F1: Audi ha annunciato l’ingaggio dell’ex Ferrari Mattia Binotto in qualità di Chief Operating e Chief Technical Officer di Sauber Motorsport AG. Nello stupore generale sono stati sollevati dai rispettivi incarichi Andreas Seidl, CEO di Sauber Group e del programma F1 della casa dai quattro anelli e Oliver Hoffman, responsabile del progetto legato al motorsport. Un fulmine a ciel sereno considerando quanto trapelava dalla casa tedesca in merito ai progressi sui piani per il Circus. Secondo quanto comunicato, lo sviluppo dell’unità turbo-ibrida procedeva a ritmi serrati e in linea con la schedulazione prevista.
La divisione Formula Racing GmbH (AFR), con sede a Neuburg, aveva completato con successo la fase di simulazione al banco delle nuove power unit progettate e costruite in Germania. In tal senso Adam Baker, CEO di AFR e il direttore tecnico Stefan Dreyer, avevano recentemente fornito importanti dettagli sullo stato dell’arte del programma per la massima categoria del motorsport. Il CEO di Audi Formula Racing aveva rivelato con una certa soddisfazione che, la nuova power unit teutonica, aveva coperto diverse simulazioni sui 22 banchi di prova presenti all’interno del fabbrica.
Insomma non sembravano esserci i presupposti per quella che in realtà assume le sembianza di vera e propria rivoluzione, quando manca poco più di un anno e mezzo al debutto in pista. La presenza sempre più costante del manager di Losanna nei fine settimana di gara dimostrava la voglia dell’ex Ferrari di tornare nel paddock. Nelle scorse settimane il suo nome era stato accostato ad Alpine, scuderia di F1 in piena fase di riorganizzazione. Per Binotto arriva la sfida più ambiziosa della sua carriera, perché nel team di Maranello è cresciuto progressivamente sino ad arrivare al ponte di comando.
La prossima missione che attende lo spilungone di origine svizzera sulla carta è la più probante, in quanto Audi è al debutto nella massima categoria e se ha ricevuto le suddette deleghe solo adesso, significa che il programma F1 non sta procedendo a gonfie vele come affermato dal management tedesco settimane fa. Inoltre va sottolineato come a Hinwill, lo scorso inverno, abbiano realizzato il peggior progetto tecnico presente sulla griglia di partenza. Una preoccupante involuzione per un team abituato a stazionare in zone più nobili della classifica.
F1, Binotto potenziale problema per la Ferrari
La ferita è ancora aperta, troppo poco tempo e trascorso per la cicatrizzazione. Parliamo delle dimissioni del dirigente classe ‘69 a fine 2022. Ci riferiamo ad una vero e propri licenziamento a tutti gli effetti per quella che potremmo definire “giusta causa”. L’involuzione della Ferrari in quella che doveva essere la stagione del riscatto e l’insanabile frattura nel rapporto con Charles Leclerc, di fatti, sancirono la fine di una collaborazione professionale durata oltre 30 anni. Questo vuol dire che Binotto conosce vita morte e miracoli di tanti uomini e donne che operano nella fabbrica di Via Abetone Inferiore 4.
La possibilità che i fedelissimi ex collaboratori di Mattia possano aiutare l’ingegnere occhialuto a ricostruire il loro sodalizio sotto le insegne di Audi è un’ipotesi realistica. Proprio per tale ragione da qualche giorno si parla di una corte serrata per strappare Enrico Gualtieri alla Ferrari, boss dell’area power unit e papà dell’unità di potenza turbo-ibrida 066/13. Il Cavallino Rampante ha appena metabolizzato l’uscita di Enrico Cardile, e un’eventuale partenza un ingegnere motorista così esperto sarebbe senza dubbio molto problematica specie ragionando sul regolamento 2026.
Con ogni probabilità, pertanto, una delle principali missioni del nuovo capo di Audi è quello di potenziare le aree attualmente più deboli delle due strutture comandate dal colosso tedesco. Parliamo di Hinwill in Svizzera e quella di Neuburg, stabilimento in cui appunto si sta lavorando versa la gestazione dell’unità di potenza di nuova generazione. Il rischio di un importante insourcing di figure professionali e di spicco dalla storica scuderia modenese è tutt’altro che remota. Ciononostante, almeno per il momento, secondo le nostre informazioni Gualtieri ha riposto con un secco no.
F1, Ferrari: Seidl in rosso?
Nelle dichiarazione rilasciate alla vigilia del Gran Premio d’Ungheria, giovedì scorso per intenderci, Frederic Vasseur ha dichiarato che nel mese di settembre saranno annunciati due rinforzi di spessore il cui cognome è costituito da cinque lettere. Osservando quello di Andreas notiamo subito come in effetti corrisponda all’identikit fornito dal team principal Ferrari. Tuttavia l’eventuale arrivo del manager tedesco lo collocherebbe in una posizione certamente meno rilevante rispetto al ruolo ricoperto in Audi sino a oggi, allorquando si congederà dal gruppo di lavoro costruito a partire da gennaio 2023.
Autore: Roberto Cecere
Immagini: Audi – Ferrari – F1Tv