F1. Sulla Ferrari ho speso fiumi di inchiostro e parole per anni. Ad un certo punto subentra pure l’assuefazione alla mediocrità. Ho dato. Diventa normale gioire, beato chi ci riesce, per un misero quarto o sesto posto. Non appartengo alla schiera dei tifosi “dogmatici”. La fede al massimo ce l’ho per nostro Signore. E pure lì, non sono messo benissimo. Ciò che è fatto da esseri umani deve essere sottoposto al vaglio critico della ragione.
Perciò lascio la mediocre Maranello a chi se la tiene e se la gode. Non io. Vediamo cosa uscirà fuori dall’ultima gara prima della grande e ipocrita pausa estiva.Spero per il meglio, temo per il peggio. Come da copione del ferrarista disperato. Tuttavia c’è una cosa che mi dà, perfidamente, una sottile gioia: vedere i grandi che cadono. E’ che fa molto rumore, quando un gigante s’infrange per terra. E mi ricorda che nessuno è eterno. E meno male.
D’improvviso vedere le facce rabbuiate di Horner e Marko, ora meno bulli e spacconi. Sentire i bisticci di Max con Lambiase in mondovisione, vederlo fare “mattane”… ecco, mi lasciano un certo retrogusto piacevole, una specie di brivido dell’eccesso che compensa, almeno in parte, la nausea maranelliana… Mi direte… ma tu non dovresti stare zitto e pensare al tuo orticello rosso dove una mezza macchina è diventata una motozappa?
Sì, vero, avete ragione. Ma in tempi di magra anche osservare la caduta degli dei ha il suo fascino, non credete? Facciamo un salto indietro di qualche mese. Volete? Prime gare. Tutti qui a dire che se non era lo stesso panorama desolante del 2023 poco ci mancava. Io per primo. Si era aggrappati come disperati all’affaire Horner. Extra-pista. Insomma, una brutta faccenda (se confermata), che però sembrava non poter incrinare la macchina perfetta. In pista.
Il siparietto Helmut–Jos–Christian titillava e vellicava i nostri bassi istinti da gossippari incalliti. Cosa solletica di più, il nostro ingordo interesse, se non una guerra fra bande? Ma, in definitiva, finiva lì. E poi… qualcosa deve essere accaduto. Non sappiamo cosa, e magari non lo scopriremo mai. Ma non è neanche così rilevante ai fini della narrazione. Accade che Ferrari si perda, e questo è scontato come la morte.
Ma accade poi che McLaren cominci a volare, Mercedes zoppichi di meno e Red Bull non sia più un caterpillar. Umana, troppo umana. Accade pure che le distanze in classifica siano un bel cuscinetto confortante. Ma poi, Perez, ogni gara, ti fa perdere una caterva di punti. Max in pista deve fare meraviglie per mantenere il contatto con i primi. E dopo le meraviglie arrivano gli errori. Scontato.
Poi assottigli il tuo portafoglio con sostanziosi aggiornamenti, ne porti altri, ma il vantaggio prestazionale non solo si azzera… addirittura perdi pure terreno contro un team che non ha le tue stesse risorse. Un team che non ha una PU in esclusiva. E che porta pure pochi aggiornamenti. E arriva la penultima gara prima del grande sonno agostano… e ti becchi pure il terzo posto in qualifica.
E in gara non puoi proprio inventarti più nulla. Amici della Red Bull, bentornati nel mondo di mezzo. E speriamo che ci restiate per un pezzo. Perché per noi sarà divertente. Più divertente. Meno per voi, quasi ex dominatori.
F1, Ferrari: i miglioramenti sono lontani anni luce
Piastri. Voto: Oscar (sì, è banale, ma non ho resistito)
Norris vs Hamilton post gara. Voto: Mah…
Max Verstappen. Voto: QUATTRO (in lettere è più enfatico)
Un fine settimana da incubo. Una domenica dove ci sembra di rivedere il Max di parecchi anni fa. “Bentornato” fra gli umani.
Max vs Red Bull. Voto: poesia
Il sottinteso, neanche troppo misterioso, è che qualcosa di dannatamente serio (e quindi buffo) sia accaduto nell’ex monolite blu opaco. Pilota poco ascoltato nello sviluppo? Allarmi sottovalutati? Ah… saperlo…
Toto Wolff: c’è amore nell’aria…
Toto fa una corte a Max tenera e spietata. Meraviglioso.
Hamilton. Voto: bollito eccellente e corroborante!
Fresco vincitore a casa sua, costruisce una gara di sostanza, e si permette pure di duellare con il campione del mondo in carica senza particolari patemi d’animo.
Autoscontro Max-Lewis. Voto: déjà-vu
RB20. Voto: ?!
Oibò… e cosa succede all’arma invincibile che, gara dopo gara, ci dicono gli aedi, sbaraglierà la concorrenza? Che s’è spaurita, ed è quasi sparita.
MCL38. Voto: la bella del reame
Livrea pessima, anzi orribile. Ma ormai monoposto tecnicamente al vertice. Incredibile.
Muretto McLaren. Rueda è vivo e lotta con loro!
Muretto Ferrari: idem come sopra
Perez.Voto: tic tac, tic tac
Ho l’impressione che l’amor nostro (che tanto ci fa divertire) presto sarà solo un ricordo in cartolina. Peccato.
SF-24. Voto: la brutta e la bestia
L’ultima nata di Maranello è la summa tecnologica delle capacità tecniche attuali della GeS. Invero, poca e buffa cosa…speriamo di non soprannominarla canguro volante…
Vasseur. Voto: Lambrusco a manetta…
Leclerc e Sainz. Voto: non “Si può dare di più”…
Aston Martin. Voto: buco verde
Hai tempo e voglia a mettere soldi… tanto spendi quanto perdi. E Newey dovrebbe buttarsi in tale ginepraio? Mah…
Alpine. Voto: ammazza che tocco Briatore…
Hungaroring. Voto: Monaco?!
Chi dice che il circuito magiaro è una Monaco senza muretti, secondo me non ha visto molte gare in vita sua…
Arriva Spa… e io vado in chiesa ad accendere un po’ di ceri, rigorosamente rossi…
Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi
immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv