martedì, Novembre 5, 2024

F1, McLaren: fondo completamente rivisto a Miami. Gestione gomme perfetta

F1, McLaren ha vinto a Miami. Lo ha fatto grazie allo splendido lavoro del team, agli aggiornamenti, alla strepitosa guida di Lando Norris e a un pizzico di fortuna che, nella massima categoria del motorsport viene sempre comoda. Specie se gli avversari si chiamano Red Bull e Ferrari. Il team principal della scuderia di Woking ha dimostrato di saperci fare davvero. L’italiano ex ferrarista nativo di Orvieto ha plasmato la squadra con un’impronta tecnica davvero considerevole. Senza contare le sue capacità gestionali di lavoro e personale. Un grande applauso per lui, niente più.

Prima di addentrarci in diverse considerazioni relative alla “car performance” e prendere in esame il fondo della McLaren MCL38, grazie a uno scatto dell’amico e collega Omar Álvarez, facciamo un passo indietro valutando la strategia. Parliamo del corretto mix tra fortuna e bravura. Quest’ultima riguarda team e pilota. Lando è stato parecchio ingamba nel rendere effettiva la tattica della squadra che aveva deciso di trattenerlo in pista per allungare il più possibile il primo stint con le Medium.

L’obiettivo era quello di accorciare la seconda parte della corsa, dove la mescola scelta per portare sulla linea del traguardo la monoposto di F1 color papaya era era la gomma Hard. Il tutto nella speranza di un’interruzione della gara, occasione per poter beneficiare eventualmente guadagnano preziosismo lap-time. Esaminando le immagini a seguire, in questo caso la prima a sinistra, notiamo la situazione poco prima del regime di Safety Car. Norris ha poco più di 11 secondi di vantaggio su Verstappen seguito a breve distanza da Leclerc. Nella seconda, a destra, la situazione una volta entrati in regime di Safety Car.

In questo preciso momento arriva la svolta del Gran Premio per il britannico. La vettura di sicurezza entra in pista e per una manciata di pochi metri lo fa dietro alla McLaren MCL38 dell’inglese. In questo modo Lando non si è dovuto accodarsi alla Bern Mayländer tenendo il suo ritmo. Il giovane pilota ha effettato la tornata mantenendo l’andatura imposta dal regolamento rispettando i delta time. Un ritmo che comunque era nettamente più rapido a quello di Verstappen “bloccato” dal passo della Safety Car. Una botta di sorte che ha offerto la possibilità di sfruttare la situazione a proprio favore, potendo redazzare la sosta e passare alle mescole bianche.

F1, McLaren centra il ciclo isteretico delle gomme e vince a Miami

Oltre l’elemento descritto ha contribuito alla vittoria il livello prestazionale molto alto della McLaren MCL38. Per far funzionare una data strategia una F1 deve possedere vettura deve avere un buon ritmo, altrimenti ogni tipo di piano strategico viene vanificato. Le caratteristiche della monoposto britannica si sono adattare molto bene alla pista statunitense, specie durante la corsa. In qualifica, nel T1 la spinta verticale prodotta era molto alta e altresì bilanciata tra i due assi della vettura che si è facilmente “esaltata” in questo tipo di curve. Un handling performante sul quale i piloti hanno costruito tanta prestazione.

Un McLaren molto solida in inserimento, potendo direzionare facilmente la vettura nei cambi di traiettoria, con un posteriore che seguiva senza problemi la rapidità del front-end a schema pull-rod. MCL38 molto rapida anche nel settore centrale anche se leggermente al di sotto del rendimento Red Bull ottima nei tratti guidato e più lenti della pista americana. Mentre nel T3, ancora una volta l’interpretazione di curva 16 della RB20 di Verstappen e la sua grande trazione hanno fatto tanta differenza. In gara però le cose sono cambiate. Anzi tutto, il grande pacchetto di aggiornamenti relativo alle pance “ha pesato” molto di più, la domenica, con alto quantitativo di carburante a bordo.

F1 McLaren
Lando Norris (McLaren) a bordo della sua MCL38 – Gp Miami 2024

Per di più il danno subito al fondo sulla monoposto numero 1 a seguito di un passaggio aggressivo sul cordolo, ha tolto prestazione ogni tornata: almeno 2 decimi sul passo gara. Tornando a McLaren possiamo aggiungere che rispetto alla stagione 2023 l’amministrazione delle mescole con tanta benzina è migliorata. Molto buona con la Medium nel primo stint di Miami, superlativa con la Hard nel secondo, dove Lando ha mostrato un passo eccezionale. Attivazione rapida e centrata appieno su ambedue le mescole, così come una certa facilità di mantenere la corretta finestra di temperatura per mantenere il grip constante. Discriminate effettiva verso la vittoria.

F1, McLaren aggiorna completamente il floor body

Arriviamo ora all’argomento citato all’inizio dell’articolo, sul quale nei prossimi giorni realizzeremo un focus tecnico e dettagliato verso una zona delle vetture di F1 a effetto suolo molto poco chiacchierata: l’area che trova ubicazione al di sotto del pavimento della monoposto. Procediamo pertanto con una visione preliminare del fondo McLaren che, come possiamo osservare dallo scatto “rubato” direttamente in pista dall’amico messicano, ci da la possibilità di varare alcuni ragionamenti interessanti sulla MCL38 che presenta alcune soluzioni di concezione Red Bull.

Ormai sono diverse le vetture di F1 simili da questo punto di vista, dove fanno presenza diverse soluzioni fattuali e comuni ai top team. Prendendo in esame l’immagine seguente, si evince una chiglia con un singolo kick per massimizzare la depressione locale. Il sottosuolo della vettura britannica possiede un canale Venturi per lato, di notevoli dimensioni, di forma arrotondata. Il concetto di base è come detto simile tra le varie F1. Tuttavia le caratteristiche tra le varie versioni del fondo che producono più o meno carico aerodinamico, consiste nella qualità della struttura fluida alla diverse velocità, ricordando che il pavimento subisce variazioni di altezze (contenute) in modo continuamente.

F1 McLaren
fondo McLaren MCL38 aggiornato – Gp Miami 2024

La spinta generale prodotta va in funzione degli angoli di rollio e beccheggio. Da qui la concezione tecnica su questa macro componente che viene semplificata con il termine “mappa aerodinamica”. Meno influenza hanno questi elemento nella generazione del carico e più di riflesso si ottiene una downforce consistente e soprattutto stabile. McLaren ha profondamente modificato il fondo della MCL38, come ha confermato la Federazione Internazionale tramite i consueti comunicati. Sviluppo nella zona del diffusore che , a quanto pare, sfrutta ogni centimetro cubico possibile per aumentare l’espansione del fluido.


Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich  

Immagini: McLaren – Omar Álvarez

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