McLaren ha una vettura di F1 davvero rapida. Il lavoro svolto dai tecnici di Woking sulla MCL38 ha stupido tutti gli addetti ai lavori. Una base per la vettura britannica molto solida e consistente, sulla quale si sta costruendo un futuro sempre più competitivo. Anzi tutto un fatto: il team inglese è quello che può essere definito garagista, in quanto a differenza di un costruttore compra la power unit da un’alta scuderia. Parliamo dell’unità di potenza Mercedes che alloggiata nell’auto color papaya funziona alla meraviglia, al contrario che sulla W15 dove soffre per lo smaltimento di calore.
Con il nuovo corso della squadra diretto da Andrea Stella le cose sono cambiate. All’inizio dell’avventura come team principal, l’ingegnere di Orvieto è stato molto sincero. Aveva infatti messo le mani avanti, l’italiano, sostenendo che l’inizio del mondiale di F1 sarebbe stato problematico. Erano parecchio indietro perché avevano deciso di cambiare completamente i concetti. Mossa che ha funzionato eccome. In piena estate 2023, infatti, arriva un’importante pacchetto di aggiornamenti che stravolge la MCL60. Di colpo il livello prestazionale realizza un balzo strepitoso, tanto che la monoposto color papaya risale la classifica.
Lo fa grazie al grande sforzo profuso da tecnici e ingegneri che conferisce alla vettura di F1 una precisa identità. Nel mondiale 2024 McLaren parte forte e, a Miami, nella sesta gara della campagna agonistica in corso, viene presentato il primo pacchetto di update. Parliamo di un super reshaping alle pance necessario a potenziare l’outwash prodotto dalla MCL38, così come aumentare non poco l’efficienza aerodinamica, cruccio che l’auto inglese portava con se sin dal campionato precedente. Un mossa alquanto effettiva, capace di ricalcare sulla pista i dati del simulatore.
Non possiamo dimenticare le modifiche al fondo. La chiglia a singolo kick massimizza la pressione locale. I due canali Venturi hanno dimensioni notevoli, arrotondati, in grado di incanalare al meglio l’aria, mostrando una qualità della struttura dei flussi alle diverse velocità di marcia notevole. In questo caso fa presenza un chiaro sviluppo nella zona del diffusore che sfrutta ogni centimetro cubico per aumentare l’espansione del fluido e, di conseguenza, alzare il carico aerodinamico generato al retrotreno della monoposto. Anche in questo caso parliamo di un upgrade fattuale.
F1, McLaren parte per il Canada con un solo obiettivo: vincere!
Per questa ragione da Miami la MCL38 ha iniziato a volare. Proprio in terra americana arriva la prima vittoria stagionale. Una gara dove Lando Norris ha senza dubbio usufruito della sorte, in quanto la Safety Car ha dato una grossa mano all’inglese che, di improvviso, si è ritrovato in testa alla corsa. Tuttavia nessuno avrebbe scommesso sul britannico, in quanto tutti pensavano che Max lo avrebbe sorpassato facile al riprendere della gara. E invece no. Non solo Lando ha resistito agli attacchi della Red Bull RB20 ma, addirittura, si è preso il lusso di accelerare e tagliare il traguardo con distacco sulla monoposto austriaca.
Da quel momento tutti abbiamo capito che McLaren faceva sul serio. Una vettura di F1 che in questo momento non ha molto da invidiare alla Ferrari, ad esempio. Nella gara successiva, Imola, il grande passo gara sciorinato da Norris e l’incredibile gestione delle gomme, hanno messo ancora una volta in seria difficoltà il campione del mondo in carica. Max, di fatti, è stato costretto ad attingere a piene mani dal suo talento, strigliando la sua RB20 sino al midollo per mantenere la prima posizione. Ancora un paio di tornate e con ogni probabilità Verstappen avrebbe perso ancora.
Passiamo a Monte Carlo, ultimo round del calendario della F1. Scenario competitivo dove il fattore più importante nel weekend è la qualifica. Sessione classificatoria dove l’australiano Piastri, potenzialmente poteva aggiudicarsi la pole position,. Questo tenendo presente che, controllando l’ideal lap al termine della Q3, Oscar era più veloce di 7 millesimi rispetto a Leclerc. Partenza dal palo mancata che gli avrebbe aperto le porte per un altro trionfo. Ultime tre gare, quindi, dove la McLaren avrebbe potuto fare bottino pieno, battendo sia una Ferrari molto in palla che il benchmark della massima categoria Red Bull.
Numeri strepitosi per il team inglese che in Canada ha tutta l’intenzione di continuare a stupire. Pensando al layout nord americano, il terzo settore sarà uno dei pezzi forte della McLaren. Vettura che sfrutterà appieno trazione ed efficienza aerodinamica, unitamente alla capacità di aggredire senza scomposi i cordoli dell’ultima chicane. Ci riferiamo ad una caratteristica già vista e comprovata a Imola, dove la monoposto di F1 inglese ha mostrato una facilità nel montare e scendere dai “kerbs” disarmante. Per questa ragione la MCL38 si candida tra le favorite per la vittoria.
McLaren ha studiato alla perfezione il tracciato di Montreal ed è fortemente convinta di poter battere i propri avversari. Le simulazioni al driver-in-the-loop lo confermano. Cercherà di farlo approfittando del momento delicato di Red Bull che fa un po’ di fatica a centrare il setup. Mentre rispetto a Ferrari proverà a far valere la capacità nello sfruttare il supporto dell’energy recover che, come abbiamo constatato con i nostri occhi, sommato al basso drag generato, consente alla MCL38 di sfrecciare velocissima nei tratti ad alta velocità di percorrenza e al contempo generare un ottimo quantitativo di carico.
Autori e grafici: Alessandro Arcari – @berrageiz – Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo
Immagini: McLaren F1