Gp Imola, settimo appuntamento della F1 edizione 2024. Il sole per il momento fa presenza e per la prima ora della corsa, i tecnici informano che non c’è alcun rischio di pioggia. Espletati i soliti controlli e le procedure di partenza, vengono svelate le mescole con le quali due SF-24 EVO inizieranno l’evento: un set ciascuno di pneumatici Pirelli a banda gialla. Tra i primi dieci la scelta delle gomme varia tra Medium e Hard. La cura sulla warm-up-strategy è massima per immettere più temperatura possibile sulle gomme senza stressarle. Lo stacco frizione di Charles non è ottimale, meglio quello di Sainz.
Alla partenza non succede nulla nei primi posti, con i ferraristi che mantengono le proprie posizioni. La tattica di Verstappen resta la medesima di sempre: cercare di costruire un margine di sicurezza per non subire l’attacco di Norris in questo caso. Distacco che però non si allarga perché Lando è molto rapido e nei primi giri è capace di mantenere il passo dell’olandese. Leclerc prova a non perdere terreno nei confronti del duo suddetto, dando un occhio agli specchietto dove lo spagnolo della Ferrari si fa vedere, a sua volta seguito da Piastri e Russell.
La fase di stallo del Gran Premio prende corpo di immediato, con i primi sei che mantengono un delta che varia dal secondo e mezzo ai due, seguendosi non troppo vicini per non stressare le mescole e aumentare il degrado. La noi si appodera della F1. Veramente poche cose da dire in questo momento, se non che Piastri, come detto alle spalle del madrileño, sembra avere un passo migliore. Nel menta arrivano i soliti consigli relativi all’impianto frenante e differenziale. Al giro dieci gli ingegneri di pista dei “due Carlo” vogliano saperne di più sulle gomme. Per questo richiedono il primo tyre phase up-date, provvedimento utile per accedere ai vari dati concernenti lo stato delle mescole.
Le gomme Hard non necessitano di un particolare warm-up, questo viene fatto sapere in radio confermando i dati relativi alle “calzature” più dure del lotto. Per il momento la strategia si sposta sul Plan B, in attesa che succeda qualcosa. Nel frattempo Max sta finalmente riuscendo a guadagnare qualcosa su Norris, tanto che porta il suo vantaggio sull’inglese a circa 4 secondi. MCL38 numero 4 che sembra in leggera difficoltà con il posteriore. Per questa ragione Charles sta cercando di avvicinarsi alla vettura color papaya che reagisce e torna a spingere. Bozzi conferma e lo invita a spingere.
Finalmente il feed video di Sainz contempla pure l’audio, muto sino ad ora. Adami mette al corrente l’iberico dei lap-time, avvisa che Piastri è sempre in zona DRS e consiglia di variare lo status di frenata in curva 1 e 2 per ottimizzare questa fase. Si passa ora alla modalità Soc 5 sull’ibrido, per avere una spinta leggermente migliore. Bryan si complimenta con il monegasco perché il suo passo è molto buono. Giunti al passaggio numero venti dei 63 da disputare, si parla di una possibile sosta. Se la numero 16 si ferma ora sarebbe in zona Perez che attualmente occupa l’ottava piazza.
F1: Ferrari passa alla Hard, Sainz perde la posizione su Piastri
Bozzi continua ad incitare Leclerc. Con ogni probabilità il cambio gomme si sta avvicinando. Al giro 23 arriva la prima “finta”, perché Charles resta in pista. Norris invece si ferma per montare le Hard. Bryan spinge il suo pilota fornendogli una mappatura migliore, ora che può girare in free air, sei secondi dietro a Verstappen. Anche Piastri effettua la sosta e Carlos, come il compagno resta in pista. La tattica non pare brillante però, visto che Leclerc torna in pista alle spalle di Perez. Il messicano dura poco e il ferrarista si prende la sua posizione.
Norris però è sempre davanti e il gap rispetto a prima della sosta è maggiore. Tocca poi a Sainz che come il suo teammate monta le mescole Hard. Il madrileño perde la posizione su Piastri e si trova alle spalle della seconda guida Red Bull. Anche in questo caso superare il pilota di Guadalajara è piuttosto semplice. In radio i toni sono molto rilassati come se tutto fosse sotto controllo. Oscar però si fa insistente alle spalle di Charles. L’australiano si fa vedere parecchio negli specchietti e molto probabilmente proverà la manovra di sorpasso nei prossimi giri.
