domenica, Settembre 8, 2024

F1|GP Belgio Fp2: Ferrari affina il setup, ma la carenza di carico e trazione resta

Ferrari non ha fatto quadrato nella prima sessione di prove libere. Una messa a punto che non ha fornito i benefici attesi ne limitato i deficit previsti. L’handling generale è buono perché il bilanciamento della SF-24 fa presenza. Peccato però che i riscontri cronometrici sottolineino la lentezza della vettura. Resta da capire se i tecnici di Maranello hanno realizzato alcune modifiche per cambiare le cose, perché il carico nel T2 è insufficiente così come le velocità di punta nel terzo settore. Un contesto competitivo dove il compromesso pensato non sta funzionando affatto.

All’interno di questo scenario vale la pena spendere qualche parola sul bouncing. Saltellamento aerodinamico che ha fatto presenza nei primi run con le Pirelli a banda gialla. Il fenomeno in questione non era di grande intensità in questo caso. Mentre una volta montati gli pneumatici cerchiati di rosso il porpoising ha di fatto aumentato la sua intensità. Ha dato senza dubbio fastidio specie nel settore centrale, curve 10 e 11, limitando la prestazione della vettura. Ennesima prova del fatto che la modifica al nuovo fondo almeno per il momento funziona a metà.

Ferrari F1
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-24 – Fp1 – GP Belgio 2024

Per quanto riguarda le prove high fuel Ferrari ha diversificato i due run. Carlos è sceso in pista con tanta benzina “calzando” le gomme Soft, mentre Leclerc ha scelto la mescola media. In linea generale la guidabili delle rosse è buona. Poche le sbavature sebbene un certo grado di sottosterzo faccia presenza specie nel secondo settore. Il degrado sembra buono anche in considerazione del messaggio via radio di Adami che, verso la fine del mini run con alto quantitativo di carburante a bordo, ha fatto sapere all’iberico che il consumo gomme era in linea con quello di Verstappen a parità di mescola

F1, Ferrari affina una messa a punto che resta comunque carente di carico

Il cielo è molto nuvoloso. Cambio di clima repentino con le temperature che sono scese sensibilmente. Questo il quadro della situazione all’inizio della sessione: 22,1°C la temperatura dell’aria, 36,5°C quella dell’asfalto. Umidità al 64%, 0,5 Km/h l’intensità del vento che soffia da nord. Dopo i consueti test alle vetture, power unit, trasmissione, impianto frenate e sistema ibrido le due rosse scendono in pista. Il primo ferrarista a calcare l’asfalto è lo spagnolo. Sainz monta un set di Medium nuove di pacca, con il quale effettua l’outlap in maniera spedita prima di lanciarsi nel giro lanciato.

Nel frattempo anche Leclerc abbandona la pitlane, ma nel suo caso le gomme sono Soft nuove. Ferrari decide quindi di diversificare il lavoro per raccogliere più dati possibili. Per quanto riguarda il madrileño le sensazioni sono migliori. Osservando il settore centrale, infatti, si nota come il distacco di quasi 7 decimi nelle Fp1 sia diminuito. Resta un delta importante ma minore. Pohuon continua ad essere la curva più complicata dove si nota tanta instabilità di marcia. Invariato il distacco nel T3. Il fatto curioso è che la SF-24 sembrava lavorare meglio con le medie piuttosto che con le mescola più morbide.

Ferrari F1
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-24 – Fp2 – GP Belgio 2024

Sainz conclude il suo run e rientra al garage, mentre Charles resta in pista per continuare a testare le Pirelli a banda rossa che al momento non funzionano come dovrebbero. Poco dopo, a seguito di una modifica concreta al carico sviluppabile all’avantreno, torna in pista per testare ancora la vettura sul giro secco. Prima delle Fp2 abbiamo incontrato Isola al quale abbiamo posto un quesito, domandando se il feeling peggiore con la Soft sia dovuto ad una struttura più “cedevole” di questa mescola rispetto alla maggiore solidità degli altri compound.

Mario ha escluso il fatto, sottolineando come la differenza di mescola non cambia la resistenza relativa alla struttura. Diciamo questo perché nel paddock si vocifera che Ferrari mostri un rendimento più consistente con le mescole più dure. Chiacchiera smentita prontamente dal cronometro, perché Ferrari ha iniziato a fare sul serio e con la mescola Soft ottiene buoni riscontri. Il giro di Charles è particolarmente buono specie nel secondo settore, dove il ferrarista riesce a limitare maggiormente i danni su Verstappen. In tutto questo si “sveglia” la McLaren che con le due MCL38 si mettono davanti a tutti.

Per essere ancora più precisi nella nostra consueta analisi in sella alle rosse, chiudendo il discorso relativo al giro secco, si nota chiaramente una certa instabilità nelle curva 10, 11 e pure 14. Manca velocità dall’apice della curva in poi. Per quanto concerne il bilancio dell’auto un piccolo miglioramento è arrivato perché in maniera progressiva i ritocchi al set-up tramite il fine tuning ha portato i propri frutti. Il tutto sommato ai manettini che regolano l’impianto frenante e la rotazione a centro curva. Buono il T1 mentre il “main lost” del T3 arriva nella trazione di curva 15 e 19.

Ferrari F1
lo spagnolo Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) in sella alla sua SF.24 – Fp2 – GP Belgio 2024

Il tempo regge per fortuna e pare che la pioggia attesa non arriverà. Il team di Maranello approfitta della situazione per tornare in pista. Il programma di lavoro segue con i test high fuel ancora una volta diversificati. In questo caso sarà Sainz a provare le Medium, mentre Charles si dedica alle prove con alto quantitativo di benzina a bordo con le mescole Soft. La prima cosa che possiamo dire riguarda la mappatura del motore endotermico. Viene infatti chiesto ai ferrasti di usare la mappatura Engine 1, massima potenza del motore a combustione interna, dalla linea del traguardo sino a curva 5.

Un provvedimento per massimizzare il rendimento nel T1 e sopperire alla mancanza di efficienza aerodinamica della SF-24. Per il resto la guidabili delle rosse sembra buona. Nelle prime tornate con la media Carlos mostra un andamento parecchio altalenante, in quanto fatica a stabilizzare le temperature per accedere al coretto grado di aderenza. Uno stint che comunque non sembra niente male a livello di tempi anche considerando che le varie vetture devono risparmiare la gomma proprio nel T2 dove la Ferrari soffre maggiormente.

Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz 

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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