Ferrari ha sbagliato ancora in F1 e Vasseur lo sa. Lo ha fatto per il quarto weekend di fila se consideriamo la sciagurata prestazione del Canada. Il “triple header” che si é concluso nella giornata di ieri con la dodicesima tappa nello storico tracciato di Silverstone, entra di diritto negli annali della massima categoria come ennesima brutta figura. Conclusione di un ciclo di gare da incubo per la scuderia italiana. La preoccupante involuzione della SF-24 è diventata palese in questo fine settimana.
Lo ha fatto quando gli ingegneri di Maranello hanno deciso di confrontare le due specifiche della vettura pre e post update che ha debuttato a Barcellona. La scelta di tornare alla versione post Imola ha certificato un fatto chiaro e lampante. Lo sviluppo per il progetto 676 introdotto in terra iberica, almeno per il momento garantisce una maggiore stabilità di marcia. Tuttavia le caratteristiche della rossa poco si addicevano al layout del circuito inglese, mix di varie tipologie di curve dove centrare il compromesso aero-meccanico é fondamentale.
Pista che può essere definita come scenario assai efficace per verificare la crescita delle vetture. Ecco perché, analizzando la situazione con ampio veduta, non sembra poi così assurdo affermare che, senza ombra di dubbio, in questa fase del campionato mondiale di F1 la parabola prestazionale della SF-24 sembra discendente. Un brutto segnale davvero, tenendo presente che restano ancora parecche gare in calendario e si percepisce quella sensazione di non aspettare altro che la stagione termini al piu’ presto.
Ferrari: Vasseur in completa confusione
Nel post gara, come ormai accade da qualche round di F1, il team principal del Cavallino Rampante sembra non fare drammi, resta tranquillo e cerca di spiegare come sia andate le cose. Secondo il dirigente di Draveil pertanto, aver disinstallato l’ultima versione degli aggiornamenti da ambedue le vetture non è affatto un dramma. Parliamo solamente di un’azione necessaria su una pista dalle caratteristiche avverse rispetto all’ultima specifica.
E’ come paragonare la versione aggiornata della Spagna ad un software che funziona bene solo su alcuni tipi di sistemi operativi, mentre su altri propio non riesce a fare la differenza di fatto peggiorando le cose. Un paradosso che maschera il disorientamento tecnico rispetto a riscontri in pista che in maniera evidente, nelle ultime tre settimane, non corrispondono affatto alle simulazione svolete all’interno della fabbrica. Chi scrive trova abbastanza irriguardoso l’atteggiamento scanzonato del responsabile della GES di fronte alla più grave crisi tecnica del suo mandato.
Leclerc a fine gara ha smesso di attenersi alla strategia comunicativa della storica scuderia italiana e nulla ha potuto la sua responsabile alle comunicazioni sei media di fronte all’ira del pilota monegasco, espressa senza mezzi termini davanti ai microfoni dei giornalisti di tutto il mondo. Il boss della Ferrari non perde la calma serafica. Senza dubbio é un bene ma l’analisi della corsa appare distorta, piena zeppa di “se” e di “ma” che i fan della rossa in tutto il mondo ascoltano rassegnati da almeno tre lustri.
Ferrari: Vasseur é “spettatore non pagante”
A dire il vero Frederic Vasseur sembra quasi un ospite del muretto. Siamo stati abituati negli scorsi anni a osservare la “manina” di Wolff quando era necessario comunicare con i piloti. Lo stesso si può dire in passato di altri team principal della stessa scuderia Ferrari. A memoria non ricordo un team radio del transalpino verso i piloti in un anno e mezzo di gare. Che sia di complimento, di ammonimento o di scuse verso i piloti. Per forma mentis il manager di Draveil delega le responsabilità, bene solamente se si ha il totale controllo della situazione.
Tuttavia quando si presenta una criticità, il capo dovrebbe rispondere “presente” Vasseur al muretto sembra uno spettatore (non pagante), una sorta di osservatore dell’operato dei suoi uomini. Ad esempio, quando ancora c’era un grande idillio tra Toto Wolff e Lewis Hamilton, il manager austriaco non si preoccupò di scusarsi in mondovisione per avergli fornito una “shitbox” (Baku’ 2022). Horner spesso è intervenuto nei dialoghi tra i box e Max Verstappen e facendo meria, perfino Binotto fu capace di far sbollire la rabbia di Charles Leclerc in quel di Singapore 2019 e Turchia 2020.
Questo è davvero il primo anno del mandato del francese è proprio per questa semplice ragione ogni tipo di valutazione andrebbe fatta alla fine del campionato. Tuttavia l’attualità impone di sottolineare il modo alquanto chiaro la faccenda e analizzare uno dei peggiori weekend della rossa sotto tutto i punti di visita. La resilienza di certo non scarseggia in Fred. Da uomo sveglio qual’è, il responsabile discadrà orse della rossa avrà certamente compreso che la Ferrari non è un team di F1 qualsiasi ma bensì un’entità leggendaria che dispensa emozioni. Una cosa seria, insomma…
Autore: Roberto Cecere
immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv