Le tensioni Ferrari nel corso del Gp di Spagna non possono certamente passare in secondo piano. Fermo restando di come la monoposto, in linea di massima, stia facendo un po’ più di fatica del previsto, le prestazioni della SF-24 non sono per nulla lontane da McLaren e Red Bull, al momento al top in questo periodo storico. Sembra che le imperfezioni denotate in qualifica abbiano giocato un ruolo chiave in negativo per la Scuderia di Maranello, e il round di Barcellona non fa eccezione.
Ma oltre a questo, dobbiamo annotare gli screzi continui tra Leclerc e Sainz. I due piloti si sono già beccati nel corso di questa stagione, ricorderete tutti quanto accaduto in Cina, prima nella Sprint e poi in partenza in gara, e anche ieri nei primi istanti della corsa sono venuti addirittura a contatto, non facendo ovviamente gli interessi della squadra, cosa che probabilmente a uno dei due Carletti interessano molto poco.
Parliamo ovviamente del pilota spagnolo: Carlos è in scadenza di contratto, il prossimo anno non sarà vestito di rosso e quindi fa esclusivamente i suoi interessi. Già in tempi di pace, e ci riferiamo agli scorsi anni, faticava a seguire gli ordini presi magari nei briefing, e ieri ne abbiamo avuta l’ennesima conferma, a maggior ragione in un periodo nel quale a lui, delle dinamiche del team, non interessa niente.
Ferrari, Leclerc fa bene a sottolineare il comportamento di Sainz
Chi ad oggi è il primo pilota Ferrari, ovvero Leclerc, sembra quello che cade un po’ dal pero quando in pista avvengono certe situazioni. Ieri Charles ha fatto notare, giustamente, come Sainz non abbia rispettato i termini e gli accordi della riunione pre gara, e che certamente non hanno fatto bene alla gara della Scuderia di Maranello, ma nemmeno ai piloti stessi.
Il monegasco, in particolare, ha concluso in quinta posizione a un tiro di schioppo da Russell, e probabilmente con un giro in più a disposizione, alla fine del rettilineo avrebbe effettuato il sorpasso sulla Mercedes dell’inglese. Considerando i secondi persi all’inizio per quella battaglia tanto dura quanto onestamente inutile, sempre considerando le dinamiche all’interno di una squadra che ha determinati interessi, possiamo dire che Leclerc abbia perso la possibilità di arrivare quarto per colpa di Sainz?
Col senno di poi, sì. E’ facilissimo dirlo seduti su una scrivania scrivendo al computer il giorno dopo, per carità, ma facendo una mera analisi cronometrica, Charles ha subito un sorpasso, e questo ti fa perdere tempo, mettiamoci dentro anche un danno all’ala anteriore e che può inevitabilmente crearti un problema nel corso della gara, e il gioco è bello che fatto.
Ferrari, Vasseur lava in casa i panni sporchi
Il team principal della Ferrari, Frederic Vasseur ha cercato di stemperare un po’ gli animi nel dopo gara, asserendo come quella battaglia non abbia condizionato in alcun modo la domenica di Leclerc e della Scuderia. Crediamo che il francese abbia voluto gettare un po’ di acqua sul fuoco per un motivo piuttosto banale: Sainz serve tantissimo alla causa della squadra per quella che è una lotta al campionato costruttori più aperta che mai.
Parlare a caldo e senza analizzare a fondo la questione, magari chiacchierando coi piloti, non è mai cosa facile, e per questo crediamo che a fari spenti, da buon team principal quale noi riteniamo essere l’ex Alfa Romeo, abbia dato ragione a Leclerc, anche perché oggettivo come quel duello “fratricida” con Sainz abbia influenzato e non poco la domenica della Ferrari.
Poi per carità, stiamo parlando di un quarto posto invece che del quinti, i problemi, quelli seri, sono altri, ovvero nella performance che manca alla SF-24 EVO specialmente al sabato nel giro da qualifica, un dettaglio che adesso fa tutta la differenza di questo mondo, perché un decimo può farti passare dalla terza alla sesta posizione in griglia, cambiando drasticamente le dinamiche di un intero weekend e, a lungo andare, anche di tutto il campionato.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari