Durante la prima sessione di libere Ferrari ha sofferto. Le F1 tutte rosse hanno diversificato il pacchetto: mentre la nuova ala posteriore era presente su ambedue le vetture, infatti, il resto degli aggiornamenti erano montati sulla vettura numero 55, quella di Sainz. Fornire un parere solido sugli update non è ancora possibile. Per questo ci limitiamo a raccontare la sofferenza maggiore patita dalle SF-24 nelle Fp1: il sovrasterzo. Eccesso di rotazione a centro curva che ha costretto i ferraristi a parecchie correzioni nell’arco della tornata, aspetto che ha inciso non poco sulle prestazioni.
Il dato positivo c’è, se volgiamo vedere il bicchiere mezzo pieno, poiché Leclerc, non dotato delle novità al fondo e alle pance, ha mostrato maggiori difficoltà al volante. Per questo alcune modifiche hanno fatto presenza: cambi di incidenza sull’ala anteriore per bilanciare il carico, rigidezza sospensiva al retrotreno per arretrare il centro di pressione e un piccolo ritocco alle altezze da terra. Modifiche effettivi solo in parte, quando Ferrari ha montato le gomme Medium abbandonando le Hard. Pirelli a banda gialla che hanno fornito un extra grip assai utile per migliorare sensibilmente il rendimento.
I prossimi sessanti minuto saranno cruciali nell’economia del weekend. Il Cavallino Rampante cercherà di mettere in pratica quanto appreso in precedenza. Mettere assieme tutti i punti importanti per far funzionare al meglio le monoposto italiane. Considerazione a parte: se Ferrari ha sofferto al pista catalana lo stesso possiamo dire per Red Bull e McLaren. Nemmeno queste due scuderie sono riuscite a massimizzare il rendimento perché la pista del Montmelò resta un “campo di battaglia” davvero complicato, dove ottimizzare il pacchetto a disposizione è tutt’alto che facile.
F1, GP Spagna Fp2: Ferrari soffre all’imbocco del T3
Diverso conciliaboli hanno occupato le menti del gruppo di lavoro Ferrari nell’ultima mezzora. Garage gremito di tecnici e ingegnere che, a stretto contatto di gomito con i piloti, hanno fatto quadrato per definire il programma che andrà in scena tra poco. Le condizioni climatiche ricalcano sostanzialmente quelle del primissimo pomeriggio. In attesa del semaforo verde diamo un’occhiata alle temperature: 25,4°C la temperatura dell’aria, 44,6°C quella dell’asfalto. Umidità al 51%, 2.7 Km/h l’intensità del vento che soffia dal quadrante ovest.
Per il primo run delle Fp2, le due rosse abbandonano la pitlane con le Pirelli a banda gialla, per continuare il lavoro interrotto in precedenza. Si cura in particolar modo l’attivazione delle gomme, aspetto che su questa pista dev’essere ottimizzato senza ombra di dubbio. Anche Leclerc monta i nuovi aggiornamenti. Nel primo tentativo arriva subito una sbavatura alla prima chicane, mentre all’imbocco del T2 trova davvero tanto traffico. Problema nato dopo aver abortito il primo reale tentativo. Non ne fa un dramma Charles che rispetto alle Fp1 pare decisamente più rilassato.
Meglio Sainz che però, dando un occhio ai riscontri cronometrici, ha un vantaggio cronometrico sul compagno inferiore al decimo di secondo. Nell’ulteriore tentativo il monegasco molla il colpo, si ferma alla fine della corsia box ed effettua una prova di partenza. Al contrario Carlos spinge e chiude il giro anche se non riesce a migliorarsi. Lo spagnolo decide pertanto di rientrare al garage, mentre Leclerc, passato alla modalità Engine 1, massima potenza endotermica, migliora nelle prime curve ma poi abbandona nel T3 per una forte correzione all’ingresso di curva 11.
