domenica, Novembre 17, 2024

F1, Newey avvisa Red Bull sui problemi del front-end

Newey in F1 ha letteralmente dominato la massima categoria con le sue idee geniali. Soluzioni che non solo possono essere definiti brillanti ma altresì funzionali alla causa. Ogni scuderia dove ha lavorato negli anni, ha potuto usufruire della sua grandiosa astuzia unita alla capacità di trovare vie tecniche eccellenti. Progetti tecnici che hanno fatto la differenza sul resto dei competitor, fornendo sempre e comunque la capacità di essere competitivi al top. Proprio per questo l’abbandono alla scuderia di Milton Keynes pesa non poco, orfano del super genio di Stratford-Upon-Avon.

Horner sostiene come la sua vicenda non abbia nulla a che vedere con l’addio di Adrian. Il rapporto tra di loro resta idilliaco. La verità in questi casi probabilmente verrà a galla in un prossimo futuro. Nel mentre possiamo dire che Newey, sebbene resti legato alla Red Bull, non avrà più a disposizione i dati in merito alla F1. La sua presenza ai Gran Premi, infatti, sarà strettamente legata ai clienti dell’Hypercar RB17. Questo, in estrema sintesi, il rapporto tra le parti che come sappiamo verrà interrotto definitivamente nella prossima primavera. Ferrari attende ed è pronta a sferrare il colpo.

Newey F1
Adrian Newey osserva la Ferrari SF-24 – GP Miami 2024

Anche i fenomeni ogni tanto sono imperfetti, se non altro per ricordarci che sono umani. Sotto questo aspetto, proprio parlando del progettista britannico, vale la pena menzionare un fatto. Questione sollevata dallo stesso Adrian in merito alle caratteristiche endemiche della Red Bull RB20, vettura non più dominate come la scorsa stagione ma pur sempre il benchmark. Punto di riferimento della F1 che adotta soluzioni vinenti. Non tutto è oro quello che luccica, però, in quanti esistono dei tratti distintivi della vettura austriaca dei quali l’inglese non è affatto fiero.


F1, Newey individua il front end come limite

Red Bull è una vettura iperuranica. Un bolide di F1 che nelle mani di Verstappen è difficilmente battibile in normali condizioni. In Australia ce l’ha fatta Sainz con la Ferrari, ma come sappiamo, al giro 4, l’olandese era già fuori dalla corsa per un danno all’impianto frenante. A Miami il talento di Hasselt è stato battuto da Norris e, anche in questo caso, la monoposto colorata blue racing pativa un ritardo prestazionale creato da un danno al fondo, verificatosi per un passaggio troppo violenti sui cordoli da parte di Max. Un grattacapo che ha tolto almeno due decimi di prestazione.

Newey F1
Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) a bordo della sua RB20 – GP Miami 2024

Torniamo al presente. Newey non si nasconde dietro a un dito. Il britannico racconta che in F1 la possibilità di migliorare fa sempre presenza. Sebbene la RB20 sia stata davvero super competitiva in questi primi sei appuntamenti iridati, al contempo ha mostrato di non essere perfetta. Lo ha fatto anche in Florida, appunto, dove al di la dei problemi patiti durante la corsa di cui sopra, il rendimento della monoposto non era al top come al solito. La conferma arriva direttamente dal tecnico prossimo alla Ferrari che a detta sua avrebbe già individuato diverse aree dove la vettura dovrebbe essere corretta.

Non a caso la correzione coinvolge il tyre management delle gomme. In questo caso parliamo delle mescole che “abitano” il front-end. Sul circuito americano, specie in gara ma in generale durante tutto l’arco del fine settimana, il tre volte campione del mondo di F1 ha lamentato di non avere feeling sull’anteriore. Mentre in qualifica “la chimica” con le Pirelli era bassa a prescindere anche sul posteriore. Max ha faticato a centrare la temperatura corretta, quel valore dove il compound sviluppa il grip maggiore. Quando tale livello è superiore a quello necessario la gomma tende, in parole semplici, tende a “gonfiarsi” maggiormente.

Fattore che di riflesso riduce la così detta “patch”, ovvero l’area di contatto con il terreno. Per questo è molto importante sapere con che pressione iniziale partire. Red Bull, in queste condizioni non ha centrato la working range ottimale lasciando per strada un certo quantitativo di aderenza all’avantreno. Nel loro caso, a quanto pare, mantenere i gradi necessari sulla mescola resta complicato, con la “calzatura” Pirelli che di consegeunza non ha il livello di pressione richiesto. Aspetto che la domenica ha prodotto sottosterzo, sebbene il lavoro di Verstappen per stabilizzare le temperature nello stint abbia funzionato.

Newey F1
Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) a bordo della RB20 – GP Miami 2024

Si tratta di qualcosa che cambierà più avanti nel corso dell’anno o, più probabilmente, sarà modificata l’anno prossimo”. Insomma, un problema che per logiche ragioni Newey non ha potuto spiegare nello specifico, ma che sicuramente non potrà essere risolto a beve termine con i prossimi sviluppi. Vien da se come la risoluzione a tale grattacapo necessità di più tempo anche per i vincoli imposti dalla F1 in regime di budget cap. Resta da capire se Red Bull sarà in grado di correggere questa situazione che di fatto in diverse occasioni ha limitato il grande potenziale della RB20.


Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich  –F1Tv

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