Il campione del mondo di F1 in carica, al secolo Max Verstappen, ha passato un altro venerdì di certo non idilliaco. Come annunciato dai bollettini metereologici, la prima giornata di prove libere in Canada sul tracciato di Montreal, è stata pesantemente condizionata dalla pioggia che ha concesso davvero poco tempo ai team per svolgere i rispettivi programmi di lavoro. Sul finire delle free practice 1 e per circa quindici minuti della seconda sessione di prove libere, le squadre sono riuscite a provare le mescole d’asciutto, grazie alla rapida evoluzione della pista che ha sorpreso un po’ tutti.
C’era la legittima preoccupazione che la riasfaltatura del tracciato potesse rendere complessa la guidabilità in condizioni di pioggia sottile e lasciare la classica patina d’olio sul manto stradale, in condizioni di pista umida. Nulla di tutto questo si è verificato, ma Giove Pluvio non ha dato tregua e la variabile intensità della pioggia ha reso non totalmente attendibili i pochi dati acquisiti dai team. Nel caso di Red Bull la pioggia è stata probabilmente una manna dal cielo. Nella Fp2, sulla monoposto di Max Verstappen si è verificato un problema all’ERS.
Un grattacapo prontamente segnalato dal tre volte campione del mondo di F1 che avvertiva puzza di bruciato all’interno del cockpit. Sensazione avvalorata dapprima dalle immagini della regia internazionale, da cui si notava fumo proveniente dal retrotreno della monoposto numero 1 e successivamente confermata dalla tipica procedura di messa in sicurezza della crew, quando si verifica un’anomalia sulla parte elettrica dell’auto. Uno sconsolato Verstappen è rapidamente uscito dall’abitacolo, per poi osservare le operazioni dei meccanici che una volta individuata la natura del guasto hanno iniziato a smontare la RB20.
Il campanello d’allarme in casa Red Bull è abbastanza serio, in quanto proprio in occasione della tappa nordamericana, sulle monoposto di Verstappen e Perez è stata omologata la terza power unit completa in tutte le sue componenti. I problemi sulla vettura del pilota olandese riguardano l’ERS (Energy Recovery System, nda) che identifica la componente elettrificata del propulsore ibrido. Ne fanno parte i due motori elettrici MGU-K e MGU-H il pacco batterie ES (Energy Store, nda) e la centralina elettronica CE.
Se a valle del troubleshooting sarà appurato che sia necessario sostituire ES o CE, in automatico il talento di Hasselt potrebbe scontare una penalità in griglia di partenza, avendo già raggiunto il numero massimo di omologazioni nel corso della stagione di F1 per entrambe le componenti (due, nda). In senso assoluto la pioggia ha dato una grossa mano a Verstappen, in quanto le informazioni raccolte durante il venerdì in Québec non hanno fornito la solita pretora di informazioni cospicue.
F1, Red bull: Horner tranquillo sulla performance della RB20
Nonostante Red Bull non sia più la macchina schiacciasassi della passata campagna, Christian Horner non è sembrato molto turbato al termine della prima (difficile) giornata del weekend in Canada. Ai microfoni delle emettenti televisive, il manager inglese ha confermato che il problema accusato da Verstappen riguarda l’ERS, mostrandosi comunque fiducioso che la noia tecnica sarà sistemata in tempo, per consentire al leader della classifica di prendere parte regolarmente alla terza sessione di prove libere.
Il CEO e team principal della scuderia austriaca di F1, ha ammesso che è stato un vero peccato non poter sfruttare la seconda ora di sessione libere. Tuttavia le avverse condizioni meteo hanno aiutato Red Bull, perché in gran parte hanno vanificato il programma di lavoro di tutti i competitor. Horner ritiene che il guasto al sistema ERS non abbia danneggiato altre componenti della power unit, anche se nelle prossime ore gli ingegneri di Milton Keynes dovranno individuare le cause del guasto.
In merito all’handling della RB20, con riferimento al comportamento della vettura sui cordoli, Christian ha spiegato che la vettura ha mostrato un buon comportamento nei pochi giri fatti, ma che mancano dati attendibili per comprendere la validità gli aggiornamenti e al momento ci si basa esclusivamente sul feeling di Verstappen. Horner vede Mercedes nella lotta al vertice, assieme a Ferrari e McLaren. Tuttavia pensa che ogni valutazione sia prematura, in quanto non è stato possibile analizzare la monoposto di F1 a dovere in condizioni d’asciutto.
F1, Canada: Verstappen molto preoccupato
Di tutt’altro umore è apparso il tre volte iridato al termine della brevissima seconda sessione di prove libere. Il pilota dei Paesi Basi si rammarica di non aver potuto effettuare i giri previsti nel programma di lavoro. Verstappen ha spiegato che sarà di vitale importanza comprendere la causa del guasto e quali implicazioni potrà avere sul resto del weekend e addirittura per le successive gare della stagione.
Dichiarazioni allarmanti, riconducibili a un guasto probabilmente già verificatosi che pertanto potrebbe ripresentarsi in maniera randomica se non verrà scoperta la sua origine. Non ci resta che attendere e cercare di capire cosa succederà nella terza e ultima ora di prove libere che anticiperà la qualifica, dove tutte le scuderie cercheranno di dare il massimo per acciuffare la posizione in griglia di partenza migliore verso il Gran Premio del Canada.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Oracle Red Bull Racing