giovedì, Novembre 14, 2024

F1, Ferrari: nuovo fondo, vecchi problemi. Posteriore limitato in qualifica

Ferrari è in difficoltà. Altro weekend di F1 dove sebbene le cose parevano differenti, alla fine della fiera i soliti grattacapi hanno fatto presenza. Ci riferiamo alle difficoltà nel centrare la messa a punto ideale, in quando il compromesso perfetto (o quasi) resta sempre lontano. Fp3 ungheresi dove la SF-24 ha mostrato una certa instabilità al retrotreno. Il tendici del Cavallino Rampante hanno cercato di correggere la situazione andando ad irrigidire di uno step le barri anti rollio. Lo hanno fatto su ambedue gli assali e in linea teorica il culo della vettura italiana pareva più stabile.

Peccato che prendendo in esame gli intertempi del secondo settore del tracciato di Budapest, saltano alla vista i tre decimi di distacco sulla McLaren MCL38 di Lando Norris. Gap importante che non è per nulla equilibrato dal vantaggio teorico che la Ferrari vorrebbe far pesare nel T1. Ancora sofferenza, insomma, tenendo anche presente che l’eccesso di rotazione a centro curva è sempre là. Non limita troppo l’handling ma senza dubbio non aiuta la performance della SF-24. Resta da capire se il team avrà deciso di effettuare un ulteriore ritocco prima della qualifica.

Ferrari F1
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) – Fp2 – Gp Ungheria 2024

F1, GP Ungheria Q1: Ferrari attenta non snobba l’evoluzione della pista

In questo momento c’è una leggera pioggia sula tracciato, diamo un’occhiata alle condizioni meteorologiche: 24,3°C la temperatura dell’aria, 29,5°C quella dell’asfalto. Umidità al 63%, 0,6 Km/h l’intensità del vento che soffia dal quadrante nord. Tutto è pronto per l’inizio della sessione, si attende solo la bandiera verde. Considerando che le temperature del piano di riferimento sono scese drasticamente, sarà interessante capire le differenze nell’attivazione delle mescole. I “due Carlo” sono a bordo delle proprie vetture in attesa del via libera.

La scelta delle mescole cade sulle mescole slick. Parliamo ovviamente delle Pirelli cerchiate di rosso che offrono un extra grip. I ferraristi abbandonano la corsia box. Il muretto box della rossa fa sapere che le attuali condizioni della pista sono “perfette” per usare le Soft. Questo nonostante secondo Meteo France tra qualche minuto la pioggia potrebbe intensificare la sua presenza. Carlos e Charles passano alla modalità push e iniziano a spingere. In questi casi si tende a imbarcare la vettura con un quantitativo di benzina utile a percorrere almeno 7/8 giri.

Sainz parte subito forte mentre Leclerc fa un po’ più di fatica. L’attuale contesto competitivo è assai difficile da gestire, in quanto la sensibilità del pilota risulta cruciale in merito alla prestazione. Messo assieme il primo tentativo lo spagnolo effettuato un doppio giro di raffreddamento gomme. Al contrario il monegasco ne realizza solo uno per cecare di marcare un tempo valido a passare il taglio facilmente. Missione compiuta sebbene la tornata sia sette decimi più lenta di quella del compagno. Il grip della Ferrari sembra buono tutto sommato, questo sebbene Charles non sia ancora riuscito a realizzare un giro pulito per no correre rischi.

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Sergio Perez (Red Bull) a muro durante la Q1 del Gran Premio di Ungheria 2024

A metà della qualifica arriva il colpo di scena. Il “solito” Perez commette un errore fatale. Il messicano entra troppo forte in curva 8 e perde il posteriore della sua RB20 che scivola verso le barriere. Il botto non fortissimo ma comunque sufficiente per scassare non poco la vettura austriaca. La direzione gara è costretta a stoppare la qualifica per rimuovere la monoposto e ripristinare le barrire. Altra ingenuità di Checo che a questo punto rischia davvero grosso se non si da una svegliata, tenendo presente che grazie alla clausola nel suo contratto Red Bull potrebbe appiedarlo.

Una decina di minuti e la sessione riparte. La Ferrari di Sainz torma a calcare l’asfalto magiaro ancora una volta con le mescole Soft, set di prima usato. Lo segue a ruota il compagno di squadra. Una scelta che pareva discutibile, in quanto non si può usare il DRS e la pista pareva più lenta. Tuttavia nell’ultima tornata a disposizione i tempi si abbassano drasticamente. Brava questa volta la scuderia italiana a crederci, perché Mercedes che non ci ha creduto sino in fondo con Russell non passa il taglio con il giovane britannico.

F1, GP Ungheria Q2: Ferrari passa il taglio senza troppi problemi

La seconda parte della qualifica sta per iniziare. La pioggia non c’è più e la pista resta solamente umida. Si inizia a fare sul serio perché le vetture sono meno e le prestazione saliranno esattamente come la possibilità di commettere errori. Sainz esce per primo sempre con le Soft questa volta nuove e dopo aver portato in temperature le mescole si lancia. L’handling del ferrarista sembra buono, malgaro qualche sbavatura attiva comunque. Messa assieme la tornata l’iberico torna subito ai box e chiede un punto di carico in più all’avantreno per stabilizzare ulteriormente la piattaforma aerodinamica.

Nel mentre ecco Charles che con tutta la calma del mondo si butta con il naso sull’asfalto. Il suo primo intento è abbastante buono, malgrado la rossa continua a mostrare una certa instabilità al retrotreno nelle curve più rapide del tracciato. Inoltre in curva 1 e 2 il monegasco è arrivato lungo e di fatto non ha sfruttato il potenziale della sua SF-24 nel T1. Non pare molto in palle il ferrarista. Tornando a Sainz, invece, ecco che lo spagnolo ci riprova e questa volta abbassa di parecchio il suo tempo collocandosi a 1 decimino da Verstappen che in questo momento occupa la prima piazza.

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Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-24 nella Q2 del GP di Ungheria 2024

Arrivano ulteriori modifiche sull’ala anteriore delle due Ferrari, perché la pista continua a evolvere. Le regolazioni di freno motore, differenziale a centro curva e brake balance sono in continua evoluzione. Dopo una brevissima sosta le due rosse tornano in pista per non avere sorprese negative. Charles sistema il suo crono e si aizza nello stesso decimo del compagno. Si passa il taglio in maniera abbastanza agevole, quindi, verso una Q3 che però si prospetta tutto tranne che semplice.

F1, GP Ungheria Q3: Ferrari mostra i limiti di set-up

Eccoci giunti al momento decisivo. Contesto dove il pilota può fare tanta differenza specie considerando che le condizioni della pista sono in continua evoluzione. La Ferrari SF-24 di certo non perfetta ma comunque certa di fare quello che può. Il momento della verità sta arrivando. La rossa non è la favorita, ma come detto in precedenza l’obiettivo era quello di “dare fastidio” ai primi della classe, o almeno provarci, cercando di ottimizzare la qualifica in vista della gara di domani. Le due Ferrari si prendono qualche secondo in più prima di scendere in pista.

Lo fanno ambedue con le Pirelli a banda rossa. La concentrazione è massima. Nell’outlap arrivano diversi suggerimenti per dare il massimo. Track position buona, mode push inserita e si parte. Sainz parte male. Anzi tutto arriva un pelo lungo in curva 1, fattore che lo spinge involontariamente a voler strafare nelle curve successive. In generale non è una grande prestazione in tutta la tornata. Lo spagnolo lo sa e appena taglia il traguardo si apre in radio per farlo presente. Per questo chiede di immediato un cambio di carico sviluppabile all’anteriore perché giudica un pelo sbilanciata la downforce sui due assi.

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Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) in sella alla sua SF-24 – Q3 – Gp Ungheria 2024

Molto meglio Leclerc che si piazza in quarta posizione. Carlos non perde tempo e con un nuovo treno di Soft torna a calcare l’asfalto magiaro proprio mentre qualche goccia di pioggia torna a fare presenza. Iberico che tira giù tanto decimi dal suo tempo precedente e si piazza alle spalle di Verstappen. Anche Charles tornava in pista con le gomme usate però. Nemmeno il tempo di fare 4 curve e la seconda bandiera rossa della giornata di palesa per colpa di Tsunoda. Restano poco più di due minuti e il linea teorica sono sufficienti per realizzare una tornata ulteriore. Ferrari ci prova ancora e manda in pista ambedue le SF-24.

Verstappen alza bandiera bianca e non torna nemmeno in pista, scende dalla macchina si dirige al garage pecche non considera fattibile poter migliorare il suo crono. Una mossa un po’ disperata, in quanto le gomme sono usate e la pista è più lenta. Sainz non riesce nemmeno a tagliare il traguardo e torna ai box, mentre Leclerc abortisce il suo tentativo. Alla fine le cose non cambiano: un quarto e sesto posto con Perez e Russell fuori dai giochi in Q1 non può soddisfare. Ancora una volta dobbiamo sottolineare un fatto: il compromesso aero-meccanico scelto per costruire il giro si mostra poco competitivo.

Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz 

Immagini: Scuderia Ferrari F1TV

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