F1 Prediction Data Analysis, Miami: *Il risultato non rispecchia necessariamente la classifica finale, ovviamente la previsione non può tenere conto di Safety Car o bandiere rosse, in quanto i calcoli sono realizzati sulla base delle prestazioni ottenute durante le sessioni pre-gara. L’appuntamento in questo caso mira solamente al risultato della gara, mentre dai prossimi Gran Premi sarà presente anche per anticipare gli esistiti della qualifica tramite il nostro algoritmo.
I dati raccolti durante la Sprint Race sono fondamentali per l’affidabilità della nostra Data Analysis; purtroppo, non si hanno a disposizione dati riguardanti Lando Norris che subito dopo lo start, in curva 1, ha concluso la sua sprint race in seguito ad un contatto avvenuto con Lance Stroll. Per la Red Bull del 3 volte campione del mondo questa volta non è stata affatto una semplice passeggiata.
Sebbene Max Verstappen abbia condotto i 19 giri della F1 Sprint rimanendo sempre in prima posizione, senza mettere a rischio quest’ultima, e nonostante abbia mantenuto un passo costante con un degrado di -0.017 sec/giro e una media totale di 1:31.170, ha rifilato “solo” 0.15 sec/giro sul suo diretto avversario Charles Leclerc, rispetto al solito mezzo secondo in media per ogni tornata a cui ci aveva abituati.
Emerge dunque una vettura della Ferrari molto competitiva sul passo gara (complice anche le alte temperature presenti in pista, circa 50°C è la temperatura di pista): la sua media è incoraggiante (1:31.320) e presenta un degrado identico a quello del pilota olandese di F1, concludendo la mini gara a soli 3 sec da Max.
Ma la domanda che ci si pone è: quanto ha gestito Verstappen? Analizzando la telemetria di tutti i giri (ma prendiamo solo quelle del giro 12 in cui hanno segnato circa lo stesso tempo Leclerc e Verstappen) pare che la Red Bull abbia girato un po’ giù di motore (lo si evince dagli RPM più bassi in fondo ai rettilinei e dalle conseguenti velocità di punta minori). Inoltre, Max ha gestito molto gli pneumatici: nello snake del primo settore parzializza moltissimo il gas rispetto a Charles, ma soprattutto effettua lift & cost alla fine dei tre rettilinei del tracciato, andando dunque ad alzare il piede dal gas molto prima rispetto al punto di staccata.
F1, Miami: Ferrari a podio
Per la gara di stasera, ovviamente, non bisogna certo dimenticarsi del messicano Sergio Perez che, dopo essersi liberato di Daniel Ricciardo nella F1 Sprint, ha segnato tempi molto simili, se non anche leggermente più veloci a tratti, rispetto a quelli del ferrarista Charles Leclerc, mantenendo una media di 1:31.310.
È difficile predire chi si piazzerà in quarta posizione: la nostra F1 Data Analysis posiziona Carlos Sainz in quarta e Norris in quinta, ma lasciando qualche dubbio. Certamente Sainz ha il vantaggio della track position in partenza: parte due posizioni davanti a Norris. E, inoltre, ha anche il vantaggio di avere una top speed più elevata di 4km/h rispetto alle McLaren (da quanto emerge dalle Qualifiche).
Infatti, le vetture arancio papaya, dopo le qualifiche, risultano essere le più cariche della griglia, il che rappresenta ovviamente un vantaggio in termini di degrado in gara, ma questo porta a maggiori difficoltà nel sorpasso. La nostra Data Analysis (tra l’altro senza avere troppi dati a disposizione per Norris) ritiene che si giocheranno la quarta posizione, ma che per entrambi sarà difficile salire sul podio.
Segue poi Piastri, il cui passo nella Sprint (così come quello di Carlos) è stato influenzato dal tappo creato dall’ottimo Ricciardo. Tuttavia, è sembrato poter rimanere lì vicino all’eventuale battaglia tra Norris e Sainz, e magari approfittare di qualche occasione che si potrà creare. Dietro di lui le due Mercedes con Russell davanti ad Hamilton. Anche qui sorgono dei dubbi.
Il mini-passo gara di George è sporcato dal fatto che nella Sprint dopo curva 1 è scalato in 14 posizione rimanendo lì dietro negli scarichi di Zhou senza riuscire a superarlo (in seguito alle basse velocità di punta), mentre quello di Hamilton è sporcato dai vari tentativi di attacco effettuati nei confronti di Magnussen (anche lui ha trovato difficoltà nel sorpasso).
Tra la F1 Sprint e le qualifiche sono state fatte sicuramente delle modifiche al setup delle due monoposto, in quanto le loro top speed sono migliorate. La nostra Data Analysis prevede ci possa essere battaglia tra i due, con Russell che dovrebbe spuntarla, ma non sarà facile tenere la settima posizione sul sette volte campione del mondo.
A detta della nostra Data Analysis lo spagnolo Alonso ha in mano una vettura capace di rimontare di ben 6 posizioni, dalla quindicesima piazza alla nona. Certo, storicamente quest’anno l’Aston Martin è sempre stata più forte in qualifiche che in gara. Ma qui sembra diverso: o la AMR24 è proprio lenta su questo circuito, oppure hanno optato per un setup più da gara.
Purtroppo, anche i dati sul passo gara della F1 Sprint di Fernando sono influenzati dall’incidente in curva 1, che ha portato il pilota spagnolo ad effettuare un cambio gomme in seguito ad una foratura, uscendo quindi dalla pit lane in ultima posizione. La sua velocità di punta non è malvagia e può consentirgli di effettuare i sorpassi necessari per arrivare in zona punti.
Chiude la zona punti Hulkenberg, artefice di una grande Sprint Race conclusa in 7 posizione, presentando anche un buon degrado (+0.008 sec/giro) e una buona media di 1:32.314. La 10 posizione dovrà ovviamente giocarsela con Fernando e con un ottimo Yuki Tsunoda che, grazie anche alle varie penalità, ha concluso la Sprint in 8 posizione. Si prevedono tante belle sfide in gara, a partire da Leclerc–Perez, Sainz–Norris, Russell–Hamilton fino a Alonso–Hulkenberg–Tsunoda.
Autore e grafici: Marco Iurlandino
