Se serviva in F1 per McLaren ed è arrivata. Il weekend in Spagna ha ribadito quanto apprezzato dal round si Miami: la McL38 sembra aver raggiunto il livello di maturità per ambire al successo con continuità. Dopo oltre tre anni la monoposto di Norris torna a conquistare la pole position riuscendo ad avere la meglio sull’indomito campione del mondo olandese per appena 20 millesimi di secondo. Finalmente il fine settimana del team guidato da Andrea Stella è partito con il piede giusto, nonostante Oscar Piastri non sia riuscito ad effettuare un giro pulito nel Q3.
Per la gara era importante giocare a due punte contro il solo Verstappen, anche se il pilota di Hasselt si trova spesso in questa condizione. A differenza di altri tracciati, la pole sul pista iberica non è decisiva ai fini del risultato, perché la gara è solitamente condizionata da diversi fattori. Oltre alla possibilità di qualche leggero scroscio di pioggia, la gestione delle mescole in termini di degrado sarà fondamentale per replicare durante la corsa quanto visto nelle prove libere. La pista iberica sembra disegnata su misura per esaltare le qualità telaistiche e aerodinamiche della MCL38.
Finalmente Norris ha messo tutti in riga sul giro secco. Allo spegnimento dei semafori dovrà guardarsi dal sicuro attacco del campione del mondo che si è mostrato leggermente più veloce sul rettilineo principale. A meno di clamorosi colpi di scena la lotta per la vittoria dovrebbe essere un discorso riservato a Lando e Max, McLaren vs Red bull. Senza pensare al risultato odierno, il team di Zac Brown ha lanciato un messaggio molto forte ai rivali: McLaren sarà una spina nel fianco sino al termine della stagione.
F1, McLaren: Norris si nasconde indicando Red Bull come favorita
Nelle rituali interviste a caldo Lando non ha nascosto la sua soddisfazione. Il giovane talento inglese ha ammesso di aver realizzato un giro praticamente perfetto. Nonostante questa sia soltanto la seconda pole position in F1. Norris ha spiegato che si tratta del miglior giro in qualifica di cui abbia memoria. Per il pilota della McLaren la pole position non è una sorpresa come lo fu quella di Sochi nel 2021. Il britannico è raggiante in quanto la performance di ieri è figlia di un netto step prestazionale iniziato dal Gran Premio di Miami vinto proprio dall’inglese.
McLaren che perso delle gare anche grazie all’enorme talento di Verstappen. Essere veloci sul circuito di Barcellona è una sorta di certificazione della bontà progettuale. Tuttavia nel team di Woking regna la prudenza. Secondo Lando, il campione del mondo e la RB20 sono sembrati un po’ più forti, per tutto il weekend, rispetto al passo delle monoposto inglesi. Tuttavia la speranza in ottica gara è dovuta ad alcune modifiche apportate prima delle qualifiche che sembrano aver sanato alcuni aree di debolezza consentendo di conquistare la pole. Grande soddisfazione per Zak Brown, il vulcanico CEO di F1 della McLaren.
Secondo il manager statunitense il lavoro della squadra è stato decisivo, in quanto ha messo in pista Norris al momento giusto, con il giovane talento britannico che ha fatto il resto, realizzando appunto un giro fantastico. Per quanto riguarda l’altro lato del box la performance di Piastri non è stata all’altezza della competitività fornita dal mezzo. Ciò malgrado, l’amministrate delegato dello storico team inglese ha sottolineato una fatto: se il pilota australiano avesse completato il terzo settore, con ogni probabilità era la davanti assieme al suo compagno di squadra.
Il pilota classe 2001 ha avvertito il classico braccino dovuto alla disponibilità di una monoposto velocissima? Brown ha voluto sgomberare il campo da questa ipotesi, spiegando che quello di Piastri è un fisiologico errore di un piloto che corre in F1 solo da un anno e mezzo. Pertanto, le piccole sbavature del talentuoso pilota nativo di Melbourne sono da considerarsi come normali eventi di un percorso di crescita che, nella massima categoria del motorsport, non è certo semplice. Per finire due brevi considerazioni tecniche per completare l’articolo.
McLaren, al momento, nella transizione tra qualifica e gara possiede il miglior pacchetto generale della F1. Tra i due contesti competitivi, infatti, la MCL38 si mostra come la monoposto capace di subire l’escursione minore in termini di performance di tutta la griglia. Per di più, le due MCL38 possono godere di un ottimo bilanciamento di base, aspetto che gli consente di mostrare parecchia stabilità nelle varie condizioni di marcia. Una caratteristica che condividono con la Red Bull, per i tratti distintivi delle auto in questione e per la capacità dei tecnici di centrare sempre la messa a punto ideale. Non a case le due scuderie hanno monopolizzato la prima fila.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: McLaren – F1Tv