Ferrari ha deciso di anticipare gli update in Spagna. Un Gran Premio di F1 dove intende tornare ai livelli di competitività molto elevati visti sino al Canada. La parentesi Montreal va presa con le pinze, in quanto il Cavallino Rampante non ci ha capito praticamente nulla sul tema gomme. Attivazione e mantenimento della corretta finestra di esercizio delle temperature che non ha mai fatto presenza. Le colpe sono ascrivibili all’errato ciclo di isteresi e in parte alla messa a punto utilizzata che, di certo, non ha facilitato le cose. Se a questo aggiungiamo i problemi di affidabilità alla power unit 066/12 sulla vettura numero 16 e l’autoscontro della 55, ecco che il doppio ritiro è servito.
Vasseur no ha minimizzato i problemi ma in sostanza ha chiarito un fatto: dare la giusta importanza al fine settimana speso sull’isola di Notre Dame. Uno scenario tecnico non veritiero in merito alle potenzialità della SF-24. Proprio per questo Ferrari, sebbene Leclerc abbia tenuto un profilo decisamente basso, indicando Red Bull come favorita e McLaren alle sue spalle, nutre l’obiettivo di performare al top e vedere cosa succede. Senza dubbio il supporto di alcune novità aiuteranno no poco la storica scuderia di F1 italiana, in quanto nel cotesto competitivo attuale, ogni piccola modifica è in grado di fare grande differenza.
F1, GP Spagna: Ferrari modifica il fondo della SF-24
Il team di Maranello ha già presentato la nuova ala posteriore che verrà utilizzata al Montmelò. Una versione inedita e profondamente rivista. Cambio importante nell’economia della SF-24, dal quale si attendono precisi riscontri tecnici. Oltre alla specifica al retrotreno che di fatto mira ad aumentare il carico utile e nel medesimo tempo l’efficienza generale delle vettura, arrivano alcune modifiche al fondo dell’auto. A prima vista i cambiamenti sono difficilmente visibili, in quanto molti di essi fanno presenza nel sottosuolo della rossa.
Tuttavia, prendendo in esame con perizia le immagini che provengono dalla pitlane catalana, possiamo notare alcuni aggiornamenti nella porzione iniziale del fondo, ovvero quella zona in cui hanno inizio i canali Venturi. Osserviamo il confronto a seguire per constatare una piccola ma senza dubbio effettiva differenza nella geometria della superficie inferiore del pavimento. Si nota infatti come il volume tra le due fence più esterne sia modificato. Provvedimento che comprime maggiormente il fluido che percorre questa canalizzazione. Inoltre, l’incidenza delle varie fence hanno subito un ulteriore modifica.
In questo modo la distribuzione di pressione locale su questi profili è stata variata. La ragione è semplice: migliorare la qualità del fluido che poi scorre verso il diffusore. Possiamo dire che l’update è niente di meno che una conseguenza di alcuni cambi apportati alla zona superiore del fondo. Notiamo quindi un fatto: l’incremento dimensionale della cover del cono anti intrusione laterale. Chiariamo subito che questo non significa che il cono stesso sia stato riposizionato. Il suo punto di ancoraggio resta invariato. Ferrari ha modificato l’inclinazione del fondo verso l’esterno, per avvicinare il bordo tagliente del pavimento all’asfalto.
Manovra che a sua volta modifica il campo di pressione che avvolge quest’area della F1 tutta rossa. Anche il questo caso lo scopo dell’aggiornamento è di facile comprensione: ottenere un livello di spinta verticale maggiore. Le modifiche non terminano qui però, in quanto pare che la Ferrari abbia avanzato di qualche millimetro anche il bordo d’ingresso dei canali Venturi. Notiamo per cui dal compare fotografico a seguire, come si palesi un gap maggiore tra il pavimento della monoposto modenese e la zona che comprendeva i vecchi bargeboard.
Considerando che la superficie di quest’aerea appare invariata, il bordo d’attacco del fondo dovrebbe aver subito un leggero avanzamento. Una modifica che si può definire una conseguenza di un piccolo aumento del volume locale del fondo. In questo modo si recupera della pressione locale e quindi punti di downforce, perché di fatto si incrementa la superficie di un profilo dedicato alla generazione del carico. Ricordiamo che nella zona in questione esiste una forte differenza di pressione, dovuta al fatto che il bordo stesso è conformato similmente al quello di ingresso di un profilo alare e di conseguenza produce un bel po’ di spinta verticale.
F1, Gp Spagna: Ferrari modifica le pance della SF-24
Nella zona iniziale delle pance notiamo inoltre un ulteriore snellimento dei volumi. Già con l’aggiornamento di Imola questa zona fu rivista dalla Ferrari, in modo da contenere ulteriormente le perdite aerodinamiche nocive di una F1. Di fatto è lo step successivo all’aggiornamento proposto nell’autodromo italiano. Nella zona dove figura l’adesivo della Shell la pancia è stata rialzata, con l’intento di permettere una pulizia maggiore del flusso che scorre verso il retrotreno. Un intervento minore, ma che sommato ad altri piccoli aggiornamenti dovrebbe riuscire a diminuire ulteriormente le perdite aerodinamiche lungo il corpo vettura e incrementare il rendimento.
Oltre a questo, la modifica appena menzionata nutre un ulteriore scopo. Il tecnici di Maranello capeggiati dal direttore tecnico Enrico Cardile, con questa mossa vogliono incrementare il volume dedicato all’undercut. Come sappiamo un provvedimento del genere si incarica di incrementare l’effetto outwash generato dal corpo vettura che a sua volta migliora l’efficienza aerodinamica, punto sul quale Ferrari ha lavorato parecchio per raggiungere il valore molto alto della Red Bull su questo fondamentale molto importante nella F1 attuale.
In ultima istanza la zona del diffusore che attualmente resta non visibile. Tuttavia possiamo senza dubbio confermare che Ferrari ha modificato anche questa zona della monoposto italiana. Un cambio che comprende il volume della chiglia perché incrementare i picchi locali di pressione, di conseguenza va a migliorare il quantitativo complessivo della downforce generata dalla SF-24. Inoltre, secondo quanto appreso dalla nostra redazione, dovrebbe fare presenza anche qualche modifica minore al volume della rampa sempre del diffusore, aerea della vettura dove la massa fluida viene espansa per creare carico aerodinamico.
Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Albert Fabrega – @AlbertFabrega