Il valzer dei sedili tiene banco in F1, con il team Mercedes combattuto nel perseguire due possibili opzioni: attendere il tempo minimo affinché Kimi Antonelli mostri la maturità necessaria per domare i bolidi tedeschi, oppure puntare sulla nemesi del suo ex uomo immagine, quel Max Verstappen per anni criticato per la condotta di guida spesso borderline, divenuto improvvisamente l’uomo della provvidenza, in grado di tirare fuori la stella a tre punte dal pantano della mediocrità in cui versa, oramai, dal 2022.
Nei giorni scorsi sono circolate voci secondo cui, il management delle frecce d’argento, sarebbe disposto a mettere sul piatto della bilancia oltre 150 milioni di dollari. Cifra utile per strappare il tre volte campione del mondo agli acerrimi nemici di Milton Keynes. Una scuderia talmente in difficoltà da accogliere, se richiesto, anche lo storico consulente Red Bull, al secolo Helmut Marko, che rappresenta la saggia guida di Max nel mondo dorato della F1. In certo qual modo, in questa fase di dominio tecnologico della scuderia austriaca, l’importanza del pilota è tornata a pesare.
Nelle aspettative del Cavallino Rampante, l’ingaggio di Lewis Hamilton deve fornire valore aggiunto in termini di abitudine alla vittoria oltre che l’intatta velocità al volante. A sua volta Mercedes farebbe carte false per ingaggiare il pilota olandese, talento e rapidità esplosiva, spirito battagliero al voltante. Nonostante il refrain che racconti come nella massima categoria del motorsport la monoposto sia decisiva per il successo, le scuderie continuano a investire decine di migliaia di dollari sui piloti. Questo perché il valore aggiunto dei migliori è innegabile, basti pensare al confronto tra Verstappen e Perez da quando dividono il garage.
F1, Mercedes smentisce incontri che probabilmente si terranno presto
A memoria lo scrivente ricorda che i più grandi colpi di mercato siano sempre stati smentiti dalle parti interessate. Un gioco delle parti che va in scena specie quando una trattativa è in fase avanzata. La notizia è confermata: Mercedes sta facendo di tutto per ingaggiare il tre volte campione del mondo, cercando di “riempire” il sedile lasciato vacante anzitempo da Lewis Hamilton. L’austriaco Toto Wolff respinge al mittente i sempre più insistenti rumor. Il team principal delle frecce d’argento ha negato le speculazioni secondo cui, dopo Miami, andrà in onda un nuovo incontro con l’entourage del pilota dei Paesi Bassi.
Fonti tedesche insistono parecchio su di una fatto: un primo abboccamento pare sia già andato in scena alla presenza di papà Jos, il manager Raymond Vermeulen e i tre co-proprietari del team Mercedes: Wolff, il capo di Ineos Jim Ratcliffe e il CEO di Mercedes Benz Ola Kallenius. Insomma quello che possiamo definire lo stato maggiore del team. Il giovane talento Hasselt è consapevole di avere la monoposto dominante in questa stagione e probabilmente anche nella prossima. Questo nonostante la permanenza di Adrian Newey sembra oramai una chimera.
Tuttavia qualcosa non quadra. D’dapprima Wolff sbandiera ai quattro venti la volontà di portare Max a Brackley. Fa pure innervosire Horner che risponde per le rime, suggerendo al collega che sarebbe meglio interessarsi allo stato competitivo delle vetture nere e grigie. Poi sostiene che forse fare proclami non ha poi così molto senso. Inoltre smentisce incontri che in realtà probabilmente sono già avvenuti e continueranno. Una comunicazione confusa che fa il pari con il caos tecnico che si denota ogni qual volta la W15 scende in pista. Attendiamo ulteriori sviluppi su una delle tante telenovele di questa F1 targata 2024.
Autore e grafica: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Mercedes AMG F1 Team – Max Verstappen