martedì, Novembre 5, 2024

F1, Silverstone Fp1: Ferrari si concentra sulle prove comparative di assetto

Ferrari si approccia al weekend inglese con tanta fiducia. In F1 non è mai semplice azzeccare tutto quanto e proprio per questo la rossa si trova in difficoltà. Abbiamo ampiamente discusso tutte quante le dinamiche legare all’attualità della SF-24, vettura che dopo gli aggiornamenti della Spagna ha perso i bandolo della matassa. Il punto di lavoro corretto della monoposto è smarrito. Il compromesso aero-meccanico con l’attuale conoscenza dell’auto non esiste. Per questo il Cavallino Rampante ha studiato parecchio al simulatore driver-in-the-loop a inizio settimana.

Raccolta dati molto importante sul quale è stato programmato un piano organizzativo per il fine settimana di F1 che sta per iniziare. Lo stesso Sainz ha ribadito le difficoltà che Ferrari troverà a Silverstone. Sì perché sebbene a differenza dell‘Austria in Inghilterra le prove libere sono 3, la pioggia scassa non poco i maroni, tanto per palare chiaro. Ritarderà gli esami che verranno effettuati “avvelenando” in parte tutte le informazioni che verranno raccolte in questo venerdì britannico. Nessun dramma però, in quanto il team è determinato nel portare a termine il lavoro.

Ferrari F1
Ferrari SF-24 – GP Inghilterra edizione 2024

Ferrari ha scelto l’ala da medio carico per il Gran Premio di Inghilterra. Un’atteggiamento senza dubbio aggressivo, perché il carico aerodinamico proposto dalla specifica più conosciuta alla rossa, senza dubbio di trova al di sotto della downforce ottimale. Anche McLaren ha scelto questa strada ma nel loro caso generare spinta verticale constante dal fondo della vettura non è affatto un problema. Per questo l’impostazione è definita aggressiva. Il team vuole riuscire a far lavorare a dovere il pavimento della SF-24. Pare proprio convinta di riuscirci, insomma.

F1, GP Inghilterra Fp1: Ferrari

In questo momento non piove. Per essere precisi ecco le condizioni meteo per le Fp1:15,6°C la temperatura dell’aria, 21,8°C quella dell’asfalto. Umidità al 78%, 2.5 Km/h l’intensità del vento che soffia dal quadrante sud. All’interno del garage tutto è pronto. I ferraristi sono pronti a scendere in pista. Per questo primo run le due SF-24 abbandonano la pitlane con le Pirelli a banda bianca. L’obiettivo mira ad inanellare quanti più giri possibili con una mescola che offre stabilità. Nell’outlap scattano diverse prove a velocità costanti per la raccolta dati. Si passa quindi alla modalità Engine 5 per iniziare a spingere dopo aver scaldato le gomme.

La prudenza è parecchia, in quanto la pista è tutt’altro che gommata e in linea generale molto umida. Per queste prime tornare non si utilizza il DRS, mossa utile per verificare il livello di drag generato dalle vetture. Si scendo poi di un punto in merito alla potenza dell’endotermico passando alla modalità Engine 4, quella che solitamente viene utilizzata per gran parte della corsa. Dopo 3 passaggi l’ala mobile si può usare, questo il messaggio via radio ai “due Carlo”. Momento in cui le Ferrari alzano il piede per non stressare troppo le mescole. Un giro per raffreddare le gomme e si riparte.

Nemmeno il tempo di fare 4 curve e la direzione gara interrompe le libere. Tsunoda perde il controllo della sua VCARB all’inizio del T2 e resta insabbiato. Arriva quindi la bandiera rossa per dar modo ai commissari di rimuovere dalla pista l’auto del giovane pilota giapponese. Tornando a Ferrari, sebbene sia alquanto prematuro parlare, possiamo dire che la trazione non sembra ottimale, mentre in curva 7-6 abbiamo notato il solito sovrasterzo. Per le Becketts invece la stabilità di carico sembra buona. Il tutto tenendo presente che non si sta spingendo ancora forte e l’asfalto ha poco grip.

