Leclerc e la Ferrari sembrano essere tra i favoriti per la vittoria del Gp del Canada. Non è la Scuderia stessa ad autoproclamarsi, ci mancherebbe, ma sono gli avversari a mettere pressione in quello che sembra essere comunque un ottimo momento per chi guida la SF–24 versione EVO, una vettura che da Imola sembra aver fatto uno step in avanti importante, ma nel complesso probabilmente non ancora al livello della Red Bull, e forse appaiata alla McLaren.
Da pista a pista, le forze in campo potrebbero variare, e come sempre nella F1 moderna, un piccolissimo dettaglio, anche apparentemente ininfluente, può fare una grande differenza. Il layout del tracciato, per esempio, è fondamentale, e quello di Montreal può effettivamente dare una mano alla Ferrari, anche se la variabile meteo potrebbe scompaginare il tutto, e già in queste ore la pioggia è caduta copiosa sul Quebec e in particolare sul Gilles Villeneuve.
Leclerc non si sente in alcun modo quello da battere, anche perché il recente passato ci ha detto come la Red Bull sia la macchina più forte della compagnia, e volendo, nel complesso, sembra che la RB20 sia ancora davanti a tutti, pur non essendo più così dominante come accaduto fino a qualche gara fa, ci viene in mente la Cina, l’ultimo vero acuto di padronanza da parte della monoposto e di Verstappen, mentre negli ultimi tre appuntamenti si è vista una F1 completamente diversa.
Ferrari, Leclerc conosce la forza della SF-24 EVO
La vittoria di Monaco ha dato a Leclerc e alla Ferrari una consapevolezza non indifferente: chiaramente, il weekend del Principato fa spesso storia a sé, ma senza una macchina competitiva, vista la grande concorrenza per stare là davanti, il fine settimana di Monte Carlo non te lo porti a casa. La SF-24 c’è, ve lo abbiamo scritto in tutte le salse, ora però serve la controprova definitiva, ma prima di Barcellona difficilmente potremo avere delle risposte.
Già, Barcellona, pista standard e dove tutti si aspettano un ritorno prepotente della Red Bull. Prima dell’appuntamento spagnolo però bisogna correre in Canada, e visto quel che sta venendo giù dal cielo nelle ultime ore, le forze in pista potrebbero avere un ulteriore scombussolamento, e la RB20, sofferente sui cordoli alti, avrà un aiuto nella pioggia, ma il vantaggio più grande si chiama Max Verstappen, fenomeno sull’acqua.
Queste condizioni però non preoccupano più di tanto Leclerc, ma il monegasco sembra avere le idee abbastanza chiare nel caso in cui dovesse venire a piovere: “Non sappiamo ancora quali possano essere le forze in pista se dovesse piovere, ma preferirei una qualifica sul bagnato e una gara sull’asciutto: la lunga distanza con l’acqua è sempre difficile per quanto concerne la strategia, e se la tua prestazione è buona, ulteriori variabili non fanno altro che complicare le cose”.
Ferrari favorita in Canada, Leclerc respinge la pressione
Le parole di Leclerc non lasciano scampo a interpretazioni: in Ferrari si aspettano una SF-24 EVO molto competitiva sul passo gara, e forse un po’ meno sul giro secco. La variabile pioggia può quindi aiutare sotto questo punto di vista a partire un po’ più avanti, ma questo non vuol dire che ci aspettiamo una monoposto lenta al sabato. Tutto sarà da vedere, perché le condizioni meteo sono in continuo cambiamento, e ci aspetta quindi un fine settimana all’insegna dell’incertezza fino all’ultimo metro.
La Scuderia di Maranello guidata da Frederic Vasseur si sente probabilmente per la prima volta sotto una pressione positiva, probabilmente sui long run sarà davvero la macchina da battere in Canada, ma nel complesso del weekend la situazione sarà molto più serrata ed equilibrata tra i vari contendenti a pole e vittoria. E’ una situazione inedita, che può certamente far piacere sotto qualche punto di vista, ma come diceva Hamilton qualche giorno fa, è più facile essere predatore che preda.
Leclerc quindi non vuole prendersi il ruolo di favorito, probabilmente nel complesso la SF–24 non può nemmeno permetterselo, quindi rispedisce tutto al mittente: “Una volta è Marko a dirci che siamo i favoriti, l’altra è Norris: in realtà nessuno vuole essere considerato tale, e non sarò nemmeno io a dirlo, meglio passare questa patata bollente agli altri. L’unica cosa sulla quale posso concordare è sul fatto che siamo molto vicini a McLaren e Red Bull, quindi chi farà il lavoro migliore nel corso del weekend verrà premiato”.
“Abbiamo ancora del lavoro da fare, perché uno dei nostri punti deboli sono le curve lente e lunghe: in Cina siamo stati in difficoltà sotto questo punto di vista, bisogna quindi migliorare la vettura in quelle aree. Poi ci sono sempre altri piccoli dettagli da sistemare, che però possono fare una grande differenza considerando il grande equilibrio attuale. Siamo un passo indietro rispetto alla Red Bull, ma non così lontani, e rispetto al 2023 abbiamo sempre massimizzato i risultati non lasciando punti per strada. C’è un atteggiamento diverso – conclude Leclerc – non perdiamo tempo nelle decisioni e non c’è la paura di sbagliare, mentre prima eravamo più conservativi”.
Un atteggiamento diverso in casa Ferrari, adesso c’è la consapevolezza di essere tornati tra i grandi con il duro e paziente lavoro di questo anno e mezzo: si rischia, cosa che con la gestione Binotto non avveniva mai, basti ricordare lo scempio di Silverstone 2022, tanto per citare un episodio molto poco favorevole a Leclerc. La musica sta cambiando, ma come sempre sarà la pista il giudice supremo.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari – Red Bull Content Pool