flap dell’ala anteriore sembrano essere stati ridisegnati. In generale, gli elementi sono stati scaricati dal punto di vista aerodinamico, verosimilmente per bilanciare il carico minore prodotto dall’ala posteriore. L’alettone posteriore presenta un profilo principale piatto, con una corda minore rispetto a quella vista negli appuntamenti precedenti. Non è da considerarsi un vero e proprio upgrade, quanto più un adattamento aerodinamico alle richieste del Miami International Circuit di F1.
Insomma, per richiamare gli obbiettivi di balance e stabilità, si cerca di livellare la downforce prodotta tra anteriore e posteriore. A tal proposito, anche la beam-wing mostra un nuovo layout, ora con una configurazione a singolo elemento, contro la precedente che ne mostrava due impilati. Gli allunghi del tracciato di Miami richiedono una buona efficienza aerodinamica per raggiungere le più elevate velocità possibili, cruciali per essere competitivi. Da questo punto di vista Aston Martin può ritenersi già a buon punto, dato che in Cina e anche in Arabia mostrava alcune delle velocità migliori dell’intera griglia.
Infine, nella zona Coca Cola del cofano motore è stato aperto ulteriormente lo sfogo per l’aria calda. Le temperature a Miami rischiano sfiorano i 30° per l’aria e addirittura i 50° per l’asfalto, rendendo indispensabile evacuare la maggior quantità di aria calda possibile, anche al costo di qualche punto di efficienza. Il pacchetto validato per la sesta tappa di questa F1 in Florida va contestualizzato, in quanto completa quello introdotto a Suzuka che aveva rivoluzionato la configurazione delle pance.
Aston Martin si aspetta di ritrovarsi più vicina al fronte, nonostante il corposo pacchetto McLaren e attendendo quello Ferrari di Imola. Anche se sino ad ora il vero e proprio salto in avanti non è avvenuto. E’ lecito attendersi un click di Lance Stroll in F1, per ora decisamente più indietro del compagno Fernando, avendo raccolto appena un terzo dei punti dell’asturiano e spesso in lotta con le Racing Bulls. Non ci resta che attendere la gara odierna per valutare sulla lunga distanza se la vettura britannica è riuscita a centrare i suoi obbiettivi legati al degrado gomma.
Autore: Andrea Mauri – howf1works
Immagini: Albert Fabrega – @AlbertFabrega – Aston Martin – F1