venerdì, Novembre 22, 2024

F1, GP Imola: il difficile compromesso meccanico pesa sulla prestazione

F1, GP Imola 2024: settimo round del campionato mondiale. Nel circuito dedicato a Dino ed Enzo Ferrari si torna al formato classico, ovvero tre sessioni di prove libera, qualifica e gara. Il tracciato che costeggia il fiume Santerno richiede un assetto da medio-alto carico aerodinamico, così da poter generare una buona downforce in curve importanti come Tamburello, Villeneuve e Piratella. I settori più lenti, inoltre, suggeriscono una messa a punto non eccessivamente rigida al posteriore, per poter agevolare la trazione in curva a bassa velocità quali Tosa, Variante Alta e Rivazza.

A valle del GP di Miami, McLaren sembra avere il potenziale per competere con Red Bull e Ferrari. Nella pista emiliana la scuderia di Maranello potrà sfruttare gli aggiornamenti provati venerdì scorso a Fiorano. Ci si attende molto da questa prima evoluzione della SF-24. È noto come il tema dell’usura gomma sia fattore chiave e di riflesso fondamentale per gareggiare alla pari con Red Bull. Se nel corso della gara il degrado delle coperture non dovesse essere così elevato, la lotta per vincere potrebbe essere tutt’altro che scontata.

F1, GP Imola: DRS solo sul traguardo. Efficienza non rilevante quanto la prestazione in curva

Il circuito di Imola ha una lunghezza complessiva di 4909 metri, ed è composto da 19 curve. Come possiamo osservare dal layout del tracciato, il tema dell’efficienza non sarà al centro del weekend. I rettilinei principali sono due e la maggior parte dei sorpassi verranno tentati in curva 1. Questa considerazione sottolinea l’importanza delle qualifiche, durante le quali massimizzare la prestazione per avanzare il più possibile in griglia risulterà cruciale per ottenere buoni risultati in gara.

Allo stesso modo, avere un DRS potente in grado di fornire un ottimo delta velocistico e capace di abbassare notevolmente la resistenza aerodinamica della monoposto di F1 è indispensabile. Senza dubbio molto rilevante la prestazione in curva, con i team che cercheranno di agevolare le performance nelle fasi di cornering in percorrenza, con il chiaro obiettivo di guadagnare rendimento in termini di lap time.

F1 GP Imola
layout Autodromo Enzo e Dino Ferrari

Pirelli porterà in pista i compound più morbidi del lotto, C3 Hard C4 Medium e C5 Soft, ovvero uno step prestazionale in più rispetto a quelli utilizzati nel 2022. Questo fattore potrebbe aumentare l’usura in gara. Tuttavia, nonostante il mese di maggio inoltrato, le previsioni metereologiche non sono ottimale, specie per la domenica, offrendo rovesci temporaleschi importanti con alta possibilità di pioggia.

F1, GP Imola T1: Imbuto al Tamburello allo start

Con l’ausilio della telemetria andiamo a scoprire il layout di ogni settore, a partire dal comportamento dei piloti al via. Allo spegnimento dei semafori viene affrontato un rettilineo di circa 600m prima di curva 1. La pista di F1 imolese non p eccessivamente larga e di riflesso complica i sorpassi col gruppo compatto. L’imbuto che si va a creare al Tamburello obbliga alla massima attenzione per non danneggiare le monoposto. Inoltre sono stati modificati i cordoli avvicinando la ghiaia e anche per questo non sono da escludere uscite di pista nelle prime battute di gara.

In un push lap si transita sul traguardo a una velocità di circa 280 km/h con DRS aperto. La top speed in curva 2 supera di poco i 300 km/h per una duplice ragione: la primo legata al carico aerodinamico, la seconda dovuto al un tratto di percorrenza lungo poco più di 1 km. Per affrontare la variante del Tamburello i piloti staccano a 70m, cercando l’apice di curva 2. Successivamente si apre prima possibile il gas, allargandosi verso sinistra per favorire una traiettoria che permetta di parzializzare alla 3. In questo punto una traiettoria sbagliata in ingresso può comportare del sovrasterzo in uscita incidendo sul lap time.

F1 GP Imola
telemetria T1 – GP Imola

Curva 4 viene affrontata in pieno, per immettersi nel rettilineo di 400m che porta alla Villeneuve. In questo tratto della pista la velocità minima è circa di 15 km/h, maggiore rispetto la chicane precedente, con i vari piloti di F1 che posticipano al massimo la staccata per frenare nei pressi dell’apice di curva 5, prima di raggiungere la 6. Le monoposto rallentano di circa 100 km/h ed è necessario porre attenzione in uscita per non andare lunghi nella ghiaia.

F1, GP Imola T2: compromesso meccanico necessario

Alla Tosa si cerca la traiettoria più congegnale. La ragione è semplice: ottimizzare la trazione in uscita. La velocità minima è di poco superiore ai 100km/h e c’è la tendenza di posticipare il punto di corda per garantirsi un minor angolo volante in uscita per avere una fase di accelerazione adeguata, in salita, verso curva 9. La Piratella, insieme a curva 11, sono le due varianti più rapide del tracciato di F1. In questo punto del circuito viene esaltata la spinta verticale del pavimento delle monoposto a effetto suolo, favorito da una scelta sulle altezze da terra azzeccata.

F1 GP Imola
telemetria T2 – GP Imola

Nel tratto delle Acque Minerali si va sul freno tra le due curve, dopo aver realizzato la prima in pieno. I piloti di F1 rallentano la corsa della monoposto di circa 150 km/h in 70 metri. Si utilizza un approccio aggressivo sul cordolo della 12, con l’obiettivo di migliorare la traiettoria in uscita verso la 13. Come per la Tosa, sebbene la velocità minima sia leggermente maggiore, risulta alquanto fondamentale la fase di trazione dell’auto. Questo considerando la pendenza maggiore verso la 14.

F1, Gp Imola T3: sottosterzo in agguato. Si “gioca” con brake balance e differenziale

La Variante Alta è la chicane più lenta del tracciato, con la velocità minima che si aggira attorno ai 100 km/h. La pista in leggera ascesa favorisce la frenata che avviene in circa 60 metri. L’approccio della variante è generalmente molto aggressivo, con i piloti che sfruttano il più possibile i cordoli. Una sospensione anteriore non troppo rigida e capace di garantire un buon rollio alla vettura è importante. Al contempo però, lo schema sospensivo delle F1 dev’essere in grado di direzionare la monoposto, evitando escursioni al di fuori del cordolo esterno dovute al sottosterzo.

F1 GP Imola
telemetria T3 – GP Imola

La trazione in uscita viene favorita dall’asfalto in leggera discesa verso il tratto di percorrenza che porta alle Rivazza. In curva 17 si stacca poco prima del cartello dei 50m, con ruote dritte dopo curva 16. Le ultime due pieghe del tracciato imolese agevolano il sottosterzo e richiedono delle modifiche a brake bilance e differenziale. In questo modo si può limitare lo slip angle anteriore, favorito da pneumatici che potrebbero andare in overheating specie nelle fasi classificatorie.


Autori e grafici: Alessandro Arcari – @berrageiz – Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo

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