domenica, Settembre 8, 2024

F1, Red Bull update per Imola. Timori di Newey non erano pretattica

Red Bull resta il team da battere, ma l’attenzione degli addetti ai lavori e dei fan nella giornata di ieri, è stata certamente catalizzata dall’esordio della Ferrari SF-24 “EVO”. Parliamo di una sorta di vero e proprio shakedown della monoposto del Cavallino Rampante, sulla pista di casa dove ha fatto presenza la prima evoluzione che gli uomini di Maranello hanno apportato alla specifica di base del progetto 676. La storica scuderia italiana ha atteso l’inizio della stagione europea per deliberare il primo update targato 2024, sia per motivi logistici ma anche perché la specifica di base si è dimostrata all’altezza delle aspettative.

Con questo pacchetto di aggiornamenti la rossa intende alzare l’asticella. Il target mira al raggiungimento di uno step prestazionale consistente, fattore che le consenta di lottare per la vittoria in modo continuativo nei restanti diciotto round della campagna agonistica 2024. Del resto McLaren ha dimostrato che lo sviluppo della vettura è fondamentale per poter cercare di impensierire la Red Bull RB20. Questo in considerazione del fatto che se è pur vero che Norris ha pescato il jolly con l’ingresso della Safety Car, la McL38 aggiornata si è mostrata senza dubbio molto veloce in diverse sessioni del weekend americano.

Del resto la stessa Red Bull che ha realizzato una monoposto con diverse aree di discontinuità tecnica rispetto alla dominante RB19, ha già fatto debuttare il primo update della stagione con largo anticipo. Probabilmente l’affermazione di Adrian Newey in base alla quale la concorrenza si sarebbe avvicinata in modo sensibile non è stata certo una frase di circostanza. La convergenza prestazionale è un fattore fisiologico quando i regolamenti tecnici restano sostanzialmente invariati, per alcuni anni. Ed è proprio per questa semplice ragione che i due bolidi colorati blue racing hanno bisogno di alcuni aggiornamenti.

Red Bull F1
Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) a bordo della RB20 – GP Miami 2024

Nonostante lo sforzo profuso dalla squadra di Milton Keynes nella realizzazione della RB20 e nell’introduzione anticipata del primo update nella pista “amica” di Suzuka, utile principalmente per garantire il mantenimento corretto delle temperature di esercizio della vettura, la pressione della concorrenza inizia a farsi sentire. Se facciamo un salto indietro sino a Miami, ricorderemo come Verstappen ha riferito in diversi team radio di soffrire grossi problemi di aderenza. A differenza del passato non è riuscito a riprendere Norris nelle fasi finali della corsa, circostanza accaduta diverse volte nel recente anche con pneumatici più usati rispetto alla concorrenza.

F1, Red Bull e la necessità di sviluppare ulteriormente la RB20

E’ di questi giorni la notizia che, analogamente alla Scuderia Ferrari, anche il team austriaco farà debuttare un secondo update stagionale sul tracciato intitolato a Enzo e Dino Ferrari. I Campioni del mondo cercano un altro colpo ad effetto, un nuovo “strappo” nel tentativo di ristabilire un gap prestazionale di sicurezza che le possa consentire di chiudere i giochi per i titoli iridati nella prima parte della stagione e dedicarsi al prossimo futuro con più impegno. Il primo quarto di stagione è assai diverso rispetto alla passata campagna, questo nonostante l’ultima opera di ingegneria aero-meccanica di Adrian Newey rappresenti sempre e comunque il benchmark per la categoria anche quest’anno.

Al momento il Cavallino Rampante riesce a restare in scia nella classifica costruttori che dalle parti di Maranello rappresenta un obiettivo anche confermato pubblicamente da Frederic Vasseur, alla vigilia della stagione. Inoltre, la supposizioni ci può stare, l’addio di Adrian Newey potrebbe aver cambiato radicalmente la schedulazione dello sviluppo della monoposto austriaca. E’ evidente che finché il progettista sarà sul libro paga Red Bull, nonostante dovrebbe essere allocato esclusivamente sul programma RB17, la Hypercar che sarà presentata il prossimo 12 luglio al Goodwood Festival of Speed, possa ancora fornire il suo ingegno al team di Milton Keynes.

Red Bull F1
Lando Norris (McLaren) festeggia la sua prima vittoria- GP Miami 2024

Pertanto la tappa in Emilia Romagna sarà fondamentale per il team capitanato da Christian Horner. Secondo Helmut Marko le aspettative riposte nel secondo major update della stagione sono elevate. Questa affermazione lascia intendere che, attraverso questo sviluppo, si dovrà fare tanta legna nelle classifiche iridate, perché la concorrenza è destinata a raggiungere il livello di competitività espresso sino ad ora dalla RB20. In una recedente dichiarazione, lo storico consulente del team austriaco, ha parlato del pilota britannico della McLaren: Lando Norris .

L’arzillo vecchietto peraltro mai domo a livello verbale, sostiene che dopo aver rotto il ghiaccio conquistando il primo successo in carriera, l’inglese originario di Bristol potrebbe diventare un osso duro nel mondiale piloti. Guardando la classifica iridata, però, il tre volte campione del mondo olandese dispone di un vantaggio di oltre cinquanta punti sull’amico/rivale inglese. Il clamoroso recupero prestazionale del team di Woking nella seconda parte della passata stagione è ben impresso nella mente degli addetti ai lavori. Un salto prestazionale che all’epoca non diede troppo fastidio alla Red Bull RB19.

Nella scorsa campagna l’upgrade della McLaren è stato sufficiente per passare quasi dal fondo dello schieramento sino alla conquista di numerosi podi, una vittoria nella F1 Sprint battendo Red Bull e del quarto posto nella classifica costruttori. Mentre quest’anno, cosi come la Ferrari, la storica scuderia britannico da decisamente alzato l’asticella. Parliamo quindi di due realtà ben vicine al raggiungimento dell’obbiettivo che hanno una voglia matta di battere Red Bull e dimostrare come, almeno nel 2024, la RB20 non è una vettura imbattibile.

F1 Red Bull
Adrian Newey, responsabile e super consulente tecnico della Red Bull

In breve sostanza, il team campione del mondo e attualmente leader della classifica iridata, ha deciso di dare una secca accelerata con il pedale del gas. Il rilascio degli sviluppi anticipato secondo la tabella avviene in quanto la concorrenza è molto vicina, proprio come aveva profetizzato il geniale progettista inglese in tempi non sospetti. La sua non era affatto pretattica. Al contrario, conoscendo alla perfezione pregi e difetti della monoposto, la sua lungimiranza era piuttosto solida. Resta da capire, lo faremo nei prossimi giorni, quali saranno le aree di intervento che riguarderanno l’up-grade della RB20.


Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat 

Immagini: Scuderia Ferrari

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