In F1 la Red Bull continua a vincere. Sei gare su nove portano il marchio della scuderia di Milton Keynes. I freddi numeri fanno capire che da un lato il punto di riferimento della massima categoria del motorsport restano loro. Tuttavia i la classifica non descrive lo stato di “difficoltà” in cui la squadra austriaca versa. Sì perché i trionfi con la mano fuori dal finestrino non esistono più. Ferrari e McLaren sono vicinissime al rendimento della RB20 e, in talune occasioni, Australia, Miami e Monaco i due team menzionati hanno saputo fare anche meglio. Pure Mercedes è in forte rimonta.
Senza dimenticare che Imola e Canada potevano andare in maniera differente senza la bravura di Max Verstappen, abile a ottimizzare il risultato pur non avendo il mezzo più performante. Arriva la Spagna, layout che in linea teorica dovrebbe favorire Red Bull. Tuttavia i concorrenti sono agguerriti. La rossa mostrerà ulteriori aggiornamenti a Montmelò. Nuovo fondo sommato ad altri update, nella speranza di realizzare un ulteriore step competitivo. McLaren cercherà di massimizzare le caratteristiche della MCL38 tramite una precisa messa a punto.
Lo ha fatto sapere lo stesso Andrea Stella, team principal originario di Orvieto, in quanto la scuderia di F1 con base a Woking porterà tanti piccolo accorgimenti nelle prossime gare. C’è poi Mercedes che pare abbia capito qualcosa in più in merito al rendimento della monoposto tedesca. W15 che presenterà un nuovo fondo in terra iberica. Macro componente che dovrebbe sommare carico e allo stesso tempo stabilizzarlo. Gli ingredienti per un fine settimana dove la competizione sarà altissima non mancheranno, tenendo presente che anche Red Bull dovrebbe montare sulla RB20 alcuni upgrade.
F1, GP Spagna: Red Bull sa come ottimizzare il rendimento della RB20
Il gap tra le scuderie di testa si sta lentamente appiattendo. Red Bull, in maniera lenta e progressiva, sta perdendo il vantaggio sui competitor accumulato nel 2023. Team di F1 che sta arrivando ad un “asintoto”, per usare un termine matematico. In altre parole la RB20 ha un margine più limitato a livello di grossi aggiornamenti, a meno che non si stravolgano i concetti della monoposto. Per questo i guadagni marginali sono sempre più contenuti. Tuttavia, come detto, la squadra campione del mondo in carica resta la favorita a Barcellona. Parliamone scendendo in dettegli tecnici.
Il tracciato della Spagna è composto principalmente da curve a media e alta velocità. Presenta due rettilinei, dove quello principale è molto lungo. Red Bull potrà quindi tornare a far valere uno dei suo principali vantaggi tecnici. Ci riferiamo all’efficienza aerodinamica, tratto distintivo oramai condiviso anche con la McLaren. Il primo tratto della pista prevede una chicane, curva 1-2, in cui serve un avantreno solido sia nella fase di frenata a gomme dritte che in quella di inserimento. Un front-end ottimizzato aiuta a stabilizzare la vettura in ingresso, fattore che aiuta a portare maggior velocità all’apice.
Red Bull deve migliorare queste due fasi attraverso una messa a punto specifica. Nei vari appuntamenti della F1 2024 abbiamo visto una RB20 più debole sino all’apice della curva, che però poi recupera nella fase d’uscita. La sospensione anteriore è molto rigida e ha un forte grado di anti-dive. Un aspetto che migliora la stabilità della piattaforma aerodinamica, ma che al momento sembra limitare il posteriore della monoposto. Per questo i piloti non possono richiedere troppo nella fase di ingresso. Tornando al layout catalano, dopo la 2 segue una curvone ad ampio raggio in accelerazione, dove si sviluppa molto forza laterale.
Red Bull ha un ottimo carico aerodinamico alle alte velocità, ragione per cui in questo tratto faranno bene, anche considerando che sceglieranno una versione dell’ala posteriore più carica. Si arriva poi alla seconda parte del circuito, dove fa presenza una seconda piega ad ampio raggio che si percorre in appoggio con una velocità minore. Qui se la giocheranno con le Ferrari che in questa tipologia di curve hanno sempre fatto molto bene. Si arriva poi alla 5, la zone più lenta dell’intero tracciato. L’ingresso ha un peso minore, mentre in uscita bisogna scaricare a terra in modo efficace tutti i cavalli della power unit.
In questo fondamentale Red Bull è preparatissima. Nei punti dove si ha molto trasferimento di peso laterale alle basse velocità, in cui si accelera ancora con diversi gradi di angolo volante, la RB20 sembra essere la migliore. La quantità di grip laterale che sa generare in questo range di velocità è parecchio elevata. L’allungo successivo porta alla veloce chicane 7-8, dove l’agilità dell’auto austriaca verrà sfruttata al meglio. Poco dopo ecco la 9, una curva destrorsa molto rapida. Piega dove serve tanta stabilità della piattaforma aerodinamica che deve garantire tutto la downforce possibile.
Nel tratto rettilineo che segue Red Bull svilupperà buone velocità di punta, fattore che potrebbe aiutarli in gara per difendersi o attaccare. Si arriva così all’ultimo settore della pista di F1 spagnola che comincia con la 10, una curva a media velocità, in cui la RB20 dovrà stabilizzare il posteriore in ingresso. Retrotreno che ha sofferto in varie situazioni perché non sempre è risultato stabile. A Imola, per esempio, i tecnici sono intervenuti sulla barra antirollio anteriore. Una pratica che si cerca di non attuare perché, in linea generale, si predilige il settaggio di questa componente sola al retrotreno.
Mettendo a posto l’inserimento Red Bull farà bene in accelerazione. Le vetture di F1 cercano di andare sul gas con un angolo del volante nullo, ma non sempre ci si riesce. Sarà interessante vedere come la RB20 affronterà il trittico di pieghe che immette nel T3. In curva 11 la necessità di aggredire il cordolo interno si palese, utile per privilegiare la traiettoria verso la 12. Ascolteremo i feedback in radio su questo tratto per capire se il team ha fatto passi avanti o meno nello stabilizzare la vettura sui cordoli. Si conclude con le ultime due curve a velocità crescente, dove la performance saranno molto buone.
In ultima istanza due parole sugli pneumatici. Gestione gomme che come sappiano recita un ruolo fondamentale, attualmente, in relazione alla prestazione raggiungibile. Sarà interessante capire come la Red Bull reagirà su questo aspetto cruciale. Di base la RB20 immette meno energia sulle gomme, elemento che in Spagna potrà far comodo considerando le alte temperature attese anche se, da questo punto di vista, la finestra di gestione gomme sempre più stretta per la squadra leader del campionato.
Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Oracle Red Bull Racing – F1Tv