Una stagione di F1 2024 iniziata bene: Ferrari aveva dimostrato questo e poi che è successo? I soliti problemi legati agli aggiornamenti. Ne abbiamo parlato già in tutte le salse e non vale la pena ripetersi in questo spazio. Magari possiamo dire che la tediosa nenia del “rispetto al recente passato abbiamo fatto meglio” ha scartavetrato un po’ i maroni ecco. Questo sì. Pare abbastanza onesto ricordarlo, perché il Cavallino Rampante non vince tipo da 3 lustri e fischia. Un po’ troppi dai. Per tale ragione vedere il bicchiere mezzo pieno ha senso sino a un certo punto. I tifosi ne sanno qualcosa.
Il livello comunicativo del team di Maranello resta il medesimo. Vasseur sta seguendo la stessa linea tracciata da Mattia Binotto nel recente passato sebbene, è giusto dirlo, i risultati sono senza dubbio migliori. Ma un quesito urge lo stesso: è abbastanza? No. Quindi ai supporter della rossa non resta che ridere che perché piangere lo hanno già fatto sin troppo. Ferrari continua a riempire gli occhi di vittorie altrui, una frase già usata ma che guarda un po’ resta sempre di moda. Che palle si potrebbe dire. O forse ancora meglio potremmo ossequiare le palle dei ferraristi oramai bollite come una gallina in brodo.
Ma il fattore che rompe all’interno di questo consueto scenario è il seguente. Lo riassumiamo. Red Bull sta soffrendo dopo aver messo assieme una stagione 2023 iperuranica. Vince meno e quando lo fa le distanze sono minime. McLaren sino a un anno fa faticava a prendere dei punti e in questo momento è la vettura da battere. Mercedes non ci ha capito una mazza per due anni, ha iniziato la stagione male e poi inanella trionfi con grande merito. Tutti aspetti che rendono meno digeribile l’ennesimo fiasco della Ferrari. Un contesto piuttosto seccante.
Frederic dice che in questo momento non serve pensare al passato. Meglio concentrarsi sul presente, per infondere il credo nelle teste pensanti che abitano Via Abetone Inferiore 4. In linea di massima posiamo capire il suo ragionamento. Non è affatto una stronzata. D’altra parte quello che è già stato fatto non si può certo cambiare, mentre il domani si programma oggi. Un messaggio chiaro quello del manager di Draveil che benché stia prendendo alcune sembianze di origine “binottiana” sa pur sempre il fatto suo. Lo ha dimostrato e vuole continuare a farlo.
F1: Ferrari sta spingendo sugli aggiornamenti, base per la stagione 2025
Qualche giorno fa abbiamo riportato una notizia. Si parlava di questi benedetti update e relativa volontà di anticiparne alcuni addirittura per il Gran Premio d’Olanda. Intendiamoci, parliamo di piccole cose ma comunque utili alla causa. Mossa che potrebbe aiutare. Oltre a questo c’è un preciso programma di lavoro che sta muovendo i suoi passi nell’ambito della gestione sportiva. Diversi tecnici sono stati gentilmente accompagnati alla porta d’uscita, altri hanno preferito abbandonare la squadra. Ultimo tra questi Cardile, scommessa di Sergio Marchionne che non ha funzionato dati alla mano.
Di recente Ferrari ha ufficializzato il ruolo di Loic Serra, uno dei “top guy” menzionati in tempi non sospetti da Vasseur. Il francese andrà a ricoprire ruolo di Head of Chassis Performance Engineering, coordinando il lavoro di diversi reparti tra cui Track Engineering, Aero Development, Aero Operations e Vehicle Performance. Compito bello tosto dove le responsabilità saranno molteplici. Con lui Diego Tondi che, di fatto, sino a questo momento ha preso il posto di Sanchez. C’è poi Marco Adurno che si sta occupando delle prestazioni della SF-24 e Fabio Montecchi, Chief Project Engineer.
Un gruppo di lavoro che punta alla ribalta. Serra sa il fatto suo e, udite udite, non inizierà a lavorare da ottobre in Ferrari. Lo sta giù facendo da tempo anche se non a pieno regime in quanto, parliamoci chiaro, al giorno aggirare il gardening leave e portare il proprio contributo prima del tempo è piuttosto facile. Chiarito il fatto due parole sul cinquantaduenne di Nancy. In Mercedes il transalpino ha mostrato le sue grandi doti a Brackley. Lo ha fatto innalzando a livelli stratosferici l’interazione tra aerodinamica e schemi sospensivi, fattore chiave anche per le attuali wing car.
Parliamo di un aspetto fondamentale per quanto concerne la dinamica del veicolo anche in merito all’amministrazione delle mescole. La nostra redazione ha carpito importanti informazioni in merito. Innanzi tutto Ferrari ha reclutato diversi ingegneri poco conosciuti a livello mediatico ma specializzati in questo campo, molti dei quali hanno lavorato proprio sotto le dipendenze di Loic. Una notizia importante, perché sebbene gli sforzi profusi delle scuderie verso il nuovo regolamento 2026 sono enormi, va ricordato che, oltre a quello in corso, resta da disputare il campionato mondiale 2025.
La scuderia italiana sta da tempo esaminando la meccanica del veicolo e conta di apportare le prime modifiche sospensive già nel prossimo autunno, basandosi su studi dettagliati. Questi interventi dovrebbero migliorare il rendimento della SF-24 e ampliare la finestra di messa a punto della vettura. Tali novità costituiranno le fondamenta della prossima Ferrari, la SF-25, che ha come obiettivo chiaro quello di lottare per il titolo. È evidente quanto sia cruciale il supporto del reparto dedicato alla dinamica del veicolo, un’area che finora ha rappresentato un punto incerto per la rossa.
In questo campionato abbiamo visto un primo passo avanti in tal senso, poiché la vettura italiana non consuma più le gomme come la sua predecessora. Tuttavia, la questione degli pneumatici rimane un punto critico, poiché l’ottimizzazione dell’utilizzo delle coperture è ancora lontana dall’essere raggiunta. Ne abbiamo avuto prova più volte durante la stagione, in quanto la capacità meccanica di trovare il giusto settaggio degli schemi sospensivi si rivela cruciale. Un esempio lampante è la Mercedes, che ha dovuto affrontare notevoli difficoltà prima di comprendere come sfruttare al meglio le sospensioni.
E non è certo un caso che appena ci è riuscita le performance della W15 hanno realizzato un deciso passo avanti. La storica scuderia Ferrari sta inoltre lavorando per massimizzare il rendimento dell’auto nella transizione tra le curve veloci e quelle più lente, uno delle questioni che attualmente stanno rallentando le prestazioni della SF-24. Come detto Loic Serra sta già offrendo i propri contributi sebbene in maniera limitata per il momento. Ma all’interno della GES c’è chi sta lavorando secondo i suoi dettami. Non ci resta che attendere e vedere che succede nei prossimi mesi…
E non è certo un caso che, appena ci è riuscita, le performance della W15 hanno compiuto un deciso passo avanti. La storica scuderia Ferrari, inoltre, sta lavorando per ottimizzare il rendimento dell’auto nella transizione tra le curve veloci e quelle lente, una delle problematiche che attualmente rallentano le prestazioni della SF-24. Come già accennato, Loic Serra sta offrendo i suoi contributi, sebbene al momento in modo limitato. Tuttavia, all’interno della GES ci sono persone che stanno seguendo i suoi dettami portante avanti il lavoro. Non ci resta che attendere e vedere come evolveranno le cose nei prossimi mesi.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv