Ferrari nella mini gara di F1 del sabato austriaco ha recuperato qualche posizione. Lo ha fatto con Charles Leclerc, molto abile a sfruttare la partenza e infilare tre vetture tra le quali la Red Bull di Checo Perez. Anche Sainz aveva sopravanzato Russell, me nell’arco della gara è stato costretto a cedere nuova mente la posizione all’inglese della Mercedes. Un vero peccato in quanto, analisi prestazionale alla mano, le due SF-24 potevano battere le frecce d’argento potenzialmente. Tuttavia i problemi di temperatura riscontrati su freni e gomme hanno reso impossibile la missione.
Assetto, questa parole che nelle ultime settimane ha fatto letteralmente ammattire la Ferrari. Sì perché da quando i tecnici delle rossa hanno montato gli update sulle SF-24 è come se avessero un problema di correlazione tra simulatore e pista. Questo perché la rossa non è più capace di calcare l’asfalto con il set-up studiato in fabbrica e mostrare un buon rendimento. Un problema c’è in tal senso e di fatto deve essere risolto per trovare il punto di lavoro smarrito della monoposto. Si parla di involuzione ma in questo caso parrebbe appunto più una fatto di scarsa conoscenza della vettura con gli aggiornamenti a bordo.
F1, Qualifiche GP Austria Q1: Ferrari passa il taglio ma palesa sovrasterzo
Le due rosse scendono in pista per il primo run con gli pneumatici Pirelli a banda rossa, le mescole Soft nuove per intenderci. Il primo tentativo per i ferraristi è buono, anche se un po’ di traffico fa presenza. Mentre il monegasco della Ferrari decide di non toccare l’ala anteriore per cambiare il livello di carico all’avantreno, Sainz preferisce richiedere una piccola modifica. Un punto in più di downforce all’anteriore per bilanciare ulteriormente la vettura. Dentro il garage delle rossa i “due Carlo” danno una rapida occhiata alla telemetria per capire dove migliorare l’handling.
Spielberg mostra sempre una temperatura alta dell’asfalto superiore ai 40 gradi. Questo significa che il ciclo di isteresi dello pneumatico dev’essere curato alla perfezione, per consentire alle gomme di essere attivate e, contestualmente, di mantenere la corretta temperatura di esercizio nell’arco della tornata, specie nelle ultime curve in appoggio del terzo settore. Nell’outlap Adami suggerisce a Carlos di prendere meno apice in curva 4, mentre Bozzi chiede di spostare il brake balance di un punto sull’anteriore a Leclerc per curva 3.
Senza ombra di dubbio l’handling delle SF-24 pare migliorato. Per fare un confronto al volo tra i due ferraristi, possiamo dire innanzi tutto che Carlos ha una guida meno aggressiva e quindi meno aggressiva. Per questo riesce ad essere più preciso del suo compagno di squadra, refilandogli circa due decimi e mezzo tra primo e secondo settore. Nel terzo è invece Charles che recupera qualcosa. Pare al momento che il ritocco sull’assetto della Ferrari possa funzionare, in quanto il sottosterzo permane ma non sembra più invasivo come nelle precedenti sessioni. Attendiamo però quando si farà sul serio.
F1, Qualifiche GP Austria Q2: Ferrari costretta a un giro extra con Leclerc
Per la Q2 si inizia a fare sul serio. Le rivoluzioni del propulsore 066/12 saliranno. Purtroppo in questo caso si deve tenere in conto l’efficienza aerodinamica, nemica della rossa. SF-24 che presenta un livello di resistenza all’avanzamento superiore rispetto a Red Bull a McLaren. Aspetto che limita le prestazioni velocistiche delle vetture di Maranello quando le mappature del propulsore sono più spinte. Tutto è pronto per tornare a calcare l’asfalto di Spielberg per questa seconda parte della qualifica che ci darà le prime risposte sul cambio di messa a punto delle Ferrari.
Per essere ancora più precisi nella nostra analisi on-board, possiamo dire che nel primo tratto della pista le monoposto di F1 tutte rosse fanno comunque fatica a gestire la stabilità a centro curva quanto vanno sul pedale dell’acceleratore. Resta l’eccesso di rotazione. Effetto che si è presentato anche alla curva 7, ma in questo caso, parliamo di Charles, la questione potrebbe in minima parte essere ascrivibile a una traiettoria non ottimale. Meglio in curva 4 dove ambedue le vetture italiane hanno mostrato un rendimento leggermente migliore.
Ci siamo, si torna a correre. Entrambe le Ferrari abbandonano il garage. Tutte e due montano un set di pneumatici cerchiati di rosso usati. Si cura parecchio l’outlap per avere il massimo della prestazione. Posizione in pista che sembra buona. Pertanto, nelle ultime curva della pista, si inserisce la mode push e si torna a spingere. Carlos non è troppo contento della sua prestazione in quanto nel T2, specie in curva 7, ha commesso una sbavatura che gli ha fatto perdere del tempo prezioso. Al contrario il suo compagno questa volta mette assieme una tornata pulita.
Dopo una breve pausa si torna in pista, questa volta potendo usufruire dell’extra grip delle Pirelli a banda rossa nuove. Vedremo in questo caso come aumenterà l’aderenza delle SF-24 e grazie a questo fattore di quanto aumenterà la performance. I ferraristi riescono a tirare giù abbastanza tempo dai riscontri cronometrici precedenti anche se, il distacco da Verstappen resta comunque di mezzo secondo decimi abbondante. Si parla parecchio del carico installato all’avantreno, per capire come centrare alla perfezione il bilanciamento della Ferrari e ottimizzare il rendimento.
Una breve pausa e ancora naso sull’asfalto. Solo Leclerc però, che a differenza del compagno di squadra ha marcato un cronometro che lo fa stare tranquillo del tutto. Charles passa alla modalità race e si lancia in questo suo ultimo tentativo della Q2. Come era facile prevedere il monegasco alza il piede dall’acceleratore nel T1. Non c’era alcuna necessità di terminare il giro una volta che il resto dei competitor dietro di lui non stavano migliorando i loro tempi. Anche questo taglio è passato e si procede pertanto verso la Q3.
F1, Qualifiche GP Austria Q3: Ferrari soffre sovrasterzo anche nel terzo settore
L’ultima parte della qualifica del Gran Premio d’Austria edizione 2024 è arrivata e il momento di fare realmente sul serio si palesa. Ogni piccolo dettaglio farà la differenza, tenendo presente che l’obiettivo della Ferrari resta quello di migliorare il risultato ottenuto nella sessione classificatoria di ieri. Il talento dei ferraristi deve necessariamente venire a galla per cercare di massimizzare il rendimento. Ci siamo, è arrivato il momento. Leclerc abbandona la pitlane austriaca con il treno di Soft usate per la Q2 dove di fatto ha abortito la tornata.
Al contrario lo spagnolo della Ferrari scende in pista con un treno di Soft nuove di pacca. Sainz non riesce a realizzare un tornata pulita. Già nel T1 il sovrasterzo lo limita ma specie tra in secondo e il terzo settore si vedere costretto a una correzione importante per una netta instabilità alle alte velocità. Aspetto che di fatto rovina il suo resoconto cronometrico. Mentre Leclerc, questa volta decisamente più in palla del compagno di merende, chiude un tentativo buono che gli vale la quarta piazza provvisoria alle spalle di George Russell.
Le due rosse attendono nel garage sino all’ultimo secondo utile per sfruttare la gommatura della pista il più possibile. Charles si lamenta del traffico in pit-lane perché non vuole trovarsi nella situazione di ieri perdendo la possibilità di effettuare il giro. Le gomme sono ancora Soft nuove per entrambi. La tornata di Sainz ancora un volta non è perfetta ma, questo volta, malgrado le sbavature, riesce comunque a realizzare un prestazione all’altezza, poco più di un decimo sulle McLaren.
Chi invece proprio non ci riesce è Leclerc. Partito bene nel primo settore il monegasco arriva molto lungo in curva 4. La traiettoria è tutt’altro che ideale e ovviamente il tempo perso pesa. Per cercare di recuperare qualcosa Charles esagera nel T2, sbaglia ancora mettendo le ruote dell’asse destro fuori dalla pista per poi, nel terzo settore commettere un ulteriore errore grave proprio sul più bello. Nel tirare le somme di questa sessione va detto che qualche miglioramento si è visto. Ciononostante l’instabilità di percorrenza dovuta al sovrasterzo resta un problema atavico.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv