giovedì, Luglio 4, 2024

F1, Gp Spagna Fp2: Ferrari ottimizza le curve in appoggio. T3 migliorabile

Ferrari ha patito diversi problemi nell’approccio al decimo fine settimana di F1 targato 2024. SF-24 non bilanciata che di fatto che però, in maniera progressiva nell’arco della prima giornata di prove libere spese al Montmelò, ha trovato un minimo di quadra sistemando le cose. La notte passata al simulatore ha senza dubbio portato consiglio, in quanto il team di Maranello ha lavorato sodo per studiare la messa a punto ottimale che possa sbloccare le potenzialità degli aggiornamenti. Oggi, Fp3, ne sapremo senza dubbio di più. Nel mentre un po’ di analisi su quello che è successo ieri.

Anche Red Bull non è stata perfetta, sebbene si sia fortemente intravisto un potenziale performance molto altra. Scuderia di Milton Keynes che come sappiamo ha deciso di portare alcuni aggiornamenti che, in linea generale, dovrebbero correggere alcune impostazioni per massimizzare il rendimento della RB20. C’è poi la Mercedes che sembra non scherzare affatto negli ultimi tempi, al pari della McLaren che, sorniona, ha testato con perizia la MCL38 lasciando anch’esa intravedere ottime cose. Un fine settimana che senza dubbio si prospetta parecchio interessante.

F1, analisi T1: Ferrari ottima l’EOSS, Hamilton gestisce differentemente le mescole

Lewis Hamilton ha realizzato il tempo più veloce nel venerdì spagnolo, grazie ad una gestione gomma della sua W15 completamente differente rispetto gli avversari. Come si nota dal grafico a seguire relativo alla telemetria del T1, infatti, il sette volte iridato paga due decimi a Sainz solo nel primo settore. Il prossimo ferrarista ottiene una velocità minima di ben 6 km/h inferiore rispetto a Norris in curva 1. Inoltre, l’inglese ha discusso più volte col proprio ingegnere Peter Bonnington, per migliorare i riscontri velocistici proprio in curva 1 e 2 dove è apparso in difficoltà.

Il primo tratto del circuito in questione è il più semplice dell’intero tracciato. L’obbiettivo da parte dei piloti è quello di conservare più possibile gli pneumatici alla 3, dove le vetture spendono diversi secondi in appoggio. In termini di top speed la Ferrari dello spagnolo risulta la migliore, indice di come gli aggiornamenti montanti sulla monoposto italiana, senza dubbio abbiano migliorato la downforce al retrotreno e, unitamente, anche contribuito al miglioramento dell’efficienza aerodinamica. La RB20 tuttavia continua ad avere un vantaggio sulle velocità massime di circa 3kmh.

Ferrari F1
telemetria T1 – Fp2 – GP Spagna 2024

La Ferrari SF-24 pare molto buona anche nell’affrontare il primo doppio cambio di direzione. Il madrileño stacca per ultimo e va per primo sul gas. Nell’affrontare la 2, inoltre, Hamilton e Sainz parzializzano meno rispetto a Norris: 20% contro il 40% del giovane inglese. In percorrenza di curva 3, la vettura di F1 tutta rossa conferma la bontà del nuovo pacchetto di aggiornamenti. Lo fa in questo curvone in appoggio. Carlos è abile ad ottenere una velocità media più alta rispetto al resto dei suoi competitor.

F1, analisi T2: la Ferrari di Sainz porta troppa velocità in ingresso alla 5

In curva 4 Lewis Hamilton risulta il migliore. Il britannico della Mercedes riesce a posticipare sia la staccata che il punto di corda. In uscita invece è Sainz più abile nell’aprire il gas, in quanto va prima a tavoletta rispetto a Norris ed Hamilton. Curva 5, la piega più lenta del circuito, vede primeggiare quest’ultimi come velocità minima. Mentre la Ferrari porta troppa velocità all’apice, fattore che di riflesso penalizza la seconda metà della curva. Su questo Adami e Carlos hanno parlato parecchio, poiché i ferraristi hanno sfruttano troppo l’inserimento.

In uscita dal tornantino è proprio Carlos a mostrare una trazione più effettiva. Pur partendo con 7 km/h in meno rispettò ai suoi avversari, lo spagnolo della rossa ottiene la migliore velocità prima raggiungere le curve 7 e 8. In questo tratto della pista McLaren si mostra come la vettura più composta nel gestire lo spostamento di carico laterale. Lando Norris, inoltre, in uscita dalla 7, a bordo della sua sorprendente MCL38 riesce a sfruttare al meglio le caratteristiche della vettura color papaya. Lo fa in quanto può andare molto preso sul gas rispetto agli avversari.

Ferrari F1
telemetria T2 – GP Spagna 2024

Curva 9, ulteriore sezione in appoggio dove viene esaltato il balance aero-meccanico, evidenzia una Mercedes W15 con tanto equilibrio. Hamilton rallenta la propria corsa di solo 2 Km/h tra ingresso e uscita, parzializza il gas del 12% rispetto al 20% di Sainz e Norris. Inoltre l’inglese prende la curva più veloce nel terzo centrale con una marcia in meno. Si prosegue un tratto rettilineo dov’è possibile attivare il dispositivo mobile. Carlos è ancora una volta il più veloce sfruttando bene l’efficienza del DRS.

F1, analisi T3: Hamilton conquista la pole grazie al ciclo di isteresi dello pneumatico

Curva 10 immette nella parte conclusiva del circuito che nel corso delle prove si è mostrata di difficile interpretazione. Le problematiche derivavano dal fatto che le gomme non erano più in grado di fornire la massima prestazione. Il motivo si rifà alle molteplici curve in appoggio sommati ai tratti di trazione. È fondamentale, pertanto, attivare la gomma tramite una warm up strategy più conservativa e una gestione del brake balance che viene spostato all’anteriore per non stressare la fase di staccata e le mescole al retrotreno.

Alla 10 Hamilton ha previlegiato notevolmente la fase d’ingresso, posticipando il punto di corda per andare sul gas in ritardo rispetto gli avversari. Sainz invece si dimostra ancora una volta abile in trazione ma, un sovrasterzo dovuto all’accelerazione con angolo volante, lo ha costretto ad alzare il piede. Questo aspetto gli ha fatto perdere terreno in termini cronometrici, nel tratto che porta fino alla staccata di curva 12.

Ferrari F1
Telemetria T3 – GP Spagna 2024

Da questa curva, si nota come Hamilton sia stato abile nel mantenere le mescole in modo migliore rispetto gli ex compagni di team in McLaren. Lewis ha conservato una percentuale di gas maggiore che sommata a una guida più pulita e gli ha permesso di guadagnare in termini di laptime. Anche nelle ultime due curve la dinamica era simile a quanto appena descritto. Seppure le velocità fossero maggiori l’inglese ha dimostrato maggiore scorrevolezza alla 13 riuscendo a parzializzare meno prima del rettilineo finale.

Una Ferrari a metà mostra la propria faccia migliore grazie a Sainz che da subito ha trovato il feeling con la SF-24. Monoposto in cerca di conferme scesa in pista con molte novità. Ciò che manca è un po’ di gestione gomma nell’arco dell’intera tornata. Malgrado rispetto alle prime gare di quest’anno la rossa abbia migliorato la fase di warm-up delle mescole, a Montreal non è riuscita mantenerle vive fino al termine del giro. Come detto la notte al simulatore e l’analisi dati fornirà ulteriori aggiustamenti di set-up. Il cronometro delle Fp3 dirà se saranno sufficienti.

Autore e grafici: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo

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