F1, GP Canada: Ferrari ha sofferto davvero tanto nella qualifica di Montreal. Pista di F1 che in linea teorica doveva andare a genio con la rossa e invece, come abbiamo potuto vedere chiaramente, ha messo in seria difficoltà il Cavallino Rampante. Un bilanciamento buono della SF-24 che però non è parso per nulla effettivo in relazione alla gestione delle gomme. Ciclo di isteresi amministrato molto male, in quanto la friction adeguata, per immettere il quantitativo corretto di energia all’interno della carcassa dello pneumatico, non ha mai fatto presenza. Un certa mancanza di carico al rear-end si è palesato, inoltre.
La somma di questi fattori ha reso impossibile fare di più e la Ferrari è sprofondata nella sessione classificatoria, dopo una Fp3 che di fatto aveva già fatto intravedere il tutto. Mercedes al contrario è stata davvero brava a sfruttare la situazione. La W15 ama le basse temperature. Sa attivare le gomme molto rapidamente e lo ha dimostrato molto bene. Caratteristica che spesso ha messo in difficoltà la vettura tedesca che ha patito spesso overheating dove la colonnina di mercurio era più alta. C’è poi Red Bull. Non era perfetta la RB20. Al contrario le cose non sono andate per il meglio.
Ma al garage di Milton Keynes c’è un certo Max Verstappen. L’olandese è sempre esaltato per la sua velocità. Tutto vero, ma in questo caso dobbiamo sottolineare la sua bravura nel consigliare la messa a punto più adeguate verso gli pneumatici e la sua estrema capacità nella gestione del ciclo isterico. Provvedimento che nasce dalla sensibilità al volante che davvero pochi piloti hanno mostrato nella propria carriera. Chapeau, insomma, tenendo presente che il suo compagno, Checo Perez, a bordo della sua F1 non è stato nemmeno capace di superare la Q1.
L’ultimo ragionamento lo facciamo sulla McLaren. Il team di Woking sa esattamente quello che fa. Una squadra che sotto la guida di Andrea Stella ha fatto capire chiaramente un fatto: vincere un mondiale non è più un miraggio e ci sta lavorando su. Ieri la qualifica è andata molto bene anche in considerazione del fatto che, come Ferrari e Red Bull, la MCL38 non ama ala follia le basse temperature. Eppure il lavoro è andato in porto e ci è mancato molto poco alla pole, specie per Norris.
F1, GP Canada: Norris e Russell ci credono ma Verstappen resta il favorito
Analizziamo il confronto tra la telemetria del giro di pole di Russell e il giro a pari tempo di Verstappen: Max sino a curva 5 aveva la pole in tasca, era sotto il tempo del britannico di 0.500s., per poi perdere tutto il vantaggio in entrata di curva 6 dove porta troppa velocita, pagando dazio in uscita da curva sette con un sovrasterzo che lo porta a parzializzare molto l’acceleratore, andando quindi full gas in ritardo. Per il resto del giro il comportamento delle vetture è abbastanza simile, con entrambe che riescono a scaricare bene la vettura a terra, trovando una buona trazione nelle ultime due chicane e nel tornantino di curva 10.
Anche dai grafici relativi all’utilizzo dell’acceleratore e del freno i valori risultano pressoché uguali. Comparando, invece, il giro di Russell con quello di Norris, appena +0.021s più lento, si può notare come Lando abbia perso l’opportunità di mettersi davanti a causa dell’assetto sicuramente più carico rispetto alle altre monoposto. Infatti, fino alla decima curva, quella del tornantino, il delta tra le due vetture era nullo: la McLaren perde sul rettilineo ben 0.242s (Russell in realtà è stato anche leggermente agevolato dalla scia di Albon che gli ha permesso di guadagnare circa 0.070s).
Poi accorcia il distacco nell’ultima chicane, raggiungendo una velocità minima superiore di +11km/h e mostrando di avere un alto carico in ottica gara, specie se dovesse piovere. l nostro grafico relativo al carico aerodinamico delle monoposto ci dà un’idea di chi abbia scommesso su un’eventuale pioggia in gara, optando su un carico aerodinamico maggiore. Senza dubbio in primis ci sono le McLaren e le due Mercedes (Hamilton più carico di Russell) Per quanto concerne le due Ferrari, la prestazione in qualifica è stata indubbiamente deludente: a partire dalle Fp3, da quando hanno montato le gomme Soft, hanno perso tutta la fiducia e la bontà in trazione che invece avevano con la gomma media.
Tra le prove libere e le qualifiche, tuttavia, non sono state apportate alcune modifiche al setup delle monoposto, nonostante Leclerc lo avesse richiesto, a quanto è sembrato di capire. La fiducia sulle medie, però, sembra essere buona, è in caso di pioggia si possono scombussolare tutte le carte. Partendo dalla undicesima e dodicesima casella, l’obiettivo è entrare in top 6. La nostra Data Analysis Prediction, che ovviamente non considera tutti gli imprevisti che potrebbero esserci, specie con la pioggia, e con i pochi dati raccolti durante l’arco del weekend, piazza le due Ferrari in sesta e settima posizione.
Per il resto delle vetture vede Verstappen davanti, in testa, prospettando però un’ardua battaglia con il pilota britannico della McLaren, Lando Norris che, visto il maggior carico aerodinamico che la sua McLaren MLC38 sarà produrre, spererà nell’arrivo della pioggia. Per quanto concerne la Mercedes di Russell, le previsioni secondo i dati piazzano sul terzo gradino del podio George che di fatto dovrà giocarsi la posizione con l’australiano Oscar Piastri. Il tutto, come abbiamo spiegato, al netto delle condizioni climatiche che potrebbero stravolgere i valori in pista.
Autore e grafici: Marco Iurlandino