Quinta e settima posizione per la Ferrari nella Sprint Race del Gp d’Austria. Sainz e Leclerc, dopo una bellissima partenza, non sono riusciti a fare meglio e sopravanzare quantomeno le Mercedes di Russell e Hamilton, arrivate al traguardo al quarto e sesto posto. Le due SF-24 si sono comportate praticamente allo stesso modo, con i due Carletti bravissimi allo spegnimento dei semafori, ma costretti quasi subito a gestire la monoposto.
Il monegasco ha sopravanzato le Alpine di Ocon e Gasly e la Red Bull di Perez nel corso del primo giro, e si è attaccato al treno DRS composto da Sainz e dalle due Frecce d’Argento. Dopodiché però è arrivato il guaio ai freni alla vettura, e dopo aver creato un buon gap da Checo, si è dovuto accontentare. Per lo spagnolo invece un ottimo start, Russell infilato, poi però a metà gara circa lo ha dovuto far passare per le stesse noie accusate da Charles.
La Sprint è durata 23 giri, con Verstappen e le McLaren a lottare per la vittoria nella prima parte: Norris ha in un primo momento passato Max, ma si è fatto infilare nuovamente in curva 4 “da dilettante”, come dichiarato dallo stesso pilota britannico nel post Sprint. A quel punto, Piastri si è messo in mezzo, concludendo al secondo posto davanti al compagno di squadra tutt’altro che contento di come siano andate le cose.
Ferrari, il problema ai freni colpisce Sainz e Leclerc
La Ferrari ha tante cose da rivedere: il quinto posto di Sainz non può certamente soddisfare. Va detto come la Sprint Race serva, da quest’anno, a fare una prova concreta di long run, cosa impossibile nell’unica sessione di prove libere, e il risultato di oggi ha fatto capire alla Scuderia come ci sia da lavorare prima delle qualifiche, non solo sull’assetto, ma anche sulla gestione delle componenti per evitare altri problemi come quelli ai freni.
“Ho sofferto con i freni, specialmente nella prima parte di gara – ha ammesso Sainz -. Ho dovuto alzare il piede e fare del lift and coast per gestirli: proveremo a risolvere questo problema per la gara di domani, ma già nelle libere abbiamo sofferto in tal senso. Qui siamo in altura, e quando sei in un treno DRS si scaldano e non poco, ma è una cosa normalissima”.
“Dopo aver perso il DRS di Piastri all’inizio, ho provato a tenere dietro Russell, ma non ci sono riuscito perché le Mercedes avevano un decimo in più sul ritmo rispetto a noi, era abbastanza evidente. A quel punto George mi ha passato e da quel momento ho provato a stare nella sua scia, ma ne aveva di più. Quantomeno sono riuscito a tenere dietro Hamilton per il resto della Sprint, non era affatto facile”.
Ferrari, Leclerc cambia radicalmente assetto
Leclerc è stato molto bravo all’inizio, passando le Alpine e Perez, quest’ultimo con una manovra all’esterno nella parte più guidata del brevissimo tracciato di Spielberg. La sensazione iniziale era che la Ferrari potesse avere un passo gara in grado di dare molto fastidio alla Mercedes, ma così alla fine non è stato, perché Charles è stato frenato dai freni. Gioco di parole voluto, ma che ha caratterizzato tutta la Sprint Race della Scuderia.
“Ho sofferto di problemi ai freni – ribadisce il monegasco -. Questa situazione non mi ha permesso di stare nel treno DRS con Carlos e le Mercedes. Ero la quarta macchina del gruppetto, quindi ho dovuto fare molto lift and coast per mantenere le temperature più basse possibile. La gara è stata difficile, ma questi dettagli fanno la differenza e dobbiamo essere sul pezzo”.
La SF-24 non è veloce: già da diverse gare la monoposto fatica anche a giocarsela con la Mercedes. E’ evidente che ci sia stata una sorta di involuzione quantomeno nei confronti degli avversari diretti. Leclerc ha ammesso come debba lavorare drasticamente sull’assetto per cercare di fare una qualifica degna di nota e non accontentarsi di una terza fila e che non porterebbe a nulla in ottica gara.
“Non siamo abbastanza veloci, quindi voglio provare qualcosa per le qualifiche. Rischio, anche di andare nella direzione sbagliata, perché facciamo fatica da tre gare a questa parte. Non voglio fare nulla di troppo esagerato, ma è il momento di provare qualcosa con l’assetto, perché adesso siamo da quarta o quinta posizione, e non è certamente il mio e il nostro obiettivo”.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari
