Fp3 inutili, questo il resoconto più sincero degli ultimi 60 minuti prima della 14° qualifica del campionato di F1 2024. Le condizioni meteorologiche erano avverse, in quanto ha piovuto tutto il tempo. Questo significa che la pista di Spa-Francorchamps era totalmente allagata e calcare l’asfalto che si srotola tra i boschi delle Ardenne non era utile. Al contrario il pericolo di uscire di pista era molto, in quanto perdere la vettura e andare a sbattere danneggiando la vettura era molto facile. Quello che di fatto è successo a Lance Stroll all’uscita dell’Eau Rouge.
Il canadese ha scassato la AMR24 e per fortuna non si è fatto nulla. In questo momento i meccanici del team britannico stanno ancora lavorando sulla monoposto che scenderà regolarmente in pista per le qualifica. Sessione che sarà un po’ per tutti alla cieca, perché le ultime rifiniture sul setup non sono state possibili. Ferrari aveva studiato al simulatore alcune modifiche sulla messa a punto sospensiva che appunto voleva testare nelle libere 3. L’obiettivo degli uomini di Maranello era quello di ottimizzare la trazione e al contempo le performance nelle curve veloci del T2.
In ultima istanza, prima di passare ai fatti, c’è un aspetto che non fa sperare nulla di buono per la rossa. Charles Leclerc era sceso in pista con le Pirelli a banda verde, intermedie, durante i primi 15 minuti delle Fp3. Dopo tre tornare spese a “spingere” l’attivazione delle mescole non era ancora arrivata. Una difficoltà nel completare il delicato ciclo di isteresi, dove in questo caso il grip fornito dalle mescole non ha fatto presenza. Considerando lo stato attuale della pista potrebbe essere un problema per la Ferrari. Grattacapo già visto in altri appuntamenti iridati.
F1, GP Belgio Q1: Ferrari gestisce abbastanza bene il ciclo di isteresi dello pneumatico
Tutto è pronto per il semaforo verde. I ferraristi stanno salendo a bordo delle proprie vetture. Un certo chiacchiericcio “abita” il garage. Informazioni incrociate tra ingegneri, tecnici e piloti per definire con massima precisione il programma di lavoro. Aggiornamento meteo: 18,3°C la temperatura dell’aria, 22,1°C quella dell’asfalto. Umidità al 92%, 1,1 Km/h l’intensità del vento che soffia da nord ovest. Come detto pare che per il momento l’acqua possa dare una tregua a Spa per garantire il “normale” svolgimento della sessione classificatoria.
La prima parte della qualifica prende corpo. Ambedue le rosse scendono in pista quasi subito. I “due Carlo” hanno scelto un set di Pirelli a banda verde ciascuno, con un carico di benzina che gli permetterà di realizzare diverse tornante. Nell’outlap si cera con particolare perizia l’attivazione delle mensole, punto cruciale per accedere alla prestazione massima dello pneumatico da bagnato. Lo spray alzato dalle vetture è parecchio ma se il clima reggerà, nel giro di poco la situazione andrà a migliorare sensibilmente. Sainz arriva lungo nel tornata di lancio ma riesce a controllare la vettura.
Charles pare più prudente anche se cerca di spingere in determinati punti del tracciato per immettere il corretto quantitativo di energia nella carcassa delle mescole. In radio non c’è nessun commento perché la tensione è molto alta e ogni piccola distrazione può risultare fatale. Malgrado le condizioni del circuito siano tutt’altro che buone, le due Ferrari non sembra troppo in difficoltà a livello di handling. In questa fase tutte le vetture continuano a spingere perché ad ogni tornate la pista si asciuga. Due tentativi consecutivi per poi far respirare le gomme.
Il traffico è tanto in questo momento e trovare altri piloti in traiettoria che possono rovinare la prestazione è molto facile. Ferrari ha deciso di non caricare la vettura per questo rispetto a Red Bull, ad esempio che ha deciso di fare un passo indietro rispetto a ieri con l’ala anteriore, la sofferenza in questo caso è maggiore. Osservando gli on board si notano delle piccole correzioni in traiettoria perché un minimi di l’instabilità c’è. Quando mancano 3 minuti alla fine della Q1 le rosse passano dalla corsia box per un treno di intermedie nuove che aiuterà ad alzare il grip.
Il tentativo di Sainz con le mescole nuove è sporcato dal traffico. Una sorte di blocco alla fine del T3 perché le altre vetture cercavano di prendere stazione per lanciarsi. Più fortunato Leclerc che riesce a chiudere un crono decente e mettersi in salvo. Anche Sainz mette a segno una buona prestazione per passare il taglio. Le due SF-24 hanno tutto sommato gestito abbastanza bene la situazione e sebbene un minimo di fatica nell’accendere le gomme esiste, i riscontri cronometrici non sono poi cosi male.
F1, GP Belgio Q2: Ferrari passa il taglio all’ultimo tentativo
Nella seconda parte della qualifica si inizia a fare sul serio. Senza dubbio il vantaggio di avere meno traffico aiuterà a gestire l’outlap e la preparazione alla tornata. Tuttavia la suddetta fatica nell’amministrare con perizia il ciclo di isteresi dello pneumatico potrebbe pesare maggiormente nella Q2. I primi riscontri saranno utili, per questo, dentro il garage a bordo delle proprie vetture, i ferraristi stanno prendendo in esame i grafici telemetrici per capire dove migliorare le prestazioni al netto delle condizioni del tracciato. Nella breve sosta arriva altresì un picco agiatamente di carico all’anteriore.
Parliamo di un’operazione che può essere utile per fornire maggiore stabilità in staccata all’anteriore che di fatto tende a raffreddarsi velocemente sui lunghi tratti ad alta velocità di percorrenza. Al contrario il secondo asso può soffrire di overheating sbilanciando le temperature. Ecco perché curare nei minimi dettagli il giro di preparazione è vitale in merito alla performance che le rossa sapranno estrapolare. Arrivano diversi suggerimenti anche per come usare i manettini. Parliamo delle configurazioni pre-mappate attivabile tramite un singolo comando.
Brake balance, differenziale e e giri dell’albero motore, il tutto per ottimizzare il rendimento. Le due rosse tornano in pista con le gomme intermedie e si lanciano nel loro primi tentativo. Chiudere la traiettoria in alcune curve non pare semplice per i piloti della Ferrari, in quanto la SF-24 mostra un certo atteggiamento sottosterzante. Sainz conclude la sua tornate e fa sapere che nel T1 sta piovendo. Per questo chiede cosa fare. Idem Leclerc che come il compagno viene pertanto richiamato ai box dopo solo un tentativo. Si passa quindi alle mescole nuove, un cambio rapido senza entrare nel garage.
L’extra grip delle gomme nuove aiuta anche se osservando il volante delle rosse le correzioni non mancano specie nel secondo settore, parte della pista dove la scelta del carico minore senza dubbio si fa sentire. Infatti è proprio nel T2 che le rosse accumulano il distacco maggiore. I distacchi sono davvero risicati e in pochi decimi di secondo ballano diverse vetture. Per questo Ferrari deve effettuare l’ultimo tentativo con estrema precisione, perché il rischio di non passare il taglio è molto alto. Per fortuna tutto va secondo i piani e si passa in extremis alla Q3.
Ci siamo, l’ultima parte della qualifica del Gran Premio del Belgio è arrivata. Per la rossa è già una sorta di soddisfazione perché riuscire a stare con i primi significa che si è imparato qualcosa dai recenti problemi sofferti con la pista bagnata. Il momento di giocarsi tutto quanto è arrivato. All’interno di scenari competitivi del genere, oltre alla bontà della vettura conta molto anche la capacità del pilota. Quel talento per ottimizzare il materiale a disposizione, non commettere errori e fare il meglio che si può. Sino ad ora possiamo dire che i ferraristi lo hanno fatto.
Nell’ultima trance della sessione che andrà a formare la grigia di partenza, le due Ferrari tornano a calcare l’asfalto belga con le Pirelli a banda verde. Il traffico oramai non dovrebbe più essere un problema. Nell’outlap notiamo la necessità di portare in temperature le gomme spremendole in determinate curve. Messa da parte l’attivazione si passa alla mode race e si torna a spingere. Sainz ha una buona track position. Lo spagnolo lotta un po’ troppo di volante nel T2 con alcune correzioni che gli fanno perdere tempo prezioso. Per il resto solito sottosterzo che complica prendere l’apice.
Alla fine l’iberico chiude un tentativo non eccezionale che vale la quinta piazza. Subito dopo passa ai box per un ritocco all’avantreno. Un punto in più di carico, gomme nuove e dentro al garage. Per Leclerc, sesto alle spalle di Carlos al momento, va rilevato un controsterzo alla 1 che pregiudica il T1. Solo in questa curva perde quasi due decimi. Nel suo caso non arriva nessuna modifica all’ala anteriore. Si montano le gomme intemperie nuove e si attende il segnale dei meccanico per tornare a spingere. Ultimo tentativo che potrà cambiare le cose.
Il clima no da tregua e pare che una leggera pioggia sita cadendo nonostante i riscontri di Mercedes e McLaren stiano migliorando. Adami e Bozzi forniscono tutte le info utili per questo ultimo tentativo, ricordando l’impronta di ottimizzare il giro senza commettere errori. Carlos non trova il grip ideale e soffre tremendamente. Sono 5 i gradi in meno sulle mescole dell’iberico che hanno limitato il grip a disposizione. Lo spagnolo si apre in radio incredulo e su domanda il perché di tanta sofferenza con le gomme nuove. Al contrario Leclerc si fa trovare presente. Il monegasco tira fuori dal cilindro un super giro che vale la prima fila nel Gran Premio del Belgio. Chapeau!
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv