giovedì, Novembre 14, 2024

F1, verifica aerodinamica Ferrari: pance e ingresso fondo

F1, Ferrari arriva in Ungheria con buone speranze. Questa mattina abbiamo scambiato due parole con Frederic Vasseur, incrociato nel paddock mentre si recava nell’hospitality della rossa. Sorridente come sempre, il francese si è detto fiducioso in vista del tredicesimo weekend di gara dell’attuale campagna agonistica. Una battuta rapida che sottolinea la volontà della storica scuderia italiana: uscire da questo momento di impasse tecnica che di fatto ah distrutto i recenti sogni di gloria. Sainz ha fatto sapere che sono circa 2 i decimi di distacco che attualmente la SF-24 paga nei confronti di Red Bull, McLaren e Mercedes.

La possibilità di recuperare il delta di prestazioni che attualmente soffre Ferrari è possibile. Carlos è parso abbastanza fiducioso in tal senso, al pari di Charles che, a microfoni spenti, ha comunque ribadito il massimo impegno per uscire da questo vortice negativo nel quale Ferrari è caduta dal vittorioso Gran Premio di Monaco. Resta da capire come verrà impostato il fine settimana magiaro, tenendo sempre presente che, il tracciato dell’Hungaroring, dovrebbe in parte mascherare i difetti che gli ultimi upgrade della Spagna hanno fatto emerge.

Ferrari F1
ala posteriore Ferrari SF-24 – GP Ungheria 2024

L’ala posteriore da alto carico, quella di Montecarlo per intenderci, offrirà un quantitativo di spinta verticale decisamente maggiore. Parliamo di una specifica con la quale la SF-24 si è trovata molto bene, mostrando un retrotreno piantato al quale andava sommata la solidità del front-end. La pista di F1 a Budapest non è equiparabile al percorso che si srotola tra le stradine del Principato, questo vale la pena ribadirlo. Tuttavia, previa perfetta “costruzione della messa a punto” da parte dei tecnici, il layout del circuito offre la possibile di fare bene. Questo il pensiero ribadito da Fred ancora stamane.

F1, Ferrari testa il livello aerodinamico della SF-24

Grazie alle immagini scattate in esclusiva dalla nostra redazione direttamente dalla pit-lane magiare, abbiamo capito che Ferrari scenderà in pista nelle prime prove libere con una marea di rastrelli. Strumenti aerodinamici di grandi dimensioni ancorati nella zona compresa tra la gomma anteriore e la pancia. Il rastrello è composto da diversi “tubi di Pitot”, meccanismo assai utile per misurano il valore della pressione esercitata sulla vettura e, di riflesso, fornire indicazioni precise direttamente sul campo di lavoro, la pista, unico giudice “leale”.

Parliamo di un preciso test che in F1 la Ferrari ha deciso di effettuare a Budapest. L’obiettivo è chiaro: racimolare quanti più dati possibili per poi confrontarli con quelli ottenuti lato fabbrica tramite le simulazioni con il driver-in-the-loop. Essenzialmente, i tecnici di Maranello potranno analizzare con estrema perizia se il campo di pressione reale corrisponde a quello calcolato al CFD. Considerando che sino ad ora gli ultimi aggiornamenti non hanno funzionato questo tipo di esame era scontato in parte. Cerchiamo però di capire la ragione per la quale i rastrelli sono posizionati in questa zona specifica.

Ferrari F1
rastrelli e tubi di pitot sulla Ferrari SF-24 – GP Ungheria 2024

La nuove pance e il fondo aggiornato non hanno funzionato a dovere. Il problema è di tipo aerodinamico e risulta lampante come la correlazione tra simulazioni e mondo realtà purtroppo non ha fatto presenza. Gli ingeneri del Cavallino Rampante vanno quindi a misurare la pressione in questa precisa area della SF-24. Il target? Innalzare la comprensione relativa alla struttura del flusso a valle della gomma anteriore. Una sorta di check in corso d’opera per capire esattamente come è fatta la struttura del fluido che investe e poi circumnaviga le pance e porzione iniziale del fondo.

Per questo possiamo sostenere che, Ferrari, potrebbe aver considerato erronea la struttura del flusso in questa zona dell’auto, con le pance che di riflesso non sarebbero ottimizzate dal fluidi che le investono. Da qui, probabilmente, scaturiscono diversi problemi. Al momento non è facile capire cosa stia succedendo perché solamente a monte delle analisi che verranno svolte in giornata, il team italiano potrà realizzare una “diagnosi” completa. Si parla di eventuali piccoli aggiornamenti al fondo. In questo caso però, considerando il posizionamento dei rastrelli, non sembrano esami per valutare eventuali modifiche al marciapiede della SF-24.

Autori e immagini: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich 

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