Ferrari ha fatto sapere che taglierà il traguardo senza ulteriori soste. Parliamo quindi di circa 35 tornate sulle Pirelli a banda bianca. Carlos fa sapere che il suo feeling con la macchia montando le Hard è differente, mentre Bozzi è parecchio soddisfatto dell’handling di Leclerc che, dopo diversi passaggi, sembra avere finalmente la corretta temperatura di esercizio delle sue coperture. Proprio per questo abbassa il su laptime scrollandosi un po’ da dosso Piastri. Bryan ricorsa di stare attendo ai micro bloccaggi in frenata che possono aumentare il degrado delle coperture.
In questa fase i primi cinque stanno essenzialmente girando sul medesimo ritmo. La noia assoluta continua a fare presenza, in un Gran Premio di F1 che sino ad ora non ha offerto alcun tipo di emozione ai pian alti della classifica iridata. Per cercare di movimentare un po’ le cose, a livello tecnico possiamo dire che le due rosse mostrano un buon bilancio. Rispetto al primo stint con le Medium, le due Ferrari sembrano in gradi di gestire meglio Hard. Ci riferiamo al fatto che pare faccia presenza un consumo gomme più alto del previsto, fattore che le rosse stanno gestendo con perizia. Per questo arrivano diversi provvedimento in trazione e percorrenza.
F1, Ferrari: Leclerc va all’attacco di Norris
I piloti che saranno capaci di realizzare un “tyre management” migliore, potranno godere di un certo beneficio nel finale di gara. Bozzi fa sapere che Norris sta facendo qualche errore di troppo in questa fase. Quando mancano 20 tornate alla fine, infatti, Charles ha chiuso il gap su Lando. Le SF-24 del monegasco sta cerando di avvicinarsi il più possibile, con l’obiettivo di tentare l’attacco, mentre Sainz non riesce a rosicchiare tempo utile su Piastri e resta sui 4 secondo. Bryan continua a complimentarsi con Charles e sostiene che verso fine gara l’occasione per attaccare il britannico della McLaren arriverà. Per questo chiede di gestire al meglio le coperture.
Tra questi due piloti arrivano dei doppiati che fanno perdere un po’ di tempo a Charles. Una volta messi dietro il suo gap sul britannico si ristabilisce sui 3 secondi. La strategia è quella di tergiversare ancora per qualche tornata per poi tornare a spingere. Ancora una volta si parla di micro bloccaggi, per cercare di evitarli e allungare il più possibile la vita utile dello pneumatico. Nel frattempo, poco a poco, Carlos sta rosicchiando qualche decimi su Piastri che comunque mantiene abilmente il suo ritmo. La tattica della Ferrari su Leclerc non funziona.
Il passo non è sufficiente per andare a prendere Norris che nel finale si avvicina parecchio a Verstappen staccando Leclerc. La McLaren dell’inglese arriva sino al secondo de mezzo senza però riuscire ad avvicinarsi ulteriormente. Una gara onesta per la Ferrari che però, sebbene l’amministrazione delle mescole è parsa davvero buona, in linea generale aveva un ritmo leggermente inferiore alle vetture color papaya. Per questo il podio di Leclerc è comunque buono, sufficiente per tenere dietro Piastri che non ha saputo interpretare la sua vetture bene come il compagno di squadra. Sainz meno in palla del compagno si aggiudica una quinta piazza.
In ultima istanza sottolineiamo un paio di fattori. La pista di F1 imolese non era proprio adatta alla rossa e se le conferme sugli aggiornamenti sono comunque arrivate, possiamo dire che serve ancora tempo per validare gli up-date e sbloccare ulteriore potenziale. Vince ancora Max Verstappen che al momento, oramai senza dominare e dovendo difendersi con i denti, resta comunque il benchmark della massima categoria del motorsport. Un plauso per lui e il suo team che ha saputo reagire alla grande a un venerdì davvero difficile ribaltando la situazione.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – T1Tv