sabato, Novembre 23, 2024

F1, Ferrari lavora per “aggiustare” l’ultimo pacchetto evolutivo

Ferrari sta soffrendo tremendamente durante l’ultimo mese. Una vettura di F1, la SF-24, che a quanto pare ha perso il corretto punto di lavoro. Per di più, come se non bastasse, la squadra con sede in Via Abetone Inferiore 4 continua a perdere pezzi. L’ultimo riguarda il direttore tecnico Enrico Cardile. L’italiano ha infatti rescisso il suo contratto che lo legava alla rossa qualche giorno fa. Lo ha fatto perché ha risposto positivamente all’offerta giunta da Aston Martin, un carico di tutto rispetto. Insomma, un altro pezzo del Cavallino Rampante che se ne va.

Il gruppo di lavoro forgiato da Mattia Binotto in pratica non esiste più. Non per forza tale scenario dev’essere visto in malo modo in quanto, a conti fatti, il mandato dell’ingegnere occhialuto cresciuto alla Ferrari ha fatto acqua da tutte le parti. Vasseur è arrivato senza alcun favore del pronostico, eppure in maniera lenta e progressiva ha fatto vedere che i margini di miglioramento c’erano eccome. Sino a Monaco i progressi della storica scuderia italiana sono stati costanti. Da lì in poi si è rotto qualcosa, contesto che più di una volta ha fatto capolino nel team di Maranello.

In questo caso parliamo del mancato salto di qualità atteso dagli aggiornamenti al quale, però, con molta attenzione, va sommato un altro fatto che forse non tutti hanno sottolineato. Ci riferiamo all’incapacità della rossa nell’estrapolare la giusta performance pure con il pacchetto di Imola. Sì, perché pure senza il fondo nuovo la rossa non funziona e lo stesso porpoising è presente. Effetto che deriva dalla stretta finestra di messa a punto della Ferrari che, a seconda del layout della pista, proprio non riesce a lavorare bene. Compromesso aero-meccanico che latita, insomma…

Ferrari F1
Carlos Sainz (Ferrari) durante le libere a Silverstone

Dare tutte le colpe alle novità introdotte in Spagna è sbagliato. La riprova di quanto detto era lampante al Gran Premio della Gran Bretagna, dove senza il nuovo pavimento bocciato dopo le libere, la Ferrari si è vista battere da Red Bull, McLaren e Mercedes. Tanti i guai dovuti ad un set-up che non sa gestire la transizione tra le curve lente e quelle veloci, perché quando la coperta è corta qualcosa resta sempre scoperto. Questa la situazione attuale del storica scuderia italiana che sta lavorando senza sosta per cambiare la narrazione prestazionale delle ultime 4 gare.

F1, Ferrari lavora per “aggiustare” l’ultimo pacchetto di update 

Una settimana di pausa e poi si vola in Ungheria. Le temperature saranno decisamente più alte rispetto all’Inghilterra e il compromesso di messa a punto senza dubbio meno complicato. Sono due fattori che dovrebbero aiutare la Ferrari, decisa a ottimizzare il fine settimana speso nelle terre dell’est. Per farlo l’obiettivo numero uno resta sempre il medesimo: centrare il punto di lavoro della monoposto che deve essere ben bilanciata. Non sarà facile uscire da questo momento di impasse tecnica perché il morale non è alle stelle e le motivazioni non sempre sono facili da “accendere”.

Ferrari F1
la Ferrari SF-24 di Charles Leclerc all’interno del garage – Gran Premio della Gran Bretagna edizione 2024

Dal punto di vista operativo parliamo degli ultimi aggiornamenti. Vasseur sostiene che i dati raccolti a Silverstone sono molto importanti, perché quando si sbaglia si può imparare. Hanno capito come eliminare il saltellamento aerodinamico, così dicono, riuscendo a gestire in maniera migliore le altezze da terra della vettura. In F1 le parole lasciano il tempo che trovano però, in quanto solo i fatti faranno la differenza. C’è chi sostiene, in questi giorni, che all’Ungaroring si può utilizzare il nuovo pacchetto per la mancanza dei curvoni veloci che innescano il bouncing.

Mentre a Spa-Francorchamps, quattordicesima tappa del mondiale 2024, la velocità estrema di questo tracciato non consentirà di utilizzare gli ultimi aggiornamenti. Secondo le informazioni raccolte dalla nostra redazione, l’obiettivo della rossa non è quello di diversificare il pacchetto a seconda del layout. Al contrario, il target mira a farlo funzionare su tutti i circuiti e di riflesso sbloccare il rendimento degli upgrade ancora inespresso. Carico maggiore che i dati vedono ma la pista non esprime. Le prove comparative continueranno perché i calcoli sui dati inglesi avranno bisogno di conferma.

Ragion per cui non possiamo certo escludere che nelle prove libere del venerdì, in Ungheria, scatti l’ennesimo esame per innalzare la comprensione sul nuovo pacchetto. Nel mentre si lavora senza sosta per allargare il range relativo al settaggio della SF-24, perché attualmente è il più grande grattacapo che limita fortemente il rendimento della monoposto, con qualsiasi versione tecnica venga messa in pista. Ragionare su quanti mesi di ritardo si possano accumulare è una pratica fine a se stessa. Con questo non vogliamo dire che nel giro di un paio di settimane tutto sarà sistemato. 

Ferrari F1
Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-24 – GP Gran Bretagna 2024

Al contrario, resta ancora da capire come risolvere i problemi. Tempistiche legate a diverse manovre che non possono essere “calendarizzate”, in quanto solo l’unico giudice supremo, la pista, potrà confermare la risoluzione dei guai attuali. Nel mentre la scuderia deve fare gruppo. Massimizzare quello che si ha tra le mani e se possibile approfittare di ogni piccola situazione che nell’arco del fine settimana di gara si potrà presentare. Limitare al massimo gli errori, quindi, in attesa dei “famosi tempi migliori” che, per essere sinceri al massimo, potrebbero pure non arrivare più in questo campionato…

Autore: Zander Arcari – @berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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