Ferrari F1
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo della SF-24 – Fp1 – GP Inghilterra 2024

Meno di dieci minuti e si torna in pista sempre con le gomme Hard. Un piccolo ritocco al carico anteriore arriva per Carlos, mentre Charles preferisce non toccare l’equilibrio della vettura. Il programma continua sulla falsa riga del run precedente per il pilota della Ferrari. Altri tre passaggi per la capire sempre di più il comportamento dell’auto italiana. Al solito arrivano parecchi suggerimenti per aiutare i ferraristi a capire dove ottimizzare la prestazione. L’apex di curva 6 va senza dubbio centrato meglio per ambedue. La sgambata termina con buone sensazione, nonostante come detto non siano agevoli le condizioni.

Per dovere di informazione, possiamo aggiungere che il best lap di Charles è stato realizzato con la massima potenza endotermica. Motore a combustione interna settato sulla mappatura Engine 1. Lo spagnolo Sainz decide di restare qualche tornata in più in pista, momento i cui, pure lui a massima potenza, stacca il miglior corno della sessione. Poi, come per il compagno, vanno in onda un serie di test sul sistema ibrido utili per settare il rilascio di energia nell’arco della tornata, prima di raggiungere la piazzola dei box, effettuare un rapida simulazione di cambio gomme e poi dentro al garage.

F1, GP Inghilterra Fp1: con le Medium

Una breve pause e le rosse abbandonano nuovamente la corsia box. Questa volte le Pirelli sono cerchiate di giallo, set ovviamente nuovo di trinca. Interessante notare come Charles abbia chiesto e ottenuto un cambio si setup sull’anteriore. Parliamo di una messa a punto sospensiva già studiata a tavolino per controllare il rendimento della vettura in questa configurazione differente. Con le Medium si spinge in maniera più aggressiva. Al termine del primo tentativo Charles si apre in radio e si lamenta della scarsa aderenza in specifiche curve nel secondo e terzo settore. L’iberico invece non rilascia commenti e si limita a seguire i consigli di Adami per migliorare l’handling.

Parliamo di una pletora infinita di consigli per “costruire la guida” in merito a traiettorie, punti di staccata, velocità all’apex e fase di accelerazione delle monoposto italiane. Come dai noi anticipato questa sessione è un vero e proprio test, dove stanno andando in onda prove comparative tra le due vetture sull’assetto. Con le medie notiamo un eccesso di rotazione in diverse curve veloci. Il retrotreno non riesce a seguire come dovrebbe l’anteriore. Per quanto riguarda i tratti più guidati della pista le cose non sono perfette, ma per lo meno nelle ultime curve del terzo settore i grip aumenta.

Si torna ancora ai box per riempire di carburante i serbatoi. Il programma di lavoro procede con un primo assaggio di simulazione high fuel. Il target mira a studiare il comportamento delle F1 tutte rossa con alto quantitativo di benzina a bordo. Anche in questo caso il test è comparativo, in quanto Carlos monta le gomme medium, mentre Charles ritorna sulle Hard. Parliamo di sei tornate a disposizione. Leclerc nell’outlap va per funghi nel T1 ma per fortuna senza conseguenze. Una testa cosa che in teoria non ha accorciato la vita utile dello pneumatico perché il monegasco ha lasciato scorrere la vettura.

Test high fuel dove il posteriore resta ballerino, specie quello dell’ex Alfa Romeo. Il carico al di sotto del valore ottimale si fa sentire in questo cosa, soprattutto tenendo conto che l’asfalto non è gommato a dovere e le temperature ancora più basse di quelle attese. Il porpoising fa presenza all’ingresso delle prime Becketts per poi scemare in percorrenza. Per il momento i “giudizi” sulla rossa sono questi. Opinione sulla quale pesano i test che Ferrari ha scelto di effettuare e le condizioni non perfette della pista. Attendiamo le Fp2 per ulteriori dettagli.

Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz 

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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