Il momento in F1 della Mercedes continua ad essere piuttosto delicato. Dopo otto gare disputate, possiamo dire con assoluta certezza come la W15 sia la quarta forza in pista, alle spalle di Red Bull, McLaren e Ferrari, decisamente distanti. Anche a Monaco, nonostante i distacchi paventati in qualifica, la monoposto nero/argentata ha pagato un discreto gap rispetto ai diretti rivali, pur essendo riusciti a stare davanti a Verstappen con Russell.
Monte Carlo però, come sempre, fa storia a sé: più indicativa è stata Imola, con la Mercedes lontana 28 secondi da Leclerc, terzo, e 35 sui primi due arrivati al traguardo, ovvero Max e Norris. Per il terzo anno consecutivo dunque, a Brackley non ci hanno capito granché, nonostante i piloti e Toto Wolff continuino da settimane a dirci come siano in fase di comprensione della W15 gara dopo gara.
Le prime due stagioni di F1 con le vetture a effetto suolo, la monoposto figlia di Mike Elliott ha regalato una doppietta in Brasile e il secondo posto costruttori nello scorso mondiale. Tutto sommato, considerando le difficoltà, nemmeno così male. Certamente un team abituato a vincere pretende di più, e per questo è stato richiamato James Allison, padre della W15 in pista in questo mondiale 2024.
F1, Mercedes ha perso l’enorme vantaggio tecnico
Il risultato della Mercedes, fino a questo momento, è probabilmente il peggiore degli ultimi anni, non tanto per i punti conquistati, comunque pochi, quanto per il fatto che ci sono ben tre team più in forma, più forti, un qualcosa che da quando il marchio della Stella è tornato in F1 è accaduto soltanto nei primi anni, quando ancora vi erano i motori aspirati V8. Una sensazione che Toto Wolff e compagnia cantante non sono certamente abituati a vivere.
Diciamo anche che da quando a Brackley hanno perso quel vantaggio tecnico disumano avuto dal 2014 in poi, sono tornati un po’ a faticare, mentre i team storici come Ferrari e McLaren, alla lunga (troppa), stanno pian piano emergendo previa organizzazione, solitamente mancata per anni fino a qualche stagione fa. Poi mettiamoci la Red Bull, comunque sempre lì a dare fastidio anche quando non era in condizione di vincere.
Adesso la Mercedes sta vivendo una fase di transizione in F1, con mercato tecnici importante, che però non si sa fino a che punto potrà dare alla casa della Stella quel quid in più tanto da tornare al vertice. Ce lo si augura per lo spettacolo, perché al momento abbiamo tre squadre in lotta per la vittoria, ma se dovessero essere quattro o cinque, non ci lamenteremmo mica, anzi.
F1, Mercedes, Wolff si nasconde dietro un dito
Fanno un po’ sorridere però, per non dire altro, le recenti dichiarazioni di Toto Wolff in merito alla scarsa competitività. Da buon para*ulo quale è sempre stato, l’austriaco non ha nascosto i problemi della Mercedes, ma ha voluto tirare delle frecciate a chi al momento è lì davanti nella massima competizione del motorsport a ruote scoperte, vantandosi di anni di vittorie.
“La Ferrari non vince un mondiale dal 2008, era il titolo costruttori – ha detto Toto -. La Red Bull per otto anni non ha vinto niente, perché eravamo noi i più forti. Bisogna mettere tutto in prospettiva: è il terzo anno nel quale non vinciamo, ma non sono né otto, né sedici. Pensiamo alla McLaren: non arrivano primi nel mondiale costruttori dal 1998, mentre quello piloti, l’ultimo è stato nel 2008. Lo scorso anno siamo arrivati secondi, non è abbastanza certo, ma tra 10 o 20 anni si vedrà quanto abbiamo vinto, ovvero otto mondiali di fila, e poi ne abbiamo persi tre o quattro, non di certo sedici”.
Obiettivamente queste parole fanno scompisciare, mettiamola su un’altra prospettiva allora caro Toto: magari la Mercedes, dopo un’infinità di anni, è tornata in F1, ha avuto un vantaggio tecnico abnorme rispetto agli altri dal 2014 in poi, ha vinto tanto, innegabile, e poi è tornata nell’oblio, e magari tra qualche anno la rivedremo solo come motorista e non più come costruttore, come accadeva fino al 2009.
Può essere una soluzione valida? Non lo sappiamo. E’ possibile? Certo. E’ impossibile? Altrettanto certo, che ne possiamo sapere? Certo è che, lasciando stare Red Bull, colpire Ferrari e McLaren, due tra le scuderie più vincenti della storia, tutt’ora lo sono eh, nonostante questi anni difficilissimi, fa sorridere. Quantomeno loro ci sono sempre state, hanno avuto fasi di difficoltà evidenti, ma dopotutto sono sempre tornate lì. Crediamo che un team così importante come la Mercedes non farà alcuna fatica, negli anni, a riemergere. Vero Toto? Mica passeranno altri 12 o più anni prima di alzare nuovamente un trofeo, non sia mai.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari – Mercedes AMG F1 Team