Ferrari ha ottenuto il massimo da questo weekend che incorona McLaren. Bene Hamilton, in difficoltà Verstappen. Nella prima fase della corsa Max soffriva una carenza di rotazione accusata anche in qualifica. Una RB20 che ha mostrato bilanciamento troppo spostato verso il posteriore. Il team ha provato diversi livelli di carico all’anteriore per trovare un equilibrio che poteva fornire feeling al pilota. Con il pieno di carburante questa impostazione nociva si è amplificata. Il sottosterzo all’apice della curva si trasformava in sovrasterzo nella fase d’uscita, fattore che non ha aiutato a preservare la gomma media.
Nella primissima fase di gara Hamilton è riuscito ad avvicinarsi senza poter provare l’attacco. La Mercedes ha fatto lavorare molto bene le Medium tentando l’undercut sulla su Max scegliendo la Hard con tre giri di anticipo. Su questa pista l’undercut è abbastanza potente considerando l’alto degrado. La Pirelli cerchiata di bianco nuova, quindi, era più prestazionale della Hard usata nei primi giri. Considerando il layout e le temperature dell’asfalto non era complicato trovare la temperatura sufficiente per attivarla. Le due Ferrari hanno gestito correttamente la gomma media.
Lo hanno fatto allungando lo stint tenendo comunque un buon ritmo, sebbene abbiano realizzato parecchia gestione delle mescola, con la squadra che spesso ha dato suggerimenti su dove limitare la saturazione dello pneumatico. D’altra parte tale pratica fa ampiamente parte della F1, in quanto con alto quantitativo di carburante a bordo le gomme tendono ad innalzare il loro consumo.
F1, GP Ungheria: Ferrari sfrutta a pieno la Hard
Fin dai primi giri in Mercedes si sono accorti di aver richiesto troppo alla gomma Hard per far funzionare l’undercut su Verstappen. L’iniziale strappo è spesso deleterio per la mescole, per cui bisogna bilanciare molto bene questa fase senza rischiare di rovinare tutto lo stint. Situazione che appunto è santa amministrata male dal team tedesco, che ha sì fatto funzionare la tattica ma ha messo in difficoltà i compound, specialmente quelli posteriori. Max ha potuto preparare il sorpasso anche grazie a una gomma con alcuni giri in meno sul groppone.
Nel difendersi, Hamilton ha complicato ulteriormente il contenimento delle temperature bloccando di fatto l’asse anteriore in curva 1. Lewis soffriva specie le fasi di trazione, visto che le posteriori erano spesso in overheating. Anche il tre volte campione del mondo di F1 è andato un po’ in difficoltà, con il sottosterzo che è riapparso anche sulla gomma dura. Max ha usato parecchio il manettino del brake balance, andando a spostare il bilancio sull’anteriore. Mossa inefficace, visto che la RB20 continuava a peccare di rotazione. Interessante vedere come le due Ferrari hanno trovato un buon passo sulla gomma Hard.
Leclerc aveva una vettura più sottosterzante su questa tipologia di gomma, per cui, per lo stint successivo, ha concordato con i meccanici l’aumento dell’incidenza di ben 4 click. Ferrari ha gestito le gomme soprattutto in curva 4 e 11 dove si immette tanta energia nella carcassa dello pneumatico. Grazie anche alla battaglia tra Hamilton e Verstappen il monegasco ha ridotto il gap sui due. Poi, giunto all’ultima fase della gomma dopo la stabilizzazione delle temperature, Ferrari ha pensato alla sosta con Leclerc per realizzare l’undercut su Max.
Verstappen che ha prolungato e di fatto stava perdendo parecchio race time. Le McLaren hanno aspettato il più possibile per rientrare nei box e passare alla gomma media. La tattica era quella di avere un compound di qualche giro più fresco per gli ultimi giri della corsa. Nel complesso le MCL38 non hanno molto degrado, sapendo gestito abbastanza bene la mescola. In questa parte del mondiale le vetture color papaya sanno amministrare le mescole con più costanza, a diverse temperature ambientali e su differenti layout. Chapeau!
F1, McLaren: un undercut non voluto su Piastri
Leclerc e Hamilton in questa ultima fase della corsa avevano lo steso passo. Con la vettura leggera la Ferrari ha fatto lavorare molto meglio la media in questo stint. Era tutta una questione di equilibrio della temperatura lungo l’arco di ogni giro. Per questa ragione la Hard pareva funzionare un po’ meglio. Per lo stesso motivo, con la vettura più scarica di carburante, l’handling della SF-24 è migliorato e di conseguenza il passo gara. La rossa faticano ancora a trovare il ritmo puro. Per Mercedes è stata scelta la gomma Hard per l’ultima parte della corsa.
Pare che l’opzione non fosse condivisa da Hamilton che aveva fatto sapere che al mescola cerchiata di bianco generava troppo sottosterzo. Ovviamente, come possiamo notare del grafico a seguire, McLaren aveva decimi di vantaggio ogni giro anche grazie all’aria pulita. Al termine della gara il team di Woking si è complicato la vita per nulla. Per la paura che Hamilton potesse attaccarli visto il buon passo hanno deciso di anticipare la sosta di Norris, perché Lewis stava per entrare nella loro finestra di pitstop.
Aspetto involontariamente ha fatto l’undercut su Piastri che dopo la sosta è uscito dietro al compagno. Per questo è stato deciso di “ritornare” a Oscar la 1° posizione che gli avevano tolto. Ritardando l’ultima sosta Verstappen ha concentrato tutte le opportunità negli ultimi giri, dove aveva un passo competitivo e una vettura bilanciata. Il suo ritmo era similare a quello delle McLaren che si erano fermate poco prima per montare la Medium. Dopo il contatto con Hamilton però, Max ha sofferto diversi problemi di balance e la sua corsa è terminata dietro la Ferrari numero 16 di Charles Leclerc.
Autori e immagini: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
