Ormai la McLaren sta diventando una solida certezza in F1. Anche nelle spettacolari qualifiche che sono andato in scena in Canada, le monoposto del glorioso team inglese sono state estremamente veloci occupando tutta la seconda fila. Ad un soffio, letteralmente, dai primi due. Le “vetture” del tema guidato da Andrea Stella sono diventate infatti protagonista sin dall’inizio del mondiale 2024. E ci sono tutti i presupposti perché le performance espresse dalla MCL38 continuino a restare tali per tutte le gare del mondiale.
Un felice connubio fra PU, telaio, aerodinamica e sfruttamento degli pneumatici Pirelli (che è poi, quest’ultimo, soprattutto, il segreto fondamentale per far rendere al meglio queste monoposto ad effetto suolo). Tutta la seconda fila occupata dunque, dopo qualifiche emozionanti (e tragiche ad esempio per Perez ed entrambe le Ferrari di Sainz e Leclerc); terzo e quarto posto arpionati come si diceva che, appunto, significa anche essere nella posizione ideale per poter dare la zampata vincente in un circuito nel quale i colpi di scena sono all’ordine del giorno.
E la variabile meteo sarà probabilmente determinante, visto che la pioggia potrebbe fare capolino durante il nono round della F1 2024. Nel momento in cui stiamo scrivendo, la probabilità che piova durante lo svolgimento della gara è del cinquanta per cento. Essere non troppo lontano dai primi, ma neanche in mezzo al gruppone (come invece accaduto alle Ferrari, eliminate nel Q2) rappresenta un buon punto di partenza per una gara dalle mille incognite. Prima di proseguire un breve ragionamento tecnico.
La MCL38, al pari della storica scuderia Ferrari non ama particolarmente le basse temperature. Lo abbiamo visto anche nella giornata di ieri in quanto, sebbene le vetture di Woking abbiano performato senza dubbio bene, sono state ambedue battute dalla Mercedes di George Russell. A differenza delle vetture italiane, però, le caratteristiche delle vetture color papaya consentono di utilizzare le gomme senza soffrire particolarmente nell’attivazione. Per questo la performance nella sessione classificatoria è stata di tutto rispetto. Ma veniamo alle dichiarazioni di Norris, ottimo terzo posto.
F1, McLaren con Norris non ha dubbi: si può vincere
A chi fa notare al pilota che 21 millesimi dai primi due, Russell e Verstappen (che hanno stampato lo stesso crono) potrebbero essere un bicchiere “mezzo vuoto” il diretto interessato, nelle consuete interviste del dopo qualifiche spiega: “Non credo che questa pole mi sia sfuggita. Penso di aver fatto un buon giro, ma è stato George ad averne fatto uno ancora migliore, quindi siamo arrivati molto vicini. E congratulazioni a Russell, lo sapevo che ci sarebbe riuscito perché è stato veloce per tutto il weekend, quindi complimenti a lui e alla Mercedes.”
“Forse se avessi fatto un giro perfetto avrei potuto essere là davanti, però credo che qui sia impossibile farlo: è un circuito difficile con vento, pioggia e cordoli difficili, quindi è complicato mettere insieme tutto. Sono contento del terzo posto, Oscar è quarto e siamo andati meglio di tutti come team”. Alla domanda sulle sfide che imporrà la gara, il portacolori della McLaren risponde così: “Penso di poter vincere ma bisognerà vedere quanto dureranno le gomme, poi bisogna anche superare e sarà un problema perché come velocità in rettilineo non siamo al top.”
La posizione è buona, poi come strategie e pit-stop vedremo cosa riusciremo a fare”. E precisa: “Domani dovrò fare due sorpassi per vincere, facile (ride), ma a parte questo, la macchina è andata bene per tutta la stagione e nelle ultime gare stiamo andando alla grande. Ci sono due piloti veloci davanti e tanti veloci anche dietro, sarà un grande spettacolo”.
Come dare torto a Russell? Riflessione a margine. A chi ci avesse detto che questo mondiale, alla prima gara, sarebbe diventato un mondiale combattuto, facendoci cancellare l’orribile 2023, non avremmo creduto. Ed invece pare che le monoposto stiamo raggiungendo la tanto agognata convergenza prestazionale. Ottimo, appunto per lo spettacolo. Non costruito artificiosamente, ma che scaturisce da piloti e vetture molto vicine fra di loro. Sia chiaro, il sottoscritto non pensa affatto che il mondiale sia riaperto.
Lo vincerà, salvo imponderabili problemi, Verstappen. Tuttavia avremo sicuramente gare combattute, come le qualifiche, e probabilmente molti vincitori diversi. O perlomeno, in molti si augurano che sia così. E gli ingredienti perché accada ci sono tutti. Ora non resta che attendere lo spegnimento dei semafori alle 22 (ora italiana).
Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi
Immagini: McLaren F1 Team – F1Tv