giovedì, Novembre 21, 2024

F1, Ferrari: i problemi sono tanti e diversi fra loro

Ferrari si prende il podio con Sainz. Terzo posto che la storica scuderia di F1 si trova tra le mani in maniera del tutto inaspettata, grazie all’incontro ravvicinato tra Verstappen e Norris, un fatto sul quale le polemiche non mancheranno. Ferrari sorride a metà però, visto che dall’altra parte del garage con Charles Leclerc tutto quello che poteva è andato male. Un fine settimana decisamente da dimenticare per il monegasco, pazienza. Vince Mercedes con Russell che se andiamo a vedere non aveva un ritmo tanto diverso da quello di Carlos. Secondo la McLaren, team britannico che si conferma davvero grande.

Ferrari non riesce a far funzionare bene la vettura. Ci riferiamo alla SF-24 che con il nuovo pacchetto montato in Spagna pare aver smarrito il punto di lavoro dell’auto. Si parla di porpoising, ne parla soprattutto Sainz. Un saltellamento aerodinamico che si innesca con il nuovo fondo e non permette di utilizzare le altezze da terra prestabilite. Si tende quindi ad alzare la vettura per evitarlo e a questo punto il carico generato dalla monoposto non è sufficiente. Prendendo per buono questo ragionamento va anche detto che al posteriore la deportanza tende sempre ad essere più scarica.

La ragione è risaputa in questo caso, in quanto la necessità di mitigare un’efficienza aerodinamica non all’altezza “impone” un posteriore più scarico. Retrotreno più leggero e di riflesso ballerino che si contrappone all’estrema solidità del front-end. In carico di una monoposto è sì molto importante ma lo è ancora di più il bilanciamento della spinta verticale. Quanto la downforce non è proporzionata tra i due assi della vettura l’handling diventa complicato e nel caso specifico della Ferrari parliamo di sovrasterzo. Eccesso di rotazione che a centro curva provoca instabilità e fa ritardare l’apertura del gas.

Ferrari F1
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) va sulla ghiaia a bordo della SF-24 – Qualifiche GP Austria 2024

Come dicevamo si parla di saltellamento aerodinamico, fenomeno che nei tratti dove la vettura affronta le curve ad alta velocità di percorrenza crea instabilità di carico. In effetti, tra T2 e T3, le rosse hanno mostrato instabilità di marcia. Osservando gli on board nella qualifica, si notava che il carico generato non era sufficiente per garantire una stabilità di marcia con le velocità adottate a centro curva. Il problema però non era solamente esteso a questa tipologia di pieghe. Nel primo settore, infatti, curva 1 e 3 la mancanza di grip meccanico era importante. Aspetto che ha inficiato parecchio sulla performance.

F1, Ferrari non fa un passo indietro: Austria un punto di partenza per la SF-24

Il timoniere di questa nave che sta navigando in acque tempestose si chiama Frederic Vasseur. Il francese ha cercato di fare quadrato nell’arco del weekend. Ammette i problemi il transalpino ma non ne parla chiaramente. Preferisce disquisire sui risultati e sull’impegno profuso dal gruppo di lavoro senza dubbio encomiabile. Un fine settimana dolce e amaro quello austriaco, almeno secondo Fred. Lo zucchero deriva dal podio di Sainz che però, senza l’incontro ravvicinato tra i primi della classe, per la Ferrari numero 55 non sarebbe mai arrivato a rigor di logica.

Il lato negativo riguarda l’incidente nel quale è stato coinvolti Leclerc alla staccata di curva che si è trovato a sandwich tra Piastri e Perez. Ma il reale problema riguarda l’inizio del weekend, quando la Ferrari calca l’asfalto di Spielberg e il suo assetto era tutt’altro che ottimale. Il simulatore dice una qualcosa che la pista poi non conferma. Una vettura che mostra poca aderenza e un livello di carico insufficiente. Sessanta minuti per capirci qualcosa che non erano sufficienti, perché il format Sprint Race senza dubbio non ha supportato la rossa nel racimolare know how.

Ferrari F1
Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) – GP Austria 2024

Vasseur sostiene che la scuderia di F1 più premiata della storia ha realizzato un bel passo avanti nell’arco del weekend. Noi possiamo aggiungere che i problemi visti in venerdì si sono francamente trascinati sino alla domenica, perché anche in gara, ieri, la gestione delle gomme non era ottimale e a livello generico l’handling era lontano da quello molto preciso osservato nelle gare pre Spagna. Si continua a spingere, quindi, perché l’obbiettivo attuale resta sempre lo stesso: lottare per vincere. Questo sostiene il manager di Draveil e lo fa con una certa sicurezza davanti ai microfoni.

Tramite le nostre consuete analisi del fine settimana abbiamo raccontato con perizia il comportamento della Ferrari, elencando un serie di problemi sofferti che sembrano andare ben oltre alla questione porpoising. Come sempre va detto che la validazione degli update richiede tempo e non è detto che servino correttivi tecnici per farli funzionare a dovere. Vasseur sostiene che indietro non si tornerà perché sotto questo profilo la strada intrapresa è quella giusta. C’è tanta ambizione che si traduce nello sviluppo di quello che attualmente rappresenta il quadro tecnico della vettura.

Niente passi indietro perché di meglio si poteva fare e sarà fatto. L’ultimo pacchetto di update ha fornito vantaggi a livello aerodinamico e proprio da questo punto la rossa vuole ripartire. In tal senso Silverstone potrà aiutare. Il capo della gestione sportiva, infatti, ricorda che in Inghilterra saranno tre le sessioni di prove libere a disposizione, aspetto che aiuterà ad accrescere il processo legato a cognizioni ed esperienze sulla vettura per il suo corretto impiego. In ultima istanza una considerazione: in Spagna, per un fare un chiaro esempio, con il fondo vecchio nelle Fp1, la vettura di Charles Leclerc non stava in pista in nessun modo.

Ferrari F1
Vasseur Ferrari, team principal della storica Scuderia Ferrari

Andava molto peggio della SF-24 di Sainz che invece aveva nuova specifica di pavimento montata sulla vettura. Per tale ragione la monoposto del monegasco è stata rivoltata come un calzino nelle prime libere. In attesa di saperne di più al riguardo ci limitiamo a sottolineare un fatto: i problemi sono diversi e per quanto ci riguarda non sono legati solamente al tema porpoising o alla presunta sospensione che non sarebbe in grado di gestire il rimbalzo con più carico. Domani sulle nostre pagine l’analisi tecnica completa per fare il punto della situazione.

Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz 

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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