domenica, Ottobre 6, 2024

F1, Ferrari sposta il focus tecnico sulla power unit 067

Ferrari guarda al futuro in F1 che di fatto è iniziato dal un bel pezzo, per certi versi. Per quanto riguarda il design relativo alle prossime vesti aerodinamiche, i team non sono ancora autorizzati a intraprendere alcun lavoro in galleria del vento o al CFD sino al 1° gennaio 2025. Al contrario, per quanto concerne i nuovi propulsori i provvedimenti procedono a ritmi forzati. Non potrebbe essere altrimenti a fronte di uno cambiamento così invasivo sull’architettura delle unità turbo-ibride di seconda generazione che, come sappiamo, entreranno in scena dal mondiale 2026.

I cambiamenti importanti sono due: l’eliminazione dell’MGU-H, complesso e poco interessante per i costruttori in relazione ad un potenziale utilizzo sulle vetture stradali, l’apporto di potenza generata dall’MGU-K. Recupero dell’energia cinetica che sarà triplicato rispetto al presente. Si passerà dai circa 160 cavalli garantiti dalla somma degli attuali motogeneratori ai circa 470 cavalli dei propulsori turbo-ibridi 2.0. Non trascurabile il limite imposto dal flusso di carburante nel motore endotermico che non dipenderà dalla portata del flusso stesso (oggi da 100 Kg per ora, nda) ma al potere calorifico fissato a 3.000 MJ per ora.

Per meglio comprendere la portata dei flussi energetici sopra esposti, va considerato che la combustione di un litro di benzina genera all’incirca un’energia di circa 34 MJ. E che 1 kWh equivale a 3,6 MJ. Il tutto è vincolato da un constraint per nulla banale: i nuovi propulsori dovranno infatti garantire le stesse performance di quelli attuali. Le prime simulazioni effettuate dai team hanno fornito feedback poco lusinghieri, al punto da richiedere una completa rivisitazione del concept delle F1 anche dal punto di vista aerodinamico.

La Scuderia Ferrari vuole farsi trovare pronta a questa nuova rivoluzione copernicana, dopo aver fallito clamorosamente il passaggio dai motori aspirati a quelli turbo-ibridi, esattamente dieci anni fa. Al pari degli altri costruttori, anche il la storica scuderia italiana ha dovuto attendere che le linee guida macroscopiche annunciate dalla FIA nell’agosto del 2022, venissero formalizzate in una specifica tecnica ufficiale, sulla base della quale iniziare la fase di prototipazione. Un regolamento comunque in continua evoluzione, proprio in relazione ai feedback dei costruttori.

L’ultima bozza ha visto apparire addirittura un sorta di sistema overboost, in stile KERS, descritto nell’articolo 5.4.8 del regolamento tecnico. Secondo questo paragrafo, i vari piloti di F1 possono raggiungere delle velocità massime pari a 345 km/h in condizioni operative standard. Contestualmente possono quindi utilizzare una modalità chiamata “override”. Ci riferiamo ad un approccio che consente alle vetture di F1 di avere un ulteriore picco di potenza della batteria che, di riflesso, fornirà una spinta ulteriore per raggiungere la velocità di 355 km/h.

F1 FIA
la nuova modalità Override per le power unit 2026

F1, Ferrari: l’enorme sfida per l’equipe di Gualtieri

Dopo molti anni, i “motoristi” della storica scuderia di Maranello hanno realizzato un propulsore al top, sia in termini di performance che di affidabilità. Ci riferiamo ad un chiaro recupero prestazionale iniziato nel 2020, anno in cui il propulsore del Cavallino Rampante pagava un forte gap rispetto alla Mercedes, all’epoca benchmark della categoria per quanto concerne le power unit. Il design del nuovo cuore pulsante delle prossime Ferrari è giunto ad un momento cruciale. Questo sostiene il responsabile tecnico delle unità di potenza Enrico Gualtieri, tramite un’intervista rilasciata alla F1 durante il GP di Imola dello scorso 17 maggio.

“Siamo senza dubbio, in questo mese ci troviamo in un momento cruciale in merito al progetto sulle power unit 2016. Stiamo spostando sempre di più il focus verso tale assunto, ovviamente senza dimenticare che stiamo gestendo e operando nella stagione corrente. Il nuovo corso normativo sul motore resta sicuramente è una grande sfida tecnica e i cambiamenti che abbiamo fatto e che dobbiamo ancora fare per il nuovo regolamento, ci mettono di fronte a grandi sforzi da compiere. Quindi stiamo parlando di un momento cruciale, in quanto stiamo spostando parte degli sforzi del dipartimento tecnico in quella direzione. Giorni e mesi caldi, insomma…”

Ferrari F1
Enrico Gualtieri, responsabile power unit Ferrari

In ultima istanza una dato alquanto cruciale e allo stesso tempo interessante che aggiungiamo. Un’area in cui la Ferrari potrà fare la differenza, insomma. Parliamo del passaggio ai carburanti che di fatto saranno al 100% sostenibili. La scuderia che trova ubicazione in via Abetone Inferiore 4, infatti, sta prestando particolare attenzione nell’ottimizzare diverse caratteristiche di combustione. Il tutto per cercare di adattarsi alla nuova miscela di carburanti a base di etanolo. Non ci resta che attendere, pertanto, con la consapevolezza che la rossa è sul pezzo e si farà senza dubbio trovare preparata.


Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat 

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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