F1, Newey ha scoperto parzialmente il vaso di Pandora. Quel che è certo è che il progettista inglese non lascerà la massima categoria, prendendo in considerazione una nuova sfida professionale. Una sfida titanica perché, per assurdo, in futuro Adrian dovrà aiutare il suo prossimo team a sconfiggere la corazzata austriaca che egli stesso ha contribuito in modo decisivo a rendere imbattibile. Da quando è stato ufficializzato l’addio da Red Bull, è la prima volta che che il “creatore dei sogni” ha espresso il desiderio di continuare a fare ciò che meglio gli riesce: monoposto veloci, tremendamente veloci.
L’icona tra i progettisti della F1 moderna sta seriamente considerando di creare un nuovo ciclo di almeno quattro o cinque anni consapevole che non potrebbe bastare il suo geniale intuito per raggiungere nuovi successi. Nonostante abbia ammesso di sentirsi po’ stanco, non ha nascosto di volere raggiungere altri obiettivi. Probabilmente la stanchezza di Newey è più mentale, a causa di un clima delle streghe che nel suo percorso professionale non ha mai sperimentato. Chi ama una professione e ne è un abile interprete, non smetterà mai di apprezzare il proprio lavoro se non per condizioni ambientali che ne inficiano la serenità e di conseguenza la creatività.
La decisione di Adrian di lasciare il suo ruolo di responsabile tecnico Red Bull dopo 19 anni, è stata annunciata all’inizio di questo mese. Nonostante la destinazione non sia ancora nota, l’opzione più plausibile resta il Cavallino Rampante. Di fatto un eventuale passaggio del britannico a Maranello sarebbe del tutto simile al trasferimento dalla Williams alla McLaren nel 1997. All’epoca il team di Ron Dennis era tornato al successo dopo dopo quattro lunghe stagioni di digiuno e la struttura era pronta per fare il salto di qualità attraverso l’ingaggio del progettista di Stratford-Upon-Avon.
Esattamente come la Scuderia Ferrari che attraverso il silente operato di Vasseur, ha preso e raccolto il testimone della GES da Binotto, fuori tempo massimo per ben figurare nella passata campagna. Ma nonostante tutto ha fornito l’impressione di un cambio di passo nella mentalità dello storico team italiano. A precisa domanda, Newey si è rifiutato di rispondere in ragione di un contratto di collaborazione ancora attivo con Red Bull che lo vedrà impegnato sul progetto Hypercar.
F1, Ferrari scelta logica per Newey ma i competitor non demordono.
Il CEO della McLaren Racing , Zak Brown non ha chiuso all’ipotesi di un futuro ingaggio di Newey. Il capo del team Williams James Vowles ha ammesso di averlo avvicinato e di aver messo in piedi una certa conversazione soft con lui. Aston Martin ha certamente sottoposto un’offerta al designer inglese, anche se il management della verdona nega ufficialmente. Sposare il progetto Aston Martin sarebbe una sorta di remake di quanto realizzato in Red Bull.
Il team di F1 con base a Silverstone, nonostante gli enormi investimenti della cordata di imprenditori capitanata da Lawrence Stroll, non sembra essere al momento pronta per puntare al successo. Quest’anno la scuderia non è riuscita a replicare lo sbalorditivo inizio della passata campagna e allo stato attuale è più o meno allo stesso livello di Red Bull, quando Newey nel 2006 decise di sposare il progetto del colosso delle bevande energetiche.
F1, Newey addio anticipato che destabilizza Red Bull
Newey ha negoziato una interruzione del rapporto di collaborazione anticipato che gli consente di iniziare a lavorare per un’altra squadra all’inizio del 2025, giusto in tempo per indirizzare la progettazione delle monoposto 2026, allorquando entreranno in vigore i nuovi regolamenti tecnici che cambieranno il volto delle F1, nonché l’architettura delle power unit. Adrian ha riconosciuto di essere sorpreso dal livello di interesse generato dalla sua decisione in merito alle volontà diretta della concorrenza. Tutto dipenderà da cosa cerca un professionista che ha raggiunto tutti i suoi obiettivi nella massima categoria.
Ha consentito a un team in liquidazione ( Leyton House) di arrivare a un millimetro dalla vittoria, ha concepito le monoposto più innovative della storia in Williams, ha riportato sul tetto del mondo la McLaren dopo l’era Honda e ha trasformato un’allegorica presenza nel paddock nel team più forte del Circus in due cicli di cui uno ancora in corso. Ferrari sarebbe il completamento della sua fantastica carriera anche perché, conoscendone l’indole, le batoste rifilate dalle rosse firmate Byrne sono ancora una ferita aperta. Newey dal team vuole libertà e considerazione sulle scelte importanti del squadra.
Uno dei motivi principali dell’addio alla Williams fu il licenziamento di Mansell senza che ne fosse a conoscenza, così come il ritiro anticipato di Alain Prost. Insomma un genio introverso, ma che pretende di avere voce in capitolo in questioni non esclusivamente tecniche. Padre tempo ci farà comprendere se tutto si concluderà nel modo più probabile, ossia raggiungere Via Abetone Inferiore 4, osservare la maestosità della storia Ferrari, esserne affascinato e mettersi al lavoro per compiere questo ultimo miracolo sportivo che lo incoronerebbe come leggenda.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Scuderia Ferrari – Oracle Red Bull Racing