Ferrari è pronta all’esame Canada. Vestita di ottimismo, la vettura di F1 tutta rossa si sta preparando per la trasferta nord americana, dove a quanto pare pensa di poter mettere assieme un fine settimana davvero al top. In questo momento il gap con McLaren e Red Bull è davvero risicato. Questo significa che la scuderia delle tre capace di massimizzare il weekend, mettendo in mostra i propri punti forti e al medesimo tempo “limitando “nascondendo” quelli più deboli, ha l’occasione di performare al meglio e battere gli avversari. Un po’ quello che ha fatto McLaren a Miami, Red Bull a Imola e Ferrari a Monaco.
Attualmente la messa a punto delle tre monoposto di F1 risulta decisiva. Per contro, è ovvio, esistono layout che di base favoriscono un team piuttosto che un altro. Monte Carlo, per fare un esempio, dove la trazione era il tratto distintivo sul quale ruotava tutto il fine settimana, doveva in linea teorica premiare la Red Bull che, con la RB20, aveva mostrato nelle prime 7 tappe della campagna agonistica 2024, il migliore rendimento in questo fondamentale. Tuttavia è accaduto un fatto: la squadra di Milton Keynes ha dovuto fare i conti con alcuni problemi oramai conosciuti.
Ci riferiamo a un front-end che non appena il centro di pressione viene spostato verso il posteriore inizia a soffrire non poco. Elemento che ha limitato il potenziale della vettura austriaca. Al contrario, la Ferrari SF-24, anche nella versione EVO, non patisce la migrazione del carico al retrotreno. Viceversa offre quel quantitativo in più di downforce che manca rispetto alla RB20, potendo gestire molto bene l’anteriore solido che gli permette di entrare a cannone nelle curve. Per di più, “giocando” con altezze da terra e il sistema ibrido, il Cavallino Rampante ha messo giù una trazione ottimale a Monaco.
Aspetto che fa capire quanto in questo momento gli equilibri siano sottili. Per questo, ricollegandoci al discorso precedente, l’importanza del campo simulativo si erige a ruolo cruciale. Ferrari ha dimostrato ampiamente di essere parecchio preparata su tale aspetto. La SF-24 scende in pista ed è bilanciata. Lo confermano i pochissimi ritocchi alle altezze da terra, a livello sospensivo e sull’incidenza delle ali. Una capacità di prevedere il contesto competitivo che sta fornendo una grossa mano ai ferraristi. I “due Carlo” scendono in pista potendo sfruttare il know how accumulato al driver-in-the-loop.
Si possono quindi concentrare nell’ottimizzare handling e fine tuning. Ecco perché non sono costretti a perdere tempo e ammattire, assieme a tecnici e ingegneri per correggere le imprecisioni studiate con le gambe sotto il tavolo nel campo ipotetico. Questione che invece la squadra di Milton Keynes sta patendo. Lo stesso Marko lo ha rilevato, perché Red Bull, in questa parte del campionato, ha una correlazione tra simulatore e pista imperfetta. Scenario che, ovviamente, incide in maniera negativa sul rendimento generale dei bolidi colorati blue racing nell’arco del fine settimana.
F1, Ferrari: Elkann sprona il team italiano a dare ancora di più
Torniamo a Ferrari, un team di F1 che ha realizzato un netto salto di qualità rispetto alla scorsa annata. Lo ha fatto anche cambiando il piano di lavoro da portare in pista. Provvedimento che a quanto stiamo vedendo sta portando i propri frutti. La scuderia di Maranello vuole vincere anche in Canada. Questo è l’obiettivo non dichiarato che però abita la mente dei ferraristi. L’ira di non poter competere per il massimo risultato non avvelena più la storica scuderia italiana e proprio per questo tutto è diventato molto più semplice rispetto al recente passato.
Red Bull deve necessariamente difendere sul campo il titolo conquistato, la rossa no. Ragion per cui la pressione aumenta per il team campione del mondo in carica, mentre Ferrari può correre scevra da particolari tensioni. È chiaro, per dovere di cronaca, come anche la squadra italiana debba puntare sempre al trionfo che però, se non arriva, non crea particolari drammi. Come indicato lo step prestazionale conseguito durante l’inverno è considerevole, specie tenendo presente il punto di partenza, dove il team austriaco dominava in lungo e in largo annichilendo gli avversari.
Vasseur sta dirigendo la scuderia alla grande. A tal proposito un fatto interessante. John Elkann era presente a Monaco. Lo abbiamo visto e ascoltato nella pitlane monegasca. Anzi tutto c’è da dire che per una volta la sua presenza è coincisa con una vittoria. Aspetto che senza dubbio ha innalzato il morale di tutto il team. Il nipote di Gianni Agnelli, si è finalmente deciso a partecipare in maniera più attiva sul lato meramente sportivo della Ferrari. Lo ha fatto anzi tutto dando carta bianca a Vasseur, con il quale si incontra regolarmente, ogni settimana, per fare il punto della situazione.
Il “mega presidente galattico” della rossa, appoggiato in toto dal top management, ha chiesto un ulteriore sforzo al team. Le dichiarazioni di contorno rilasciate ai media lasciano il tempo che trovano. La comunicazione della scuderia italiana va infatti gestita nel modo corretto, per non trasmettere speranze estreme o false aspettative, fissando target molto complicati da raggiungere. Tuttavia, tramite le informazioni racimolate dalla nostra redazione tra le stradine del Principato, sappiamo che la voglia di stupire del Cavallino Rampante è decisamente in aumento.
Non si vedeva da tempo un ambiente così sereno in Ferrari, alquanto necessario per un team di F1 che punta all’apertura di un ciclo vincente. Elkann ha chiesto di accelerare. Spingere per portare in pista diversi update nell’arco del mondiale il prima possibile, perché Red Bull non è più insuperabile come nel 2023 e McLaren fa veramente sul serio. Per questo all’interno della gestione sportiva è in atto un lavoro extra che prevede anzi tutto la validazione del pacchetto EVO e, successivamente, l’arrivo di ulteriori novità che il reparto tecnico capeggiato da Enrico Cardile sta definendo.
La parola d’ordine è osare senza paura. Proporre novità che possano corroborare l’update recente e potenziarlo. Atteggiamento che viene utilizzato altresì nell’approccio al weekend. Si attende il Gran Premio di Spagna per validare definitivamente la versione EVO della rossa. Poi arriva l’Austria dove qualche novità potrebbe arrivare in anticipo sulla tabella di marcia. Ferrari ci sta provando, malgrado resta da capire se la scuderia di Maranello sarà in grado di profondere tale sforzo. Nel mentre la consapevolezza sull’attuale versione della monoposto. SF-24 che può puntare al top nei prossimi round iridati a cominciare dal Canada.
Autore e immagini: Alessandro Arcari – @berrageiz