Il Canada arriva in F1 per il non round del mondiale 2024. Ferrari parte carica a quanto pare. Una tappa di per se già parecchio impegnativa che grazie alle condizioni meteorologiche potrà esserlo ancora di più. In linea generale il team italiano si sente preparato. Non è mai semplice “ragionare” al volante, specie quando le variabili aumentano in maniera considerevole per fattori esterni. Tuttavia il clima non sembra preoccupare affatto la rossa, pronta ad affrontare il weekend con un chiaro obiettivo: lottare ancora una volta al vertice. Per farlo dovrà ottimizzare ogni singolo dettaglio, come sempre d’altronde.
L’avversario numero 1 della Ferrari e contestualmente la favorita, ancora una volta risponde al nome di Red Bull. Scuderia di Milton Keynes che vuole tornare a vincere e cancellare la brutta paretesi monegasca. Oltre alle due RB20, ci sono pure le monoposto color papaya. Sull’acqua vanno fortissimo, quasi come due motoscafi, e pure sull’asciutto hanno un rendimento davvero al top. Un fine settimana che promette non poche emozioni, anche in considerazione del fatto che pure Mercedes e Aston Martin posso dire la loro, cercando di approfittare dell’eventuale pista bagnata che assottiglia i valori.
Le prime prove libere ci daranno un assaggio di quello che dobbiamo aspettarci per il resto del fine settimana. E soprattutto, a livello tecnico, ci forniranno i primi riscontri interessanti. La messa a punto delle vetture non sarà affatto semplice, in quanto azzeccare tutti i paramenti quando le condizioni sono cangianti è sempre parecchio complicato. Le scuderia che sapranno avvicinarsi maggiormente all’ottimo in merito al set, senza ombra di dubbio potranno godere di vari benefici. Il tema gomme relativo all’attivazione ricoprirà un ruolo cruciale, con la Ferrari che pensa di essere preparata al meglio sotto questo aspetto.
F1, Ferrari testa la configurazione ibrida. SF-24 attiva rapidamente le mescole
Le Fp1 prendono il via senza pioggia, sebbene la pista è completamente bagnata. I due ferraristi hanno svolto una rapida riunione all’interno del garage, per definire gli ultimi dettagli sul piano di lavoro da svolgere. I soliti controlli sulla vettura sono andati in onda, con i meccanici che hanno preso in esame power unit, sistema ibrido, impianto frenante e trasmissione. Come sappiamo l’asfalto è tutto nuovo, ulteriore elemento che rende ancora più scivoloso l’asfalto il manto stradale. Le Fp1 sono iniziate senza ritardo, sebbene l’uscita della pit lane è rimasta chiusa. Il motivo è semplice: gli steward hanno cercato di “sistemare” la pista al meglio.
Da un parte, grazie all’ausilio di mezzi speciali, è stata pompata l’acqua in eccesso che aveva formato varie pozzanghere. Inoltre è stato pulito l’asfalto da fogliame vario tramite grosse scope. Nemmeno il tempo di finire il lavoro e la pioggia è tornata a cadere, con le due Safety Car in pista che, girando nel tracciato, cercavano di capire lo stato dell’asfalto. Quando sono passati 20 minuti dall’inizio della sezione, pare che le prime prove libere del Gran Premio del Canada possano prendere in via, con l’uscita della corsia box che finalmente sarà aperta.
Mentre Mercedes scende subito in pista, al contrario Ferrari temporeggia. Allo scoccare della mezz’ora finalmente le due rosse scendono in pista. Ambedue le rosse montano un set di Pirelli a banda verde, gomme intermedie per intenderci. Nemmeno il tempo per fare due commenti sulla pista e Zhou Guanyu si stampa in curva 5. Bandiera rossa e tutti nuovamente in garage proprio quando, scherzo del destino, il sole era arrivato a riscaldare il tracciato canadese. Mentre le due SF-24 vengono messe nei box, gli ingegneri di pista dei ferraristi chiedono eventuali cambi sul carico sviluppabile all’avantreno.
Purtroppo le indicazioni raccolte nelle 4 curve percorse dell’outlap non sono molto indicative e per questo, al momento, non viene richiesto nessun ritocco sulle vetture italiane. Per fortuna la monoposto del pilota cinese viene rimossa dalla pista rapidamente e 4 minuti più tardi le rosse tornano a calcare l’asfalto del Québec. Il cambio è settato sulla posizione GX3, mentre l’endotermico è settato sulla mappatura Engine 4, quella utilizzata dalle monoposto modenesi durante la corsa.
Messo da parte l’outlap si prova a spingere. Carlos fa sapere che la pista non è in cattive condizioni, anche se le mescole intermedie tendono a scaldarmi rapidamente, anche troppo. Le rosse montano sui cordoli senza paura di scomporsi. Le difficoltà maggiori si denotano nelle prime curve del T1, in accelerazione e come previsto al tornantino di curva 10. Bozzi consiglia di frenare un po’ prima proprio in questa curva, per evitare bloccaggi e arrivare lungo. Dopo 3 tornate, arriva il momento di tornare ai box per non distruggere il primo set di Intermedie utilizzato.
In questo momento le condizioni sono alquanto complicate. L’asfalto è ancora bagnato, ma restare in pista con le Pirelli a banda verde non è possibile in quanto di fatto si rovinano perdendo la scanalatura. Per questo le due rosse vengono richiamate ai box. Leclerc chiede ed ottiene un pit stop fisiologico, in attesa di tornare a correre, forse, con le Soft alla fine della sessione. Nei giri effettuati è stata testata la strategia sull’energy recovery. Importante per la Ferrari, in quanto il supporto dell’ibrido è stato settato per favorire la trazione delle monoposto italiane.
Altra buona notizia riguarda la facilità con la quale le due SF-24 portano in temperatura l’asse anteriore, fattore chiave in queste condizioni per ottimizzare l’handling. Durante gli ultimi 5 minuti Ferrari prova gli pneumatici da asciutto. Lo fa montano un treno di Soft su ambedue le rosse. Ci sono ancora delle pozzanghere ma la pista si asciuga velocemente. Per questo Adami e Bozzi avvisano i ferraristi di prestare particolare attenzione. Saranno tre le tornate disponibile. Le monoposto del Cavallino Rampante riescono ad attivare anche le gomme morbide facilmente, mentendole in finestra senza troppi problemi.
Ciononostante l’asfalto resta molto insidioso e proprio per questo, nel T1, Charles arriva lungo tagliando di netto curva 1. Carlos più prudente studia con più calma la situazione. Anche in questo caso, come per le intermedie, le prime due curve restano la zona della pista più complicata da affrontare, dove non mancano grossi controlli sul volante per mantenere la vettura nella giusta traiettoria. Purtroppo nell’ultimo tentativo utile, il monegasco si becca il traffico di una Alpine che peraltro sorpassa con qualche rischio nell’accelerazione di curva 2.
Leclerc si lamenta parecchio di questo fatto, sostenendo che si trova un sacco di vetture in mezzo alla traiettoria. Peccato, per quello che vale, perché senza il traffico la miglior prestazione era senza dubbio la sua. Molto bene il settore centrale, dove la numero 16 aggredisce i cordoli senza troppi problemi. Le conclusioni da trarre non sono molte, ma il primo assaggio sulla gestione delle mescole in condizioni difficile è comunque molto buona. Attendiamo le Fp2 per saperne qualcosa di più…
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv