Secondo i media inglese non c’è dubbio: Adrian Newey ha firmato con la Ferrari. L’accordo è stato redatto dall’avvocato irlandese Dermot O’Rourke, alla vigilia del Gran Premio di Miami alla presenza del management di Maranello e di Eddie Jordan (suo manager, nda). Il contratto legherà il genio dell’aerodinamica al Cavallino Rampante sino al 2027, sulla base economica complessiva di ben 105 milioni di dollari. Chi aspetta con ansia un annuncio ufficiale dovrà ancora attendere però, in quanto il progettista inglese si è dimesso dalla Red Bull.
La ha fatto martedì 30 aprile e attualmente è in regime di “gardening leave” che secondo la giurisprudenza inglese può avere una durata massima di otto mesi. Con il passare dei giorni stanno emergendo molti dettagli in merito al contratto che legava il manager di Stratford-upon-Avon con il team di Milton Keynes. Come nella maggior parte degli accordi di collaborazione con professionisti di elevato spessore, erano presenti delle clausole per la rescissione del contratto che Newey stipulò direttamente con il fondatore della Red Bull, Dietrich Mateschitz, prima della sua morte.
La richiesta di dimissioni è stata quindi trattata direttamente dall’headquarter di Red Bull Sport in Austria, gestita dal figlio di figlio di Dietrich. Un grosso jolly per la fazione austriaca del team campione del mondo, per mettere alle corde Christian nel bel mezzo della bufera della investigazione relativa alla condotta del manager inglese. Newey ha stipulato un accordo di non denigrazione con Horner, in cambio di non subire alcun ostruzionismo rispetto ai nuovi piani del progettista inglese.
Il CEO e team principal Red Bull messo spalle al muro non ha potuto fare altro che accettare il “gentlemen agreement”, anche se a dire il vero di gentleman pare abbia ben poco. La vendetta dalla corrente austriaca nei confronti delle manie di grandezza di Horner potrebbe rivelarsi un boomerang clamoroso. Se è vero che intorno alla mente dell’inglese è stata costruita un’equipe in grado di trasformare le sue illuminazioni in soluzioni vincenti, le dimissioni sono state un duro colpo per chi ha lavorato per anni a stretto contatto con lui.
Newey e la sfida Ferrari: le ragioni delle dimissioni da Red Bull
Ma perché abbandonare il carro al culmine del successo? Newey non ha gradito il cambiamento di Horner dopo la morte di Dietrich Mateschitz. Un uomo che ha iniziato ad avere comportamenti megalomani che hanno distrutto lo spirito di famiglia che esisteva in precedenza nel team, una metamorfosi iniziata molto prima delle accuse di molestie contro Christian mosse dalla ex assistente personale di Newey, un’amica con cui aveva un ottimo rapporto professionale. E’ stata una enorme delusione vedere il modo in cui è stata trattata e questa è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Il comportamento di Newey, nella fattispecie, rende l’idea dell’uomo che la Ferrari “sembra” aver ingaggiato. In primo luogo una persona, ancor prima che un professionista, che non scende a compromessi morali specie se interessano i suoi stretti collaboratori. Un genio che, come tutti i creativi, non ama essere imbrigliato all’interno di un quadro normativo aziendale asfissiante ma che intende il luogo di lavoro, il posto in cui trovare armonia, stima un’atmosfera familiare.
Ragion per cui scappò a gambe levate dalla McLaren di Ron Dennis. Qualsiasi sia il futuro ruolo del geniale progettista all’interno dell’organigramma della Scuderia Ferrari, tutti dovranno accettare il suo modo di intendere il lavoro. Questo perché Adrian non sarà mai il “manager modello” come colui che segue il daily work con stacanovismo. Per fare un paragone calcistico, Maradona in settimana si allenava poco, ma il gruppo comprendeva la sua diversità che dimostrava puntualmente la domenica.
I geni della matita, del calcio e di qualsiasi altro ambito sono diversi e come tali, sono loro stessi a ritagliarsi lo spazio desiderato all’interno dell’organizzazione. Newey deve necessariamente far buon viso a cattivo gioco smentendo qualsiasi accordo, in quanto intende prendersi una pausa prima di affrontare il suo nuovo futuro con la Ferrari nella veste di super consulente. Non ci resta che attendere per confermare questa notizia che potrebbe cambiare la storia del Cavallino Rampante negli anni a venire.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Scuderia Ferrari – F1