Ferrari ha vinto a Monaco, 8° round del mondiale di F1 2024. Un fine settimana che resterà stampato negli occhi dei supporter. Un trionfo folgorante che Leclerc ha fortemente voluto. La sua attitudine ha fatto la differenza, perché quando il monegasco, giovedì mattina in bici si è recato al circuito, negli occhi aveva già stampata la parola vittoria. Una prova di forza caratteriale. Un step qualitativo notevole che lo proietta verso un’altra fase della sua carriera. Charles ha enorme talento che deve necessariamente essere incanalato. In questo Vasseur lo sta aiutando non poco, così come il nuovo mandato della rossa: solido, deciso e pronto a rischiare il tutto per tutto.
Per arrivare prima degli altri sul traguardo servono diversi elementi: una vettura competitiva, un team alle spalle coeso e due piloti forti. Ferrari ha tutto per scalare la massima categoria del motorsport. Ci crede il Cavallino Rampante, stufo di fare la comparsa in F1 riempiendo gli occhi di vittorie altrui. La consapevolezza di potercela fare fa presenza e i recenti fantasmi della gestione Binotto, sciagurata sotto diversi aspetti, sembrano definitivamente cancellati. Il mondiale in corso è ancora molto lungo. Parliamo di 16 round dove a questo punto può succedere di tutto.
Oltre al team di Maranello anche McLaren è in grande spolvero. Tale scenario non deve essere visto come un problema. Al contrario un’atra scuderia in grado di lottare al vertice e battere la Red Bull è un grande alleato. Squadra di Milton Keynes che sta soffrendo. Parecchio. E poco importano le parole di Verstappen che non si definisce preoccupato. L’olandese non è più sereno. La forza mentale di chi ogni domenica di gara sa di non avere avversari non esiste più. Al contrario il talento di Hasselt deve attingere a tutte le sue qualità per primeggiare e come abbiamo visto oramai non basta nemmeno più, in determinate occasioni.
Intendiamoci, tanto per essere chiari: Red Bull resta il team di F1 favorito per ambedue i campionati. Tuttavia Max è stato costretto ad abbandonare la zona di comfort. Non abita più lì, contesto dove l’errore non era mai presente. Si è dovuto “umanizzare” in pratica, perché la RB20 è una monoposto strepitosa ma non più dominante. Una vettura che ha difetti e come lo stesso Newey ha rivelato ai media, uno di questi (front end) non sarà risolvibile al 100% sino al prossimo inverno, in vista del campionato 2025. Anche per questo Ferrari ci crede, cosciente che lottare per il titolo costruttori non è utopico.
F1, Ferrari “usa” i test Pirelli per testare l’assetto del Canada
Monaco è una pista a se. Le sue peculiarità non consentono di tracciare un chiaro livello competitivo. Troppe variabili. La migrazione del carico al posteriore e l’assenza di compromessi, infatti, rende difficile stabilire la competitività assoluta di una vettura. Diciamo questo in merito al recente aggiornamento sulla rossa. Una versione EVO che di fatto ha visto la comparsa nella zona centrale dell’auto dei così detti “shark inlet”. Pance rovesciate, insomma, per aumentare di qualche centimetro cubico la zona dell’undercut. Sottosquadro che in questo corpo normativo che regola la competitività delle wing car recita un ruolo fondamentale.
La pista che sorge sulle rive del Santerno ha mostrato il primo assaggio di questa nuova impostazione. Upgrade al quale vanno sommati altri provvedimenti. Il più importante quello del fondo, modifiche più importanti che si trovano nella zona sotto il pavimento dove sono ubicati i canali Venturi. Per il resto alcuni accorgimenti minori ma effettivi, come i vortex generator a forma di cobra dietro le spalle del pilota, lo slot nella parte alta delle pance per gestire lo strato limite e alcuni ritocchi alle wing tip, zona esterna dell’ala posteriore. Un pacchetto al quale serve ancora tempo e pista per essere ottimizzato al completo.
Imola, anche se in forma minore, come per Montecarlo non ha compromessi molto importanti a livello aero-meccanico. Nemmeno il Canada è la pista perfetta in tal senso, ma per lo meno si scioglieranno tanti dubbi in merito all’efficienza aerodinamica. Si aspetta la Spagna, tra circa un mesetto, per dare un giudizio definitivo alle novità introdotte. Il reparto tecnico capeggiato da Enrico Cardile sta realizzando un lavoro davvero buono. Come sappiamo il piano relativo gli aggiornamenti prevede ulteriori capitoli. Novità già programmate nei prossimi quattro mesi che, a scadenza regolare, introdurranno modifiche sulla SF-24 per integrare il pacchetto.
Scopo? Potenziare la vettura e avere la possibilità di vincere ad ogni gara, su qualsiasi tipologia di circuito. Tornando al presente un inciso. Oggi, proprio in questo momento, il vincitore del Gran Premio di Monaco si trova in Francia, Paul Ricard per l’esattezza. Il monegasco sta realizzando la propria parte nei test Pirelli, occupandosi nello specifico degli pneumatici da pioggia. Mentre nella giornata di ieri era Carlos al volante della Ferrari, ultima versione, con le gomme sperimentali per la stagione 2025. L’obiettivo era quello di dare una mano al costruttore italiano.
Nel mentre però, nei quasi 800 chilometri messi assieme, non è mancata la possibilità di testare la vettura . Ogni occasione è buona e va sfruttata in F1. Per questo la storica scuderia ha messo in atto una raccolta dati parallela in vista del Gran Premio del Canada. Come possiamo osservare tramite gli scatti rilasciati sui social da Pirelli, la SF-24 numero 55 montava l’ala posteriore utilizzata al Gran Premio dell’Emilia Romagna. Una specifica che fornisce un buon livello di carico ma al tempo stesso tiene in considerazione l’efficienza, tratto importante a Montreal, specie considerando l’allungo presente nel terzo settore della pista canadese.
Tra i vari run disputati, oltre a continuare la validazione del pacchetto EVO, Ferrari ha testato una messa a punto che potesse adattarsi alle caratteristiche della pista nord americana. Informazioni preziose che verranno elaborate al simulatore driver-in-the-loop, nella settima che ci divide dalla nona tappa del campionato 2024 appunto in Canada. La rossa è parecchio sul pezzo. Ogni dettaglio viene curato nei minimi dettagli. Le prossime due gare saranno cruciali per capire se le due SF-24 potranno realizzare un ulteriore salto di qualità e, in anticipo sulla tabella di marcia, lottare per qualcosa di più di una semplice vittoria di tappa.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Pirelli Motorsport – F1Tv