Senza dubbio pare che le rosse arrivino alla staccata di curva 10 molto forte, portando troppo velocità all’apice della curva. Su questo aspetto c’è però da considerare un fattore. Arrivare in questo tratto molto delicato della pista con un temperatura troppo alta rende le cose assai complicate, in quanto la mancanza di grip si fa sentire e la vetture si scompone parecchio mettendo in difficoltà i ferraristi. Un fattore che andrà studiato nei minimi dettagli, perchè sacrificare la percorrenza dei curvoni nella prima parte della pista limita comunque il rendimento. Trovare la quadra pare si parecchio complicato.
F1, GP Spagna: Ferrari trova grip con le Soft, prove high fuel positive
Per la rossa è arrivato il momento di testare le due Ferrari con le Pirelli a banda rossa. Gomme soft che offrono un’aderenza extra che può fare senza dubbio comodo ai piloti e in generale consentono un handling più “semplice”. Sainz pare abbastanza sicuro di se. Lo spagnolo mette assieme una buona prestazione e si lancia al vertice della classifica dei tempi. Al contrario Leclerc continua a soffrire di più, questo perché il monegasco ha una certa tendenza a frenare di meno e in ritardo rispetto al compagno. Tattica che al momento no sta funzionando affatto nell’economia del giro.
Carlos si accontenta del suo giro, mente Charles resta in pista, ascolta i consigli del suo ingegnere di pista e dopo aver raffreddato le mescole riparte. Indubbiamente più pulito come passaggio, contiamo comunque un paio di correzioni tra il primo e il secondo settore. Per lo meno all’imbocco del T3, accelerazione di curva 10 verso la 11, questa volta la traiettoria è decisa e senza sbavature. Purtroppo il crono non scende, ma da quello che abbiamo potuto “imparare” in queste Fp2, nessuno riesce a migliorare i tempi al secondo tentativo con facilità.
Dopo una breve sosta all’interno del gara si torna in pista. Il primo a farlo è Sainz. Ferrari numero 55 che monta il medesimo treno di Soft usato in precedenza. Per concludere l’analisi sulla simulazione del giro secco con le gomme cerchiate di rosso, possiamo dire che Charles ha mostrato un retrotreno un po’ leggero nel curvone in appoggio del T1, mentre la vettura dell’iberico è parsa decisamente più stabile. Mentre alla 11 resta questo problema di instabilità che senza dubbio va corretto, maggiormente sulla monoposto del vincitore del Gran Premio di Monaco.
Il madrileño si trova ora impegnato nelle prove high fuel. Test con alto quantitativo di carburante a bordo che ci darà un assaggio più reale sul passo gara rispetto a quello delle prime libere. In linea generale l’handling pare abbastanza buono. Traffico a parte le gomme continua a recitare un ruolo fondamentale anche e soprattutto con i serbatoi pieni. Messi assieme 5 passaggi con le Soft l’iberico alza il piede, lascia respirare le mescole, per un giro passa alla mappatura Engine 1, massima potenza del motore a combustione interna e si lancia nuovamente non prima di aver effettuato un test sull’overboost K1 sotto richiesta di Riccardo Adami, suo ingegnere di pista.
Dopo 11 tornate il ferrista appare comunque pulito nella guida. Come abbiamo anticipato nella nostra consueta preview dedicata, Ferrari pensa senza dubbio più alla gara in Spagna. Il madrileño conclude la sua prova high fuel passando alle Medium, dove di fatto mantiene un handling buono. Per Leclerc non si spiega bene le cose, sembrava quasi lo avessero dimenticato nei box. Il motivo è semplice in questo caso: sono arrivate ulteriori modifiche piuttosto invasive per cercare di fornire la giusta confidence al monegasco che soffriva particolarmente il comportamento della rossa.
Finalmente anche lui abbandona la pitlane con estremo ritardo rispetto al suo compagno e si mette a spingere con tanta benzina, montando le Soft usate. Come in precedenza il suo posteriore pare sempre più ballerino di quello di Sainz, ma senza dubbio le cose sono migliorate allineandosi all’handling di Carlos. In ultima istanza due commenti finali. Come ampiamente detto gli aggiornamenti sono nel processo di validazione e domani, dopo lo studio al simulatore, il fine tuning potrà certamente affinare le performance della rossa. Per il resto, considerando le modifiche sulla vettura, pare che lo spagnolo sia stato più abile ad adattarsi alla SF-24.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv