F1, Gp Imola: Ferrari ha interpretato alla grande la prima giornata di prove libere. Due sessioni dove ha debuttato la versione EVO della SF-24, vettura che almeno per il momento ha convinto. Correlazione dati buona, così come il lavoro svolto in pista da piloti e tecnici. Sebbene sia ancora presto per dare un giudizio definitivo, quello potrà arrivare solamente tra 2 gare, nel mentre arrivano le Fp3. Contesto competitivo dove il Cavallino Rampante, forte delle informazioni raccolte nella giornata di ieri, deve mettere assieme l’ultimo tassello offrire la miglior versione di se.
Per farlo il fine tuning dovrà “aggiustare” i parametri ancora imperfetti. Ci riferiamo nello specifico alla trazione, per esempio, buona ma non a livello Red Bull. Un fondamentale su cui la rossa sta lavorando da tempo. Spostando il baricentro aerodinamico sul retrotreno la SF-24 EVO ha risposto bene, grazie ad un front-end solido che ha fornito un livello di grip sufficiente ai “due Carlo”. Ferraristi soddisfatti che però vogliono ottenere di più, quest’oggi, per assicurarsi la lotta per la partenza dal palo. McLaren è molto forte e si conferma in uno stato di forma simile a quello sciorinato a Miami.
Mentre il team campione del mondo di F1 in carica non va affatto sottovalutato. Ieri ha sofferto tremendamente e la nostra redazione ha spiegato perchè. A differenza della Ferrari, infatti, spostare il bilanciamento verso il retrotreno ha indebolito parecchio l’anteriore. La corretta temperatura di esercizio su questo asse non ha fatto presenza e di riflesso l’aderenza della RB20 non era sufficiente. A nulla sono servite le diverse modifiche alle altezze da terra, così come quelle effettuate sulla barra anti rollio. Tuttavia la capacità di reazione della scuderia di Milton Keynes in F1 è nota, occhio…
F1, Ferrari mostra un balance davvero ottimale
Tutto è pronto per l’inizio della terza sessione. All’interno del garage vige il fermento per questo ultimo e importante test prima delle qualifiche. Espletati tutti i soliti controlli del caso: impianto frenante, power unit, trasmissione e sistema ibrido. Le condizioni climatiche sembrano buone e per il momento il pericolo pioggia non sembra esserci: 23,3°C la temperatura dell’aria, 43,4 °C quella dell’asfalto. Umidità al 43%, 1.8 Km/h l’intensità del vento che soffia dal quadrante sud-est. I ferraristi sono a bordo delle proprie vetture. Si attende solamente l’accensione dei semafori verdi.
Per questo primo run le due Ferrari SF-24 EVO scendono in pista con le Pirelli a banda rossa. Nell’outlap si cura in maniera particolare il warm-up, considerando i dati raccolti nella giornata di ieri al riguardo. Il primo ad abbandonare la pit-lane è Charles che si dedica a salutare ogni singola tribuna prima di spingere. Chapeau. A giudicare dal livello di porpoising possiamo sostenere che le altezze da terra sono invariate. Primo assaggio della pista imolese che si chiude in maniera pulita, mentre Sainz entra in azione con le stesse gomme del compagno e come lui non lesina i saluti ai supporters della rossa assiepati sulle tribune dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari.
Dopo una tornata di cool down si passa alla modalità endotermica Engine 1, massima potenza disponibile per il motore a combustione interna. Leclerc prende un po’ di traffico nel T1 che ovviamente lo disturba. Carlos deve migliorare nelle curve 1 e 2 e preferisce due giri per raffreddare le gomme. Il monegasco decide di scaricare il front-end come il teammate: “point 2 down“. Bozzi, nuovo ingegnere di pista per la squadra italiana di F1, chiede di scarificare l’entrata dell’ultima curva per favorisce l’uscita e ottimizzare la fase di accelerazione. Le due SF-24 EVO tornano a calcare l’asfalto per l’ultimo tentativo di questo primo run.
Leclerc prende una scia nel T1 che lo aiuta mentre Carlos abortisce la tornata per un errore alla 6. una buona prestazione a livello di handling anche se resta qualche piccola imperfezione nel prendere l’apice di alcune curve per via di un minimo sottosterzo, nulla di preoccupante però. Finalmente anche lo spagnolo della Ferrari chiude un giro buono e si mette davanti al compagno di 20 millesimi. Malgrado il buon rendimento l’iberico non è soddisfatto appieno e chiede un ulteriore giro. Tornata dove non migliora il suo crono però marca il miglior intertempo nel T3.
Osservando le due rosse non possiamo far altro che confermare tutti i discorsi fatti nella giornata di ieri. Le vetture italiane sono ben bilanciate o offrono una guidabilità ottima ai ferraristi. Da notare come oggi, rispetto a ieri, vengono elargiti diversi consigli per curare al meglio la fase d’uscita in curva a discapito dell’entrata e, di riflesso, ottenere un’accelerazione più fattuale. Pare che la SF-24 EVO abbia perso la tendenza sovrasterzante della versione base. Tuttavia tale fattore potrebbe essere legato alla messa a punto unitamente al particolare setting per Imola.
Sosta al garage per raccogliere le idee più lunga del previsto per la red flag provocata da Fernando Alonso, dove i pilota della Ferrari hanno controllato la telemetria per cercare di correggere piccoli dettagli e accedere alla massima performance. Si torna dunque ancora una volta in pista, sempre con le gomme rosse. Il DRS resta chiuso perchè si passa alla mini simulazione della gara. Alla terza tornata di questo long run viene chiesto di passare alle modalità Engine 1 per un passaggio, per poi tornare alla configurazione usata in gara Engine 4. In questo frangere Charles si è trovato davanti Verstappen anch’egli in high fuel. Il monegasco aveva più ritmo, tanto che sulla retta principale lo ha sverniciato.
Chiaramente non conosciamo carichi di benzina e mappature, ma senza dubbio è un primo assaggio di una lotta serrata che domani, in gara, speriamo si possa palesare. L’handling delle rosse con più carburante resta davvero molto buono, anche se si nota una certa tendenza all’innalzamento delle temperature sul posteriore. Il run termina e le rosse entrano ancora una volta ai box. Si prepara un ultima uscita, quindi, dove con ogni probabilità si andrà a tentare ancora una volta il giro secco per confermare in maniera definitiva la messa a punto delle Ferrari che, come indicato, è realmente buona.
Come previsto le due vetture italiana abbandonano la pit-lane con un treno di Pirelli a banda rossa nuove di trinca. L’obietto è quello di testare la bontà della vettura in configurazione da qualifica, preparandosi per la prossima e cruciale sessione. Questo in quanto le possibilità di sorpasso non sono molte a Imola e partire davanti, a questo punto, potrebbe rivelarsi la mossa giusta per inseguire l’anelito bramato: vincere davanti al pubblico amico. Adami a Bozzi chiedono ai propri piloti di prendersi tutto il tempo possibile per preparare il giro. Quando tutto era pronto però, la bandiera rossa ancora una volta viene sventolata.
Questa volta la causa è Sergio Perez che in curva 15 perde la vettura e sbatte contro le barriere. Leclerc chiede il riferimento di Piastri che era riuscito a chiudere il giro. 1:15:529 fa sapere Bryan con Charles che commenta: 4 decimi del mio giro più veloce di ieri. una breve pausa e ancora asfalto. Gli pneumatici sono sempre Soft, quelli che prima hanno abbozzato la tornata. La necessità di spingere urge, perchè il tempo per tagliare il traguardo e avare la possibilità di realizzare l’ultimo tentativo è poco. Il traffico è parecchio e per questa ragione Leclerc è costretto a due sorpassi sull’ultima curva e non riesce a lanciarsi nel modo corretto.
Sainz ha meno problemi in tal senso, ma pure lui deve far conto con una folta presenza di vetture in pista. Le gomme delle Ferrari erano usate inoltre. Per questo l’ultimo riferimento non può essere tenuto in conto. Ciononostante va detto che le McLaren pare vadano davvero forte e pare possano essere il primo avversario delle rosse per la pole. Resta da capire il rendimento della Red Bull, ancora imperfetta.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv