lunedì, Settembre 16, 2024

Leclerc, l’imbarazzo di chi sa ma deve aspettare gli eventi

Leclerc e Sainz sono pronti per il week-end di F1 a stelle e strisce. Un appuntamento importante per la scuderia italiana, pieno di festeggiamenti. Tuttavia nelle consuete interviste del giovedì l’attenzione sembra focalizzata fuori dalla pista, con il tema Newey che ha spopolato tra le domande dei media. Il passaggio del geniale progettista inglese dalla McLaren verso il team austriaco, all’epoca sembrava un enorme azzardo che poteva compromettere la brillante carriera di Adrian. Ma Red Bull è stata brava a concedergli tempo e libertà che l’ingegnere inglese pretende come condizione non negoziabile.

Un professionista che non può essere ingabbiato da policy interne e obblighi assimilabili a qualsiasi contratto di lavoro. Il nativo di Stratford-Upon-Avon trascorre al più il 50% delle sue ore di lavoro in factory, non è certo il professionista primo ad entrare e ultimo a uscire dall’ufficio. Come tutti gli artisti il suo estro non può essere imbrigliato. Lo hanno capito tutti i team che stanno facendo carte false pur di ingaggiarlo. Sarà molto interessante, a questo punto, capire il lascito di Newey per quanto tempo garantirà ancora il successo alle monoposto di Milton Keynes.

Leclerc
Adrian Newey, CTO Oracle Red Bull Racing

In Williams bastò un anno, mentre McLaren riuscì a mantenere buoni livelli di competitività per più tempo dopo l’uscita del più grande ingegnere dell’era moderna della F1. Che la Scuderia Ferrari sia la candidata numero 1 ad assicurarsi i servigi di Adrian sembra quasi il segreto di pulcinella. Con il senno di poi tutte le recenti mosse del Cavallino Rampante sembrano funzionali all’arrivo del britannico, andando a formare con Lewis Hamilton, Charles Leclerc e Frederic Vasseur un nuovo dream, potenzialmente capace di fare invidia a quello che ha portato la rossa sul tetto del mondo ad inizio del terzo millennio. Era Schumacher, per intenderci.

Leclerc, il linguaggio corporale non mente

Nel consueto spazio dedicato all’incontro dei piloti con i media, Charles Leclerc non ha nascosto un certo imbarazzo nell’ammettere che Newey sia uno di quei professionisti del paddock e con cui si spera di collaborare in carriera, al più presto. Senza mezzi termini il pilota monegasco ha ammesso che il progettista ex Red Bull è un passo avanti rispetto alla concorrenza, dimostrandolo sempre con i fatti: “dovunque ha lavorato ha avuto un grande successo“. La sensazione è che per ovvi motivi Charles Leclerc non possa esternare tutta la sua gioia per le scelte operate dal team che dovrebbero offrirgli l’opportunità di soddisfare le sue ambizioni.

E’ una specie di pentola a pressione che stenta mantenere un profilo basso, nonostante le scelte già operate e quelle che verranno a breve annunciate. Con questo stato d’animo Leclerc monegasco spiega che è complesso, per lui, commentare la vicenda. Questo perché è una situazione che non è nel suo perimetro di controllo. Tuttavia per il ferrarista Newey resta senza dubbio la figura del mercato tecnici chiave e da tenere d’occhio. Uomo che tutti nel paddock vorrebbero avere nella propria squadra. La riorganizzazione della Scuderia Ferrari operata da Fred Vasseur ha portato nuovamente tanta energia, fornendo tanta attrattiva alla storica scuderia modenese.

Leclerc F1
il ghigno di felicità di Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) quando gli viene chiesto di Adrian Newey

Se l’ingaggio di Hamilton si può ascrivere al sogno di ogni pilota di sedere nell’abitacolo di una monoposto di Maranello, l’eventuale arrivo di Adrian Newey certificherebbe la qualità dell’operato del dirigente di Draveil. Per fare un parallelo, la Ferrari di Vasseur è molto più avanti rispetto al team di Maranello quando approdarono Ross Brawn e Rory Byrne. Oltre alle risorse economiche, umane e infrastrutturali, un professionista del calibro di Newey si convince fornendogli una organizzazione interna con un livello di maturità pronto per spiccare il volo e aprire un ciclo vincente.

Merito che Leclerc ha ribadito spiegando che, tra punti di forza del dirigente transalpino, ci sono la visione complessiva dell’organizzazione e la capacità di collocare le persone nelle divisioni ideali, azioni necessarie per estrarre il meglio da ciascuno di essi. In questo modo si consente alla squadra di avere una visione più chiara e di concentrare tutte le energie solo su obiettivi precisi. La tanto agognata trasparenza spesso assente nel mandato Binotto, finalmente fa presenza. Prerogativa indispensabile per andare avanti nel lavoro, crescere e gettare la basi per un futuro migliore. Curva di apprendimento pronta a subire una netta impennata…


Autore e grafica: Roberto Cecere – @robertofunoat 

Immagini: Scuderia Ferrari Charles Leclerc

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