Sainz e Williams due anime che potrebbero incontrarsi. A volte servirebbe la macchina del tempo per mostrare, soprattutto al pubblico più giovane, quanto sia importante il nome della scuderia di Grove in F1 e cosa abbia rappresentato per lunghi periodi in termini di innovazione tecnologica e successo. Nel 2020, la famiglia Williams ha deciso di cedere il team al fondo di investimento americano Dorilton Capital, che sinora ha dimostrato un profondo rispetto per il valore storico della scuderia, preservandone l’identità e la base operativa nel Regno Unito.
In sostanza non si è assistito a quanto accaduto ala altrettanto gloriosa scuderia Tyrrell, divenuto in rapida successione BAR, Honda e Brawn GP, sino a diventare Mercedes. Il brand Williams non è solo un adesivo sulle monoposto di inglesi. La proprietà americana infatti, ha dimostrato di avere l’intenzione di riportare il team dal fondo dello schieramento sino ai livelli che le competono. In questo scenario si colloca l’ingaggio di James Volwes che ha lasciato il suo precedente incarico a Brackely per sposare il progetto britannico da poco più di un anno.
Secondo l’ingegnere inglese il suo trasferimento nella storica scuderia fondata da Sir Frank, non è dovuta alla posizione di maggiore responsabilità ma all’ambizioso programma della squadra sul medio lungo periodo. Dal suo arrivo in Williams, la scuderia nove volte campione del mondo è passata da cenerentola dello schieramento a presenza quasi fissa nel midfield. L’inizio di questa stagione è stato meno brillante rispetto alla passata campagna, ma gli aggiornamenti sembrano funzionare e da Monaco, il tailandese Alexander Albon sta dimostrando di poter lottare costantemente nella top ten.
L’ex capo stratega della squadra di Brackley, ha identificato la necessità di spostare l’attenzione dai risultati che si possono ottenere nell’immediato alla mera pianificazione del medio lungo termine. Per intenderci la rivoluzione regolamentale che aspetta la F1 nella stagione 2026. Vowles sta portando avanti una trasformazione culturale in seno al team. Il suo obiettivo è quello di infondere una mentalità innovativa e vincente, simile all’approccio che ha portato gli anni passati in Mercedes, per intraprendere un cammino proficuo che possa risollevare le sorti della scuderia e tornare al top della classifica.
F1, Williams: line up da top team con Sainz
Una mentalità che probabilmente sta convincendo Carlos Sainz ad accettare l’offerta della Williams, sebbene lo spagnolo delle Ferrari abbia smentito seccamente la scorsa settimana. Forse potrebbe essere un ridimensionamento per il pilota iberico che difficilmente potrà ambire al successo nell’immediato. Tuttavia il madrileño potrebbe essere l’uomo perfetto per lo storico team inglese, in quanto da sempre apprezza le sue doti analitiche e la sua compostezza anche nei momenti peggiori. Al suo fianco ci sarebbe Alexander Albon che ha esteso il suo contratto in essere.
James Vowles non nasconde più l’interesse per il pilota iberico. Al contrario l’ex tecnico della Mercedes spiega che si tratta dell’obiettivo numero uno per il sedile che, di fatto, sarà lasciato libero dall’americano Logan Sargeant. Il manager inglese è confidente che il team sia pronto per gestire due tra i migliori piloti della griglia e gli piacerebbe proiettare la squadra in una nuova “era”, dove i grandi investimenti economici sino ad ora sostenuti dalla proprietà americana, possono senza dubbio riportare la scuderia ai fasti di un tempo.
F1, Williams: potenziamento dello staff tecnico.
Se il fondo di investimenti a stelle e strisce ha convinto Volwes attraverso il business plan del programma F1, a sua volta l’arrivo di un top driver come Carlos Sainz è certamente agevolato dalle poche opportunità rimaste allo spagnolo, ma anche da garanzie tecniche che il manager inglese ha fornito al figlio del due volte campione del mondo Rally. Il team principal della Williams ha rivelato che l’organico sarà potenziato dall’arrivo di tecnici di spessore, come logica conseguenza del duro lavoro svolto negli ultimi 12 mesi.
L’ingegnere originario Felbridge rivendica con orgoglio il salto prestazionale della scuderai che attualmente guida che, pe sua stessa ammissione, dopo un periodo davvero complicato già non è più la cenerentola del Circus. Al contrario, secondo il parere di James Volwes, trattasi di una scuderai in ascesa e in grado di destare l’interesse di piloti e tecnici che, sino a qualche mese fa, avrebbero rifiutato qualsiasi tipo di offerta da parte della Williams. Aspettiamo di capire cosa succederà. Certo è che Sainz sarebbe un primo tassello importante verso la rinascita.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Williams F1 – F1